
Perché Lucio Corsi ha fatto il liceo scientifico: "Ero matto"
Lucio Corsi ha frequentato il liceo scientifico: c'è chi si chiede se lo abbia scelto perché amava gli insetti e voleva diventare entomologo
Lucio Corsi è un cantante, diventato popolare al grande pubblico in seguito alla sua partecipazione al Festival di Sanremo 2025, con la canzone “Volevo essere un duro”. Arrivato secondo dietro a Olly, dopo la rinuncia del vincitore il cantante di Grosseto è diventato ufficialmente il rappresentante dell’Italia all’Eurovision Song Contest 2025 di Basilea. Lucio Corsi, in un’intervista, ha raccontato non solo che scuola ha fatto, ma anche perché ha scelto proprio quel percorso.
Che scuola ha fatto Lucio Corsi
Lucio Corsi è nato a Grosseto il 15 ottobre del 1993. Cresciuto a Vetulonia, città vicino alla quale la famiglia ha un ristorante, dopo la licenza media ha deciso di frequentare il Liceo scientifico “Guglielmo Marconi” di Grosseto.
In seguito si è trasferito a Milano, per intraprendere la carriera musicale. Ha anche provato con l’Accademia di Brera: il suo intento è sempre stato quello di fare della musica il suo lavoro. I suoi genitori all’inizio erano un po’ scettici, ma visto che lui si impegnava tanto lo hanno sempre supportato.
Perché Lucio Corsi ha scelto il Liceo Scientifico
Intervistato da Vanity Fair, Lucio Corsi ha raccontato tante cose sulla sua vita. Durante la sua partecipazione a Sanremo 2025, è emersa la sua passione per gli insetti. Chissà se ha scelto di fare il Liceo scientifico proprio per questo motivo, perché il suo sogno era fare l’entomologo.
“No, assolutamente”, ha risposto il cantante toscano durante l’intervista. “La mia passione stata subito la chitarra. Avevo 11 anni, per i successivi sei ho preso lezioni. Suonavo anche il piano con la nonna paterna. Anche se il primo a insegnarmi qualcosa fu un mio amico di Giuncarico che sapeva fare il blues. Mi sono divertito come un matto”.
E allora come è finito a studiare materie scientifiche al liceo? “I miei mi volevano all’artistico, perché disegnavo. E mia mamma, anche se lavora al ristorante di mia nonna da sempre, ha la passione per la pittura”. Lui, però, aveva tutta un’altra idea in testa: “No, voglio andare allo scientifico… Perché? Perché ero matto“.
In realtà, ha “studiato fino al biennio. Poi dalla terza c’è stato un tracollo, anche se non mi hanno mai bocciato, perché ho conosciuto Giulio Grillo, che suonava l’organo Hammond. Lui aveva questo gruppo prog con Jack al piano, Marco alla batteria: sono i ragazzi che suonano con me tuttora. Erano tipo due o tre anni più grandi di me, facevano tutti l’artistico. Li vedevo in giro ed erano fantastici ai miei occhi: volevo entrare nel loro gruppo per il prog e perché avevano uno stile anni ’70. Mi gasavano da morire e mi facevano anche un po’ paura essendo più grandi”.
Qual è stato il rapporto di Lucio Corsi con i prof
Poco prima di partecipare al Festival di Sanremo 2025, Lucio Corsi ha ricevuto molte critiche per una frase detta in un video pubblicato sui social dalla Sugar Music, l’etichetta musicale con cui collabora. Il cantante, infatti, ha detto: “Non ho imparato nulla dai professori“.
L’artista, però, ha specificato che, comunque, a scuola ha imparato molto, grazie ai suoi compagni di classe: “Questo è l’insegnamento più bello che mi ha dato la scuola, perché allo scientifico ero l’unico che suonava, con i capelli lunghi. Ho imparato a convivere con altre persone che non hanno le mie stesse passioni. Questo è l’insegnamento più grande che mi ha dato la scuola”.