Salta al contenuto

Sangiuliano e l'errore di matematica sui social: è polemica

Sui social del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è apparso un errore di matematica ed è scoppiata la polemica: ecco cosa è successo

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano torna al centro del dibattito pubblico per un ‘errore di matematica‘ apparso sui suoi profili social che ha fatto scoppiare la polemica. Ecco cosa è successo.

L’errore matematico sul profilo Instagram del ministro Sangiuliano

“Il consiglio dei ministri vara il comitato per celebrare due secoli e mezzo di Napoli”. È questa la frase finita sotto accusa. La scritta è apparsa su un’immagine che ritrae il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano con alle spalle Napoli, postata sul suo profilo Instagram per comunicare l’istituzione del Comitato nazionale ‘Neapolis 2500’ per celebrare la nascita della città partenopea. Ed è proprio qui che sta l’errore matematico: Napoli festeggia 2500 anni dalla sua fondazione e non 250 (ovvero due secoli e mezzo) come è stato riportato inizialmente nel post.

Il post, rimasto online solo qualche minuto, non è passato inosservato, tanto che in molti hanno puntato il dito contro il ministro della Cultura, spesso al centro delle polemiche per le sue gaffe. Poco dopo, sull’account X di Gennaro Sangiuliano è arrivato l’annuncio: “L’errore sul profilo Instagram relativo alla nascita del Comitato nazionale ‘Neapolis 2500’ evidentemente è del mio social media manager – l’addetto che si occupa della gestione dei profili social -. Per questo ho accettato le sue dimissioni”.

La reazione dell’Associazione nazionale dei social media manager

Questa cosa è assurda. Approfondiremo“, ha scritto in risposta al post su X del ministro Sangiuliano il presidente dell’Associazione nazionale social media manager Riccardo Perrone. Che ha aggiunto: “ritengo offensivo scaricare la colpa pubblicamente e unicamente su un dipendente per un errore del genere e per questo addirittura farlo dimettere”. Perrone ha poi ribadito: “Approfondiremo la questione”.

La polemica politica

A polemizzare contro il ministro sono stati anche alcuni esponenti dell’opposizione. “Lo ha fatto di nuovo. E questa volta è toccato alla città di Napoli che per il ministro ha appena una storia di due secoli e mezzo e non, come tutti sanno, di 2500 anni”, ha commentato sulla sua pagina Facebook il deputato del Movimento 5 Stelle Antonio Caso. “Ancora una gaffe – ha proseguito l’onorevole -. L’ennesima da quando abbiamo la sciagura di avere uno così come ministro della Cultura. La cultura. In Italia. Ma ci rendiamo conto?”.

Sangiuliano, come anticipato, è stato spesso al centro di polemiche per alcune sue gaffe, come quella su Cristoforo Colombo che secondo il ministro “voleva circumnavigare la terra sulla base delle teorie di Galileo”, o quando localizzò Times Square a Londra invece che a New York. O ancora, la volta che durante la serata di consegna del Premio Strega 2023 Sangiuliano, membro della giuria, dopo aver elogiato i libri finalisti disse “Proverò a leggerli”, per poi correggersi affermando: “Sì li ho letti, perché ho votato. Però voglio, come dire, approfondire questi volumi”.

Sul caso ‘Neapolis 2500’, il deputato pentastellato Caso, dopo aver definito il ministro della Cultura “un personaggio imbarazzante, ridicolo in tutte le sue manifestazioni”, ha concluso: “pare che Sangiuliano si sia giustificato dando la colpa al suo social media manager. Se fosse così, allora, oltre alla decenza gli mancherebbe anche il coraggio”.

L’eurodeputato Sandro Ruotolo, responsabile Informazione e Cultura della segreteria nazionale del Partito democratico, ha invece commentato: “Genny, Genny sarai ricordato per le tue figuracce in giro per l’Italia. Dal premio Strega a Dante Alighieri – che il ministro definì “il fondatore del pensiero di destra in Italia” -, potevamo soprassedere anche alla gaffe internazionale su Londra e Times Square ma questa su Napoli è imperdonabile. Merita di finire nel girone di dannati”. E ha rincarato la dose: “Ministro Gennaro Sangiuliano questa volta l’ha fatta davvero grossa”.