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Prof Schettini Fonte foto: IPA

Prof Schettini, la scienza e l'arte: la lezione sulle distinzioni

Prof Schettini e la lezione sulla necessità di abbattere le distinzioni tra arte e scienza: "Non ha senso, l'una ha bisogno dell'altra e viceversa".

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Arte e scienza, pur sembrando discipline molto diverse tra loro, sono in realtà strettamente interconnesse e complementari. Ne è convinto Vincenzo Schettini in cui, del resto, convivono due passioni: la fisica e la musica. Come è solito fare, il prof de ‘La fisica che ci piace’ ha trasformato l’ennesima intervista in una lezione per tutti sull’importanza di abbattere le distinzioni tra questi due ‘mondi’. Ecco che cosa ha detto.

Lezione di Schettini su arte e scienza: “Non ha senso fare distinzioni”

Nell’antichità, il rapporto tra arte e scienza era strettamente intrecciato e indissolubile. Grandi civiltà, come quelle egizia, greca e romana, consideravano l’arte e la scienza due facce della stessa medaglia, entrambe fondamentali per la comprensione e l’esplorazione del mondo. Eppure, nel tempo, si è venuta a creare quasi una contrapposizione, come se arte e scienza fossero due universi paralleli incapaci di interagire tra di loro.

In realtà, l’una si alimenta dell’altra, come ha spiegato bene prof Vincenzo Schettini in un’intervista a La Nuova Sardegna. “Non ha senso fare distinzioni. L’arte ha bisogno della scienza, e viceversa“, ha detto il docente.

“E se ci pensiamo – ha proseguito -, gli scienziati hanno fatto leva sulla loro creatività per arrivare a grandi scoperte. Pensa ad Einstein: non sarebbe arrivato a formulare la teoria della relatività senza creatività. Ma vale anche per Newton. E poi un artista lavora tantissimo sulla scienza, ha bisogno di tecnica e di rigore”.

Prof Schettini tra fisica e musica

Del resto, come spesso accade, anche in Vincenzo Schettini convivono contemporaneamente un’anima scientifica e una artistica. Oltre ad essere un fisico, infatti, il prof è anche un musicista. Nel 2000 si è diplomato in violino presso il Conservatorio Nino Rota di Monopoli (Bari), e solo quattro anni dopo ha conseguito la laurea in Fisica all’Università degli Studi di Bari.

Quella per la musica è una “passione nata per caso“, ha ripreso Schettini: “Alle scuole medie aprì un corso musicale sperimentale e mia madre, che insegnava nella stessa scuola ma non nella mia classe, mi propose di iscrivermi. Quando ho fatto l’esame di ammissione ero uno degli ultimi, perciò non era nemmeno chiara una certa dote, però poi negli anni ho portato avanti un doppio studio, liceo e conservatorio”. Di quella esperienza, l’insegnante ha ricordato che “è stato difficile ma bellissimo”.

Già in un’altra intervista Schettini aveva parlato del rapporto tra fisica e musica. Il professore stava preparando una lezione-show dal titolo ‘La fisica della musica’ che ha tenuto il 3 ottobre scorso al teatro Teatro Malibran di Venezia.

In quell’occasione, raggiunto da Il Gazzettino, aveva detto: “La fisica e la musica? In realtà i collegamenti sono più numerosi di quanto si possa pensare”. E aveva continuato: “Ai ragazzi mi piace ricordare che la scienza è una mappa in cui si uniscono vari punti. Fisica e musica sono materie apparentemente lontane, ma quando prendiamo un violino, ad esempio, il suono delle corde è fisica. E anche l’armonia legata alle composizioni è fisica. Se osserviamo le particelle ci rendiamo conto che sono ‘corde vibranti’”.