
Perché per prof Schettini l'Italia è messa "molto male": lo sfogo
Perché per Vincenzo Schettini, prof de 'La fisica che ci piace', l'Italia è messa "molto male": lo sfogo dell'insegnante e il suo allarme sui giovani
Perché per Vincenzo Schettini “l’Italia è messa molto male“. Lo sfogo del prof sullo “stupirsi” e l’allarme sui giovani: ecco cosa ha detto.
Perché è importante stupirsi secondo prof Schettini
Per Vincenzo Schettini, il celebre professore de ‘La fisica che ci piace’, stiamo perdendo “il senso dello stupore”. Lo ha detto in un’intervista a Il Resto del Carlino commentando il suo nuovo spettacolo dal titolo ‘E ancora mi stupisco’, che andrà in scena all’UlisseFest di Ancona.
Questo titolo è stato scelto dall’insegnante proprio per sottolineare l’importanza di recuperare la capacità di stupirsi, una facoltà che considera fondamentale per la crescita individuale e per il futuro collettivo.
Durante l’intervista Schettini ha evidenziato come “una volta” la capacità di meravigliarsi fosse particolarmente viva “in chi aveva poco”. Un “semplice regalo” o “la carne servita a tavola” erano fonte di sorpresa e gioia. Nel mondo in cui viviamo, al contrario, “tutto è accessibile, immediato, a portata di mano. Stiamo viziando i nostri figli ad avere tutto“, ha affermato il prof.
Secondo il docente la capacità di stupirsi può essere recuperata anche grazie alla fisica, e da lì si può tornare ad applicarla in tutte le dimensioni della vita: “Siccome io con la fisica stupisco, vorrei portare questo messaggio all’interno dello spettacolo, per far recuperare il senso di stupore anche per le altre cose”, ha spiegato.
D’altra parte, il suo approccio didattico, che lo ha reso un fenomeno sui social media (e non solo), si basa proprio sulla capacità di svelare il “linguaggio segreto” della fisica che si cela dietro le azioni quotidiane e gli oggetti più banali: “Ci si meraviglia nel fatto di trovare la fisica nella stagnola del microonde, in un cucchiaino, in una bottiglia“.
Ma l’importanza dello stupore non si ferma alla mera curiosità scientifica. Per Schettini, recuperare questa facoltà può condurre ad una comprensione più profonda del mondo che ci circonda e delle sfide del presente e del futuro. Per esempio, meravigliarsi della “potenza dell’acqua”, o del vento o del sole, per l’insegnante ci può portare a capire il valore delle energie rinnovabili e l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico “in modo da essere favorevoli a progetti e leggi che intervengano su di esso”.
L’allarme del prof: cosa “dobbiamo far capire ai giovani”
Una delle questioni che sta particolarmente a cuore a Vincenzo Schettini è quella del cambiamento climatico, che è “innegabile, dati alla mano”, ha affermato. “Solo prendendo in esame i fenomeni violenti dal 1850 in poi vediamo un andamento che è spaventoso”, ha aggiunto.
Tuttavia, ha proseguito, “a me preoccupa di più un’altra cosa – ha puntualizzato -. È che l’Italia è messa molto male, non avendo materie prime e combustibili fossili”. Eppure, ha osservato, “non punta come dovrebbe sul fotovoltaico e l’eolico, come molti altri Paesi stanno facendo, Cina compresa”.
Ed è qui che si inserisce il suo appello: “Dobbiamo far capire ai giovani che i posti di lavoro del futuro sono lì“. Secondo Vincenzo Schettini, dunque, il settore delle energie rinnovabili rappresenta un’opportunità cruciale per il futuro occupazionale dell’Italia, un modo per affrancarsi dalla dipendenza da altri Stati, e una via per costruire un’economia più sostenibile.