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Prof Schettini Fonte foto: IPA

Prof Schettini e l'Overshoot Day, la lezione: "Viviamo un dramma"

Perché "stiamo vivendo un dramma" per Vincenzo Schettini, il prof de 'La fisica che ci piace': la lezione dell'insegnante sull'Earth Overshoot Day

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Il 6 maggio è stato l’Overshoot Day dell’Italia (giorno del sovrasfruttamento). Vincenzo Schettini, sul suo profilo Instagram ‘La fisica che ci piace’, ha spiegato molto bene cos’è e ha avvertito tutti: “Viviamo un dramma“. La lezione del prof e perché è così preoccupato.

Perché “stiamo vivendo un dramma” per prof Schettini

“Quando ero piccolo, il jeans arrivava a Natale, aspettavamo tutto l’anno per quel vestito in più. Oggi, nella società del ‘tutto e subito’, stiamo vivendo un dramma che sta avvelenando il mondo: l’eccesso“. Inizia così il post Instagram di prof Vincenzo Schettini per l’Overshoot Day dell’Italia, che nel 2025 è caduto il 6 maggio.

Ma di cosa si tratta? A spiegarlo è lo stesso insegnante: “Significa che in questi primi 126 giorni del 2025 abbiamo già consumato tutte le risorse naturali che il nostro pianeta sarebbe in grado di rigenerare in un anno intero. Da oggi e per i prossimi 239 giorni saremo in debito con la Terra“.

“Eppure continuiamo – ha aggiunto il professore -. Continuiamo a nutrirci di fast fashion, a volere abiti che costano meno di un caffè, a confondere il superfluo con il necessario”.

Nonostante l’amara premessa, Schettini nutre una certa speranza per il futuro. E la sua speranza passa attraverso l’educazione delle nuove generazioni: “Possiamo ancora scegliere? Possiamo rallentare? Possiamo restituire valore alle cose, alle persone, al tempo? Sì, e possiamo fare la cosa più importante di tutte: educare i giovani a capire che il punto di non ritorno può essere trasformato nel punto di sfida, di cambiamento”, ha concluso.

Cos’è l’Earth Overshoot Day

Come spiegato da prof Schettini, l’Italia ha già consumato le risorse naturali che le spettano per tutto il 2025. Il 6 maggio, infatti, il nostro Paese ha ‘celebrato’ il suo Overshoot Day, giorno che indica che l’Italia inizia ad essere in debito ecologico, avendo finito le risorse naturali per l’anno in corso.

La data dell’Overshoot Day varia di anno in anno e di nazione in nazione. Per l’Italia, quest’anno, è arrivato 11 giorni in anticipo rispetto al 2024. Nel 2023, invece, era caduto ad agosto e non a maggio.

L’Earth Overshoot Day, ovvero il giorno in cui l’intera umanità consumerà tutte le risorse naturali della Terra per un determinato anno, nel 2024 è stato l’1 agosto. Per il 2025 la data verrà annunciata, come sempre, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente (5 giugno) dal Global Footprint Network, che è l’organizzazione di ricerca internazionale che compie i calcoli.

In base ai dati dell’organizzazione, per il 2025 è il Quatar ad aver consumato per primo le risorse a sua disposizione (6 febbraio). Il Paese più lento, invece, è l’Uruguay, che andrà in sovrasfruttamento il prossimo 17 dicembre. Ad aver già finito le risorse, oltre al Quatar, ci sono: Lussemburgo (17 febbraio); Singapore (26 febbraio); Mongolia (2 marzo); Estonia (4 marzo); Kwait e Lettonia (7 marzo); Bahrein (9 marzo); Stati Uniti (13 marzo); Oman (15 marzo); Emirati Arabi Uniti (16 marzo); Danimarca e Australia (19 marzo); Canada (26 marzo); Belgio (27 marzo); Lituania (28 marzo); Austria (29 marzo); Russia e Finlandia (6 aprile); Arabia Saudita e Slovenia (8 aprile); Corea del Sud (9 aprile); Repubblica Ceca e Svezia (10 aprile); Norvegia (16 aprile); Francia (19 aprile); Kazakistan (23 aprile); Montenegro (24 aprile); Croazia (27 aprile); Israele (29 aprile); Nuova Zelanda (30 aprile); Bulgaria (1 maggio); Germania e Polonia (3 maggio); Paesi Bassi e Portogallo (5 maggio); Italia (6 maggio); Svizzera e Turkmenistan (7 maggio).

Ma come si calcola l’Earth Overshoot Day? La data si ottiene dal rapporto tra la biocapacità annuale del pianeta, ovvero la quantità totale di risorse che la Terra può rigenerare in un anno, e l’impronta ecologica annuale dell’umanità, che rappresenta il fabbisogno complessivo di risorse per lo stesso periodo. Questa operazione fornisce la porzione dell’anno in cui le risorse terrestri riescono a soddisfare la domanda umana. Moltiplicando questa frazione per il numero di giorni in un anno (365 o 366 quando è bisestile), si determina il giorno specifico in cui si verifica l’Earth Overshoot Day.