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Per Mogol master ad honorem allo Iulm: la sua frase su Battisti

L'autore Giulio Rapetti, in arte Mogol, ha ricevuto un master ad honorem allo Iulm di Milano: nel suo discorso ha dedicato una frase a Battisti

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Mogol è sicuramente uno degli autori musicali e produttori discografici più conosciuti del panorama musicale italiano. Le sue canzoni sono state cantate dalle voci più belle che il nostro paese ha avuto e sono diventate veri e propri brani iconici, conosciuti e intonati da generazioni di appassionati di musica italiana. Lo Iulm di Milano ha deciso di onorare la sua grande e lunga carriera consegnando a Mogol un Master ad honorem.

Master ad honorem a Mogol

La Libera università di lingue e comunicazione IULM di Milano ha deciso di conferire a Giulio Rapetti, in arte Mogol, un master ad honorem in Editoria e produzione musicale. La cerimonia di consegna, che si è svolta presso la sede della Iulm in via Carlo Bo, è stata accompagna anche dalla laudatio del professore e musicologo Stefano Lombardi Vallauri.

Il rettore Gianni Canova nella lettura del conferimento ha spiegato le motivazioni che hanno spinto l’ateneo a omaggiarlo con questo titolo: “Giulio Rapetti appartiene al novero, ristretto e particolarmente significativo, dei maggiori autori europei della canzone che, nel corso di un’intera esistenza dedicata a questa forma così tipica della musica contemporanea, hanno saputo sovente varcare il confine tra canzone e poesia per musica”.

Il rettore ha consegnato a Mogol anche il sigillo dell’università e durante la mattinata sono state eseguite anche delle canzoni del duo Mogol-Battisti: sul palco sono saliti Giuseppe Gioni Barbera (pianoforte e voce) e Massimo Satta (chitarra acustica), con Mogol voce recitante.

Gianni Canova ha poi aggiunto: “È una giornata emozionante perché di fronte a canzoni come quelle di Mogol-Battisti ognuno di noi ritrova pezzi e schegge della propria vita, senza differenze di cultura, genere, età; questa è la potenza della musica”.

Il master conferito honoris causa dalla Iulm a Mogol è solo l’ultimo di una lunga serie, dopo, ad esempio, quelli assegnati al cantautore Manuel Agnelli nel 2022 e alla cantante Donatella Rettore nel 2023.

Le parole di Mogol per Battisti dopo il master ad honorem

Un Mogol emozionato ha ricevuto il suo riconoscimento, tenendo di fronte a un nutrito pubblico intervenuto per l’occasione un discorso che ha toccato molti temi. “Ho venduto, mi ha confermato la Siae, 523 milioni di dischi, sono terzo al mondo dopo i Beatles ed Elvis Presley, un risultato che mi commuove”, ha spiegato, aggiungendo poi: “Io sono un uomo fortunato e l’ho capito da tante cose. Quello che cerco di fare ancora adesso è meritare questa fortuna: ho avuto più riconoscimenti di quanti forse ne meritassi”.

L’autore sul palco ha dedicato anche un pensiero a Lucio Battisti, con il quale ha scritto pagine importanti della storia della musica italiana. “Lo ricordo sempre con la chitarra in mano e quando morirò spero di incontrarlo su una seggiola, con la sua sei corde. Se torneremo a comporre insieme? Io ci sto”.

Che scuola ha fatto Mogol

Giulio Rapetti, in arte Mogol, è nato a Milano il 17 agosto del 1936: ha iniziato la sua attività come autore di canzoni nel 1961, vincendo subito al Festival di Sanremo con la canzone “Al di là”, cantata da Luciano Tajoli e Betty Curtis. L’incontro con Lucio Battisti nel 1965 ha rivoluzionato la sua carriera, permettendogli di diventare uno degli autori più amati e popolari degli anni Settanta e Ottanta. Oltre che per Battisti, ha scritto anche per Mina, Adriano Celentano, Gianni Morandi, Mango, Riccardo Cocciante, i Dick Dick, Ornella Vanoni, Lucio Dalla e molti altri ancora.

Durante la seconda guerra mondiale, con la famiglia si è dovuto rifugiare a Carugo, in provincia di Como. Solo nel 1945 il giovane Giulio è potuto tornare a Milano, dove ha terminato i suoi studi. Nel 2013 l’Università degli Studi di Palermo gli ha conferito una laurea magistrale Honoris causa in Teorie della comunicazione, mentre nel 2018 è stato insignito dell’Ordine della Minerva presso l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio”.

Mogol vive con la moglie Daniela Gimmelli in Umbria, ad Avigliano, dove ha fondato nel 1992 l’associazione no profit CET, Centro Europeo di Toscolano, che si occupa di alta formazione musicale e di difesa della salute e del territorio.