Scuola superiore con diploma in 4 anni: l'annuncio del ministero
Si valuta l'opzione della scuola superiore in 4 anni: l'annuncio del Ministero, che ha reso pubblici i risultati delle sperimentazioni in atto
Scuola superiore in 4 anni: è possibile? La risposta è sì. Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato il passaggio dai 5 ai 4 anni per altri 170 istituti italiani dopo la valutazione positiva ottenuta nelle sezioni sperimentali attivate nel 2018 in alcune scuole superiori.
L’annuncio del ministero sul diploma in 4 anni
La scuola superiore italiana sta attraversando una fase di profondo cambiamento. Tra le principali novità, ci sono i percorsi quadriennali, oggetto di una riforma in via di approvazione in Parlamento. 4 anni invece di 5, dunque, che saranno proposti in altri 170 istituti.
Una sperimentazione simile è già in atto, a partire dal 2018, in 240 scuole superiori d’Italia. E di questa sperimentazione, il ministero dell’Istruzione e del Merito ha reso pubblici i primi risultati durante la trasmissione radiofonica ‘Tutti in classe’ su Rai Radio 1.
L’obiettivo della sperimentazione, come ha spiegato a Rai Radio 1 la capo dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e formazione Carmela Palumbo, era quello di valutare la qualità degli apprendimenti degli studenti in uscita da un percorso quadriennale per capire se le competenze acquisite fossero le stesse di coloro che si diplomano in 5 anni.
La valutazione è partita dai risultati ottenuti dagli studenti nei test Invalsi sulle competenze di base. Dai risultati degli Invalsi è emerso che i ragazzi provenienti dai percorsi quadriennali acquisiscono competenze paragonabili a quelle dei loro coetanei impegnati nei tradizionali percorsi quinquennali.
Scuola superiore in 4 anni: come fare e perché farlo
Ma come si fa a raggiungere lo stesso livello di apprendimento degli studenti che si diplomano in 5 anni in 4?
“Bisogna lavorare in modo diverso – ha spiegato Palumbo a Rai Radio 1 -. Per raggiungere questi traguardi le scuole hanno preso in carico i programmi dei percorsi quinquennali e hanno guardato a quali siano i veri traguardi che devono essere raggiunti in termini di competenze. Per ogni disciplina si è visto quali sono i contenuti ‘sine qua non’ e ci si è concentrati su questi. A questo si sono affiancate delle soluzioni organizzative che hanno permesso di potenziare, in modo sostenibile per gli studenti, le ore di apprendimento nel corso dei 4 anni”.
Non solo formazione per gli studenti, ma anche per i docenti. “La sperimentazione – ha detto Palumbo – ha coinvolto anche una rete di scuole, sotto il coordinamento del ministero, che ha lavorato sulla formazione dei professori per la didattica per competenze”.
“La sperimentazione quadriennale – ha specificato Carmela Palumbo – serve al decisore politico per valutare una vera e propria riforma dell’ordinamento scolastico anche per quanto riguarda la durata dei percorsi. Detto altrimenti, servirà a valutare se è opportuno far diplomare gli studenti italiani un anno prima, così come avviene in molte altre parti del mondo, facendoli uscire dalle superiori a 18 anni invece che a 19″.
L’obiettivo del ministero è dunque quello di valutare l’introduzione permanente del percorso quadriennale nell’ordinamento scolastico, così da mettere gli studenti italiani sullo stesso livello di quelli degli altri Paesi per quanto riguarda l’entrata nel mondo del lavoro o l’iscrizione all’università.
La sperimentazione già in atto, insieme a quella che prenderà avvio il prossimo anno scolastico, fornirà dati utili in questo senso.