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Nelle scuole di Bologna arriva il menu halal, esplode la polemica

Esplode la polemica intorno alla decisione del Comune di Bologna di inserire anche il menu halal nelle mense delle scuole: di cosa si tratta

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Nelle scuole di Bologna arriva il menu halal: da settembre, nelle mense scolastiche, studenti e famiglie potranno optare anche per la dieta basata sui precetti della religione islamica. La decisione dell’amministrazione comunale bolognese ha acceso la polemica, con la Lega che ha parlato di “un atto gravissimo di sottomissione culturale”.

Da settembre menu halal nelle scuole di Bologna

A partire da settembre 2025, nelle mense delle scuole bolognesi arriverà anche il menu halal. Questa novità si affianca alle altre diete già previste, come quelle vegane e vegetariane, ampliando così la gamma di scelte alimentari disponibili per gli studenti.

A partire dal prossimo anno scolastico sarà dunque possibile richiedere anche un menu basato su pesce e carne avicola specificamente certificata come halal, ovvero conforme ai precetti della religione islamica. A comunicare questa decisione, come riportato da La Repubblica, è stata Veronica Ceruti, direttrice del dipartimento Educazione, Istruzione e Nuove generazioni.

Ceruti ha spiegato che l’azienda che gestisce il servizio di refezione scolastica a Bologna “ha predisposto tutte le condizioni produttive e selezionato da un noto fornitore di carne avicola italiano i prodotti provenienti da animali nati, allevati e macellati in Italia, in possesso della certificazione di macellazione conforme al rito islamico”.

La procedura per richiedere la dieta halal sarà interamente online: le famiglie potranno compilare un apposito modulo, accessibile tramite Spid, sul sito Riboscuola.

Il menu halal, così come quello vegetariano e vegano, è dunque un’opzione (non è estesa a tutti) messa a disposizione per rispondere alle differenti esigenze degli studenti e delle loro famiglie.

Cos’è la dieta halal

Il termine ‘halal’ è un concetto fondamentale nella legge islamica (Sharia) e si riferisce a tutto ciò che è lecito o permesso, in contrapposizione a ‘haram’, ciò che è illecito o proibito. Nel contesto alimentare, la dieta halal va ben oltre la semplice esclusione di alcuni cibi, come il maiale o l’alcool, che sono considerati ‘haram’ per i musulmani. Questa abbraccia l’intero processo di produzione e preparazione del cibo, dalla fonte all’atto del consumo.

Oltre alla carne, anche altri alimenti e ingredienti devono essere certificati halal, garantendo che non contengano derivati di prodotti ‘haram’ e che la loro lavorazione avvenga senza contaminazioni.

Le polemiche sulla dieta halal nelle scuole bolognesi

L’annuncio dell’introduzione del menu halal nelle scuole di Bologna ha scatenato immediate e accese reazioni, trasformandosi in un vero e proprio caso politico. Tra le voci più critiche c’è quella della Lega. In una nota congiunta, l’europarlamentare Anna Cisint e il capogruppo del partito al Comune di Bologna Matteo Di Benedetto hanno definito la decisione un “atto gravissimo di sottomissione culturale ai dettami di un integralismo che nulla ha a che fare con i valori fondanti della nostra civiltà”.

Per i due esponenti del Carroccio si tratta di un “evidente tentativo di penetrazione ideologica nelle scuole“, avvenuto, a loro dire, “con l’avallo istituzionale della sinistra che governa Bologna e che sacrifica ancora una volta i valori del nostro paese sull’altare di una presunta integrazione che in realtà si traduce in sottomissione all’Islam“.

Secondo Di Benedetto, accanto all’introduzione della dieta halal, nelle scuole bolognesi si sta assistendo a una riduzione dei menu con carne nei primi o nei secondi piatti, causando il rientro a casa degli studenti “affamati”.

Il capogruppo della Lega bolognese ha proseguito: “La carne va bene, secondo il Comune, se è stata certificata da un centro culturale islamico: scelta assurda, bambini e famiglie sono costretti a mangiare in base alle posizioni ideologiche della giunta“.

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