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Ministro della Cultura senza laurea: su Giuli divampa la polemica

Ha finito gli esami ma non ha mai discusso la tesi: divampa la polemica sulla mancata laurea del nuovo ministro della Cultura Alessandro Giuli

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Il nuovo ministro della Cultura è senza laurea e su Alessandro Giuli divampa la polemica politica. Cosa sta succedendo.

La polemica sulla mancata laurea di Giuli

Una nuova polemica si è abbattuta sulla politica italiana. Dopo il caso Sangiuliano-Boccia, che ancora gode di un grande clamore mediatico, a far parlare è la mancata laurea del neo ministro della Cultura Alessandro Giuli. Nel suo curriculum Giuli ha detto di aver “sostenuto l’intero ciclo di esami (30/30) senza discutere la tesi di laurea” alla facoltà di Lettere e Filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma.

E questa cosa non è passata inosservata. In molti sui social hanno fatto notare che il nuovo responsabile della Cultura non sia laureato. Non solo. Su La7, ospite della trasmissione ‘Agorà’, il senatore Matteo Renzi ha mandato un “grande in bocca al lupo” a Giuli per il suo nuovo incarico, pur sottolineando il suo mancato titolo universitario: “Credo che Giuli sia il primo ministro della Cultura della storia italiana non laureato. Vedremo cosa saprà fare”, ha detto il senatore leader di Italia viva.

Ex ministri non laureati

Su X è subito arrivata la replica del senatore di Fratelli d’Italia Lucio Malan, che ha commentato: “Non è vero! C’era già stato Walter Veltroni che, forte del diploma di istituto professionale per la cinematografia e la televisione, fu ministro per i Beni e le Attività culturali dal 1996 al 1998 nel primo Governo Prodi”.

Alcuni utenti hanno anche ricordato il caso di Valeria Fedeli, ministro dell’Istruzione del Governo Gentiloni (2016-2018). Il suo caso fece molto discutere: Fedeli possiede un diploma triennale.

Tra gli altri ex ministri (recenti) sprovvisti di titoli universitari c’è Teresa Bellanova, ministra dell’Agricoltura del Governo Conte II (2019-2021), che ha la licenza media, e Beatrice Lorenzin, diplomata al Liceo classico, alla guida del ministero della Salute tra il 2017 ed il 2019.

Ma a non aver conseguito la laurea è anche la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che possiede un diploma di maturità linguistica, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini (diploma Liceo Classico) e il ministro della Difesa Guido Crosetto.

Intellettuali senza laurea

In difesa di Giuli è arrivato anche Vittorio Feltri, consigliere regionale della Lombardia per Fratelli d’Italia e direttore editoriale de ‘Il Giornale’, che sulle pagine del quotidiano ha scritto: “nella nostra Costituzione non è indicato che un politico, ossia un individuo eletto, o un ministro, nominato, debbano essere laureati. Quindi non capisco la ratio di questa polemica che si unisce ad altre ancora in corso”.

Bettino Craxi non era laureato, come lui Massimo D’Alema ed Enrico Berlinguer – ha aggiunto -. Persone senza laurea si sono distinte in ogni ambito, dalle arti alla scienza, dalla politica all’imprenditoria. Cosa vuol dire? Che evidentemente la cultura, la preparazione, le competenze, il genio non si possono acquisire con 4 o 5 anni di studi universitari”.

Inoltre, ha proseguito, “c’è un’altra componente fondamentale la cui acquisizione non è data dal titolo di studio”, ovvero “il talento”. Nel giornalismo, “le firme più importanti sono quelle di non laureati – ha affermato Feltri -, penso ai miei amici Enzo Biagi, Giorgio Bocca, Oriana Fallaci. È lungo l’elenco di intellettuali, scrittori, poeti, giornalisti, scienziati, addirittura premi Nobel che mai hanno frequentato l’università ma che pure nelle università sono entrati sì, ma come autori da studiare, da cui apprendere”.

Anche “Eugenio Montale, Umberto Saba, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Grazia Deledda, Orio Vergani, Salvatore Quasimodo, Walt Disney, Henry Ford, Guglielmo Marconi non erano laureati”, ha concluso Vittorio Feltri.