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Jake La Furia a Sky per X Factor Fonte foto: Ansa

Rap diseducativo? Cos'ha detto Jake La Furia su scuola e famiglia

A chi pensa che il rap sia diseducativo, Jake La Furia ha risposto con una dichiarazione sul ruolo della scuola e della famiglia: le parole del rapper

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Jake La Furia è uno dei nuovi giudici di X Factor. Il rapper italiano, che canta da solista o insieme ai Club Dogo, ha un nome d’arte che può “far paura”, ma un cuore dolcissimo: ha anche un tatuaggio sotto l’occhio per ricordare la data di nascita dei figli. Francesco Vigorelli, questo il suo vero nome, è intervenuto in merito a una discussione che tiene banco da tempo. Il rap è diseducativo? Le canzoni dei rapper possono essere un cattivo esempio per i giovani? Il cantante ha un messaggio da inviare su scuola e famiglia, nella sua intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’.

Il rap è diseducativo? La risposta di Jake La Furia

Jake La Furia è un rapper e spesso il genere musicale, il rap, viene accusato di linguaggio poco corretto e di brani che potrebbero essere poco educativi. Lui, però, ha le idee chiare in merito: “Se pensiamo all’ipotetica influenza negativa sui giovani allora bisogna abolire i film d’azione, certa letteratura fantastica, il pulp e un sacco di altre cose. Sono le famiglie — non noi — a dover insegnare certi principi. E poi la nostra musica con i Club Dogo è stata anche cronaca della realtà e la realtà non è sempre bella”.

Il cantante è consapevole di aver scritto molte cose che forse oggi non suonano bene, “però bisogna fare i conti con i tempi che cambiano, con la nuova sensibilità delle persone: oggi la metà dei dischi dei Club Dogo non potrebbe essere pubblicata. Però una frase detta 12 anni fa magari non rispecchia quello che penso oggi, così come non posso chiedere scusa per quello che ho fatto a 17 anni.

Che scuola ha fatto Jake La Furia

Ed ecco un tasto dolente. Non è mai stato un grande studente: ha ripetuto tre volte la prima liceo artistico, per poi dire addio alla scuola. “Non mi piaceva l’autorità, il sistema scuola non funzionava con me. Ma sono sempre stato curioso e questo mi ha salvato, mi ha permesso di non crescere ignorante, ho scelto io cosa studiare”. Ad aiutarlo ci ha pensato la famiglia, ovviamente disperata all’inizio per i suoi risultati scolastici: “Grazie a loro ho sempre respirato musica in casa, la mia fortuna. Tutto quel casino che vivevo poteva diventare una tragedia, ma a un certo punto si è incanalato nell’energia giusta”.

Jake La Furia è il nuovo giudice di X Factor

Insieme a Manuel Agnelli, Achille Lauro e Paola Iezzi, il rapper ha conquistato un posto dietro il bancone dei giudici di X Factor, talent show targato Sky condotto quest’anno dalla cantante Giorgia. Lui è subito entrato nel ruolo: se il cantante degli Afterhours è il “poliziotto cattivo” (quello che non ama le parole della Gen Z), lui è quello buono, nonostante il suo nome (che si ispira al Jake La Furia del film Once Were Warriors del 1994) possa far credere altro. “Cerco di fare il mattatore, mi piace la battuta, anche un po’ pecoreccia. Cerco di essere easy ma sincero, schietto. Conviene dire le cose come stanno, senza indorare troppo la pillola. Bisogna subito avvertire i ragazzi se stanno facendo una cavolata oppure no, anche brutalmente se serve”.

Al momento con gli altri giudici le cose vanno bene, perché il programma non è ancora entrato nel clou della gara. Il rapper ha, infatti, una parola buona per tutti. Manuel Agnelli è uno con “la scorza da duro”, ma “che ama la musica e vuole davvero rendersi utile, dare una mano ai ragazzi per farli diventare artisti”. Paola Iezzi non è superficiale come si potrebbe credere: “Ha una grande cultura musicale, in quasi tutti i generi. Stupirà tutti quelli che pensano sia lì a fare la frivola”. Infine, Achille Lauro che il rapper definisce come “un grandissimo para*ulo, nel senso più affettuoso. Sa come trattare le persone, dice loro quello che vogliono sentirsi dire, nel bene e nel male”. Per Giorgia non può che spendere lodi: per lui è stata una grande sorpresa, perché “è una che si diverte e vuole divertire gli altri, è molto spiritosa”.