Niente materna a 4 e 5 anni: "Meglio la tata". I dati in Italia
Quanti sono i bambini di 4 e 5 anni che non vanno alla materna (o non sono iscritti al primo anno di primaria)? Ecco i dati dell'Istat per città
A Roma e Milano niente materna per quasi il 14% dei bambini di 4 e 5 anni. A dirlo è l’Istat nel rapporto ‘I giovani nelle città metropolitane: la fragilità dei percorsi educativi nei contesti urbani’. Tutti i dati delle città italiane.
Roma e Milano: quasi il 14% dei bimbi non va alla materna
Nell’anno scolastico 2021/2022, il 93,4% dei bambini residenti di 4-5 anni frequenta le scuole dell’infanzia o il primo anno delle primarie delle città metropolitane. Il dato è leggermente inferiore a quello italiano (94%), che considera l’intero territorio nazionale e non solo le percentuali delle città metropolitane. Ma è di ben 2,3 punti percentuali al di sotto dei livelli di partecipazione osservati nel periodo pre-pandemia (anno scolastico 2018/2019).
È quanto emerge dal report Istat ‘I giovani nelle città metropolitane‘, ovvero le ex province di Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Palermo, Catania, Messina e Cagliari.
Come spiegato dall’Istat, “la partecipazione al sistema scolastico in età prescolare è essenziale per lo sviluppo cognitivo e sociale dei bambini, poiché garantisce l’acquisizione delle competenze di base utili per favorire l’apprendimento e contribuisce a ridurre le disuguaglianze educative legate alle condizioni socio-economiche sfavorevoli delle famiglie di appartenenza”.
Ebbene, i livelli di partecipazione più elevati si confermano nelle città metropolitane di Napoli e Bari (oltre 98% nell’anno scolastico 2021/2022) e nei comuni capoluogo di Cagliari, Catania e Reggio Calabria.
Mentre si ferma all’87,3% nella provincia di Roma, seguita da Milano (90,7%). A Roma e Milano si registrano anche i valori più bassi tra i comuni capoluogo. Qui vanno a scuola l’86,2% dei bimbi di 4-5 anni, mentre il 13,8% non è iscritto a nessun percorso scolastico, che sia pubblico o privato.
Ma cosa fa chi a 4-5 anni non è iscritto alle scuole dell’infanzia o alle primarie? A rispondere alla domanda, in riferimento ai dati di Roma, è stata Cecilia Reynaud, docente di Demografia dell’università Roma Tre.
“Ci sono piccoli di 4 e 5 anni di famiglie molto benestanti che preferiscono avere una tata o prediligono un’educazione parentale“, ha affermato la professoressa a ‘La Repubblica’.
“Altri – ha aggiunto – possono essere figli di stranieri che non hanno la cultura della formazione prescolare o che sono molto difficili da coinvolgere quando si parla di scuola non dell’obbligo. O, ancora, penso alle residenze fittizie: figli di lavoratori che viaggiano molto, pur essendo residenti a Roma”.
Per Reynaud “il problema è o legato a disuguaglianze territoriali all’interno del Comune o proprio legato alla scelta delle famiglie“.
Quanti bambini frequentano la materna: i dati per città
Vediamo adesso i dati per città metropolitana. Nell’elenco sottostante riportiamo anche la percentuale dei bimbi di 4 e 5 anni che partecipano al sistema scolastico nei rispettivi comuni capoluogo.
La presenza di valori superiori al 100% è determinata dall’iscrizione di bambini non residenti nei comuni sede della scuola, “a conferma del ruolo attrattore svolto dal comune capoluogo che è sede principale di erogazione dei servizi”, hanno riportato dall’Istat.
- Torino
Comune capoluogo: 93,7%
Città metropolitana: 93,6%
- Milano
Comune capoluogo: 86,2%
Città metropolitana: 90,7%
- Venezia
Comune capoluogo: 97,1%
Città metropolitana: 94,7%
- Genova
Comune capoluogo: 95,6%
Città metropolitana: 94,8%
- Bologna
Comune capoluogo: 93,4%
Città metropolitana: 94,3%
- Firenze
Comune capoluogo: 97,9%
Città metropolitana: 94,5%
- Roma
Comune capoluogo: 86,2%
Città metropolitana: 87,3%
- Napoli
Comune capoluogo: 94%
Città metropolitana: 99,3%
- Bari
Comune capoluogo: 99,7%
Città metropolitana: 98,3%
- Reggio Calabria
Comune capoluogo: 100,3%
Città metropolitana: 96%
- Palermo
Comune capoluogo: 95,2%
Città metropolitana: 93,4%
- Messina
Comune capoluogo: 90,4%
Città metropolitana: 93,9%
- Catania
Comune capoluogo: 100%
Città metropolitana: 94,4%
- Cagliari
Comune capoluogo: 104,1%
Città metropolitana: 95,8%