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Scandalo miglior liceo Calabria Fonte foto: iStock

Scandalo al miglior liceo in Calabria: voti cambiati sul registro

Scandalo nel miglior liceo della Calabria: la dirigente scolastica e alcuni insegnanti accusati di aver cambiato i voti degli studenti sul registro

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Avrebbero effettuato una serie di accessi abusivi al registro elettronico della scuola per cambiare i voti degli studenti. Di questo sono accusati la preside e sette professori di quello che nel 2023 è stato giudicato il miglior liceo della Calabria. Ed è scoppiato lo scandalo.

Gli indagati

Scandalo al Liceo scientifico Galileo Galilei di Lamezia Terme. A conclusione di un’inchiesta condotta dalla Polizia, sono emerse una serie di reati, tra i quali l’accesso abusivo al registro scolastico elettronico, commessi, secondo l’accusa, dalla dirigente scolastica e da altri sette insegnanti, indagati anche per falso materiale e ideologico e maltrattamenti. Lo ha riportato ‘Il Corriere della Sera’.

Oltre al personale scolastico, sono indagati anche il marito di una professoressa e un maresciallo della Guardia di Finanza. Quest’ultimo sarebbe entrato con il proprio account nel sistema informatico della procura lametina per informarsi e riferire a una docente del liceo e al marito in merito a tre procedimenti penali su cui stava lavorando la procura di Lamezia, in uno dei quali risultava indagata la stessa insegnante.

L’accusa

Dalle indagini sono emersi sette accessi al registro scolastico elettronico, effettuati tra il 28 gennaio 2023 e il 13 giugno 2023 per cambiare i voti già assegnati dagli insegnanti in materie come Storia dell’arte, Latino, Scienze naturali e Scienze motorie. La dirigente avrebbe così abbassato o alzato i voti degli studenti per il solo motivo di avere l’ultima parola in merito.

Gli insegnanti si sarebbero introdotti nel registro elettronico illecitamente anche per modificare le ore di attività o per realizzare falsi fogli di presenza degli alunni alle attività extracurricolari, per le quali i docenti percepivano un compenso supplementare.

La preside e le accuse di maltrattamenti

Non solo accessi abusivi al registro elettronico: il “miglior liceo della Calabria” sarebbe stato scenario anche di episodi di maltrattamento.

La preside avrebbe assunto “condotte e provvedimenti persecutori, integranti mobbing sul posto di lavoro a danno specifico dei docenti da lei stessa definiti ‘dissidenti'”, ha spiegato il pubblico ministero titolare dell’indagine, come riportato da ‘Il Corriere della Sera’.

La dirigente scolastica già in passato era stata indagata perché “era solita offendere con insulti” alcuni insegnanti. “Non c’è stata scuola in cui abbia lavorato la dirigente dove non abbia avuto un contrasto insanabile con il corpo docente”, ha affermato l’ex preside di un altro istituto di Lamezia Terme.

Il commento del garante per l’infanzia

“Se fosse vero, che anche solo grazie all’accesso nel registro elettronico sono stati abbassati i voti al figlio di un docente ‘dissidente’ per ritorsione, chi ne sarebbe responsabile dovrebbe essere allontanata dal sistema scolastico per sempre”, ha commentato il garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale, come riportato da ‘La Gazzetta del Sud’.

“Il merito, finanche inserito nella denominazione ministeriale insieme ad istruzione, è lo strumento con il quale si genera nel discente l’autostima, ma soprattutto l’onestà intellettuale – ha proseguito Marziale – perché è nel giudizio consapevole che l’adolescente acquisisce i parametri della propria maturazione. Se il processo viene distorto si rischia di instillare nel soggetto in divenire sfiducia nelle istituzioni e i germi della corruzione”.

E ha concluso: “Ci sono troppi ‘cerchi magici’ in giro, fondati sul potere anche effimero e sulla corruzione. Che possano esserci anche a scuola non mi stupisce, ma se scovati devono essere potati alla radice senza possibilità di ricrescita”.