La pausa smartphone può aiutare gli studenti: il nuovo studio
E se fare un break con lo smartphone di un solo minuto aiutasse in realtà a mantenere alta la concentrazione di uno studente? Cosa dice lo studio
Nelle scuole si sta cercando sempre di più di evitare l’uso dello smartphone, in particolare durante le lezioni. Proprio questa estate il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha firmato una circolare che bandisce i cellulari dalle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche. E se invece distrarsi di tanto in tanto con il proprio telefono non fosse così negativo? È quanto ha rivelato una nuova ricerca.
Le pause con lo smartphone possono aiutare gli studenti?
Secondo uno studio guidato da Ryan Redner, ricercatore della Southern Illinois University, pubblicato su Frontiers in Education, consentire agli studenti universitari di usare lo smartphone per un solo minuto può portare a un minor uso del telefono durante le lezioni e a punteggi più alti nei test.
I ricercatori hanno osservato che i telefoni possono essere strumenti utili nelle classi per ricordare agli studenti le scadenze o per incoraggiare una maggiore interazione tra allievi e insegnanti. Ciò non significa che questi device non siano anche una fonte di distrazione. Alcuni studenti riferiscono infatti di usare il telefono per scopi non accademici fino a dieci volte al giorno.
Lo studio sui benefici delle brevi pause con lo smartphone
I ricercatori statunitensi si sono però chiesti se permettere agli studenti di usare i loro telefoni per brevissimi periodi di tempo, cosiddette pause telefoniche o tecnologiche, possa migliorare le prestazioni in classe e ridurre l’uso del telefono. Secondo Redner, effettivamente lo studio ha dimostrato che i mini break con il telefono “possono essere utili per ridurre l’uso del cellulare nelle classi universitarie”.
Come si è svolto lo studio sull’uso degli smartphone
L’analisi del team americano ha preso in esame il comportamento di un campione di studenti nel corso di un intero trimestre. Nel corso della sperimentazione gli scienziati hanno valutato sperimentalmente l’efficacia delle pause tecnologiche, della durata rispettivamente di uno, due o quattro minuti.
In alcune sessioni bisettimanali, i ricercatori hanno introdotto pause altrettanto lunghe come condizione di controllo. Durante questi intervalli, gli studenti non potevano usare il telefono, ma erano incoraggiati a fare domande. Entrambe le pause si sono svolte dopo 15 minuti di lezione.
I risultati hanno mostrato che, quando sono state implementate le pause tecnologiche, gli studenti hanno generalmente usato il telefono meno spesso rispetto alle sessioni con pause per le domande. Durante le pause tecnologiche, della durata di un solo minuto, l’uso del telefono è stato minimo, il che le rende più efficaci nel ridurre il tempo trascorso dagli studenti al telefono durante la lezione.
Le conseguenze sulle migliori prestazioni ai test di valutazione
Se da un lato una breve pausa con lo smartphone è efficace nell’aumentare i livelli di concentrazione e ridurre l’uso generale del telefono nel corso della lezione, dall’altro sarebbe efficace anche nel migliorare le prestazioni degli studenti durante gli esami o i test. Lo studio avrebbe mostrato che sono stati osservati punteggi medi più alti di oltre l’80%.
“La nostra speranza è che questo significhi che gli studenti erano meno distratti durante la lezione, il che porta a prestazioni migliori”, ha affermato Redner.