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Ministro Giuli Fonte foto: ANSA

Il ministro Giuli si laurea a 48 anni: l'ultimo esame e la tesi

Il nuovo ministro della Cultura Alessandro Giuli si laurea a 48 anni: lunedì sosterrà l'ultimo esame all'università prima della discussione della tesi

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Dopo le numerose polemiche, è arrivata la notizia dell’imminente laurea del neo ministro della Cultura Alessandro Giuli. Lunedì prossimo Guli, 48 anni, sosterrà l’ultimo esame previsto dal suo piano di studi, dopo di che, se tutto andrà bene, a gennaio discuterà la tesi per conseguire il titolo universitario.

Il ministro della Cultura si laurea

Alessandro Giuli sta per laurearsi in Filosofia a 48 anni. La notizia, riportata da ‘Il Foglio’, è stata diffusa dopo le recenti polemiche che lo hanno visto protagonista per essere diventato ministro della Cultura senza possedere una laurea.

Il 7 settembre, ospite della trasmissione ‘Agorà’ su La7, il senatore Matteo Renzi ha mandato un “grande in bocca al lupo” a Giuli per il suo nuovo incarico, pur sottolineando il suo mancato titolo universitario: “Credo che Giuli sia il primo ministro della Cultura della storia italiana non laureato. Vedremo cosa saprà fare”, ha detto il senatore leader di Italia viva.

Su X è subito arrivata la replica del senatore di Fratelli d’Italia Lucio Malan, che ha commentato: “Non è vero! C’era già stato Walter Veltroni che, forte del diploma di istituto professionale per la cinematografia e la televisione, fu ministro per i Beni e le Attività culturali dal 1996 al 1998 nel primo Governo Prodi”.

La polemica ha trovato ampio spazio sulle pagine dei giornali: nelle scorse settimane sono stati pubblicati numerosi articoli sui ministri senza laurea, tra cui la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, e il ministro della Difesa Guido Crosetto.

Lunedì l’ultimo esame, poi la tesi

Ma torniamo a Giuli. Il ministro, nominato a seguito delle dimissioni di Gennaro Sangiuliano per il caso Boccia, come detto non possiede – al momento – un titolo universitario. Diplomato con 60/60 al liceo classico Tasso di Roma, si è iscritto alla facoltà di Lettere e Filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma senza però laurearsi. Come si legge sul suo curriculum vitae, “ha sostenuto l’intero ciclo di esami (30/30) senza discutere la tesi di laurea”. Probabilmente, visti i cambiamenti in seno ai corsi universitari che negli anni sono la norma, Giuli in realtà deve ancora sostenere un esame prima di discutere la tesi e diventare dottore. L’esame è già calendarizzato: si terrà lunedì 30 settembre a La Sapienza. Materia? Teoria delle dottrine teologiche.

Se tutto andrà come deve andare, il ministro della Cultura si laureerà a gennaio. Il suo sogno, riporta ancora ‘Il Foglio’, è prendere il massimo dei voti: 110/110.

Chi è il suo relatore

Come si legge su ‘Il Messaggero’, sarà Gaetano Lettieri, direttore del dipartimento di Storia e antropologia delle religioni e docente di Storia del cristianesimo e delle chiese, il relatore di tesi del ministro Giuli. Raggiuto dai giornalisti, il professore ha affermato: “Sì è vero, confermo la presenza di questo studente, ma è un fatto personale e non posso aggiungere altro”.

Dall’Università La Sapienza hanno fatto sapere che Alessandro Giuli ha avviato le pratiche per l’ultimo esame già mesi fa, quando era alla guida del Maxxi e non era ancora ministro della Cultura. L’ultimo incarico e le polemiche, dunque, non avrebbero nulla a che fare con la decisione di laurearsi, che Giuli ha confermato senza commentare.