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Quali sono gli alunni più bravi: la nuova scoperta Fonte foto: iStock

Quali sono gli studenti più bravi: la nuova scoperta a sorpresa

Una ricerca ha individuato quali sono gli studenti che riescono a ottenere i punteggi più alti, sono accomunati da una caratteristica specifica

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

Gli studenti che passano più ore sui libri sono quelli più bravi a scuola? Da una ricerca dell’Università dell’Australia Meridionale sembrerebbe di no. I giovani più diligenti, che ascoltano in silenzio le lezioni come fossero automi, non otterrebbero risultati eccellenti. C’è invece una caratteristica che accomuna gli alunni che ottengono punteggi più alti, quando c’è da scrivere un tema o avere a che fare con i numeri: è la creatività.

Quali sono gli alunni più bravi a scuola

Gli studenti che riuscirebbero meglio nelle materie scolastiche, secondo quanto emerso dallo studio australiano, sarebbero quelli più capaci di pensare fuori dagli schemi e avere inventiva. Gli studiosi si sono accorti che questi sono gli indicatori di gran lunga più efficienti del buon rendimento degli alunni, della loro media dei voti o della capacità di essere diligenti e coscienziosi. Gli esami sottoposti agli studenti hanno indagato le loro abilità matematiche e letterarie, scoprendo che la creatività accomunava gli studenti più capaci a far di conto, mentre la flessibilità e la capacità di mettere in atto il pensiero divergente gli alunni più bravi nei temi e nella lettura.

Lo studio sugli studenti più capaci

La ricerca ha utilizzato i risultati degli esami di 637 alunni raccolti dall’Assessment Program – Literacy and Numeracy (NAPLAN) per identificare negli studenti che ottenevano maggiori risultati una spiccata creatività.

Il primo firmatario dello studio, David Cropley, ha spiegato che l’individuazione degli indicatori sul buon rendimento degli alunni possono aiutare gli insegnanti a dar vita a lezioni su misura di studente.

“I docenti si sforzano di trovare modalità uniche in grado di rendere interessanti e curiosi anche gli argomenti più ostici per i loro studenti, consapevoli che va stimolata la creatività dei ragazzi dovranno pensare ad attività interattive, durante le quali gli studenti potranno darne libero sfogo”, ha detto. Alcune attività suggerite dal ricercatore per gli studenti sono:

  • un gioco di ruolo interattivo: utile a migliorare le proprie abilità comunicative.
  • dibattito: utile a permettere agli studenti di guardare ad un unico tema da prospettive diverse.

L’obiettivo dello studio

La ricerca è stata in grado di spazzare via un luogo comune radicato nel mondo della scuola, ovvero che creatività e successo scolastico siano in netto contrasto. Lo studio ha analizzato quanti sia utile usare la creatività e avere voglia di dare la propria opinione e il proprio contributo per raggiungere un obiettivo. Lo scopo dello studio è quello di dare spunti interessanti di insegnamento ai docenti così da strutturare le lezioni in modo da catturare l’interesse degli studenti.

Secondo Cropley, lo studio basato sulla ripetizione a memoria di poesie e favole non sarebbe efficace. “Le scuole dovrebbero invece essere incoraggiate a integrare il pensiero creativo nelle strategie didattiche, soprattutto nelle ore di lingua e matematica, che come abbiamo visto sono strettamente legate alla creatività. Gli studenti non possono essere obbligati a sviluppare questa abilità fuori dalle mura scolastiche” ha spiegato il ricercatore.

Per gli studiosi bisognerebbe implementare i piani didattici convincendo gli insegnanti a trasmettere gli stessi messaggi, sviluppando e incentivando però la creatività degli studenti e la capacità di pensare fuori dagli schemi.