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Scudetto Napoli Fonte foto: ANSA

Scuole chiuse a Napoli per la festa Scudetto, polemica: l'affondo

È polemica per la decisione dell'amministrazione comunale di Napoli di tenere alcune scuole chiuse lunedì 26 maggio per la festa dello scudetto

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

“Una marea azzurra ha invaso il lungomare di Napoli“, ha scritto il sindaco Gaetano Manfredi sui social. Perché sì, quella che ha sfilato ieri, lunedì 26 maggio, per le vie della città partenopea per la festa dello Scudetto era una vera e propria marea. La celebrazione, però, ha portato con sé una polemica legata alla chiusura di alcune scuole e l’evento è diventato un caso.

Perché a Napoli sono state chiuse le scuole per la festa Scudetto

Sabato 24 maggio, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha emanato un’ordinanza “contingibile e urgente” per la “chiusura delle scuole di ogni ordine e grado ricadenti nel territorio della Municipalità 1 per la giornata di lunedì 26 maggio 2025”. La decisione è stata presa “in occasione dei festeggiamenti per lo scudetto del campionato di Calcio di Serie A”, vinto dal Napoli venerdì 23 maggio dopo la vittoria sul Cagliari.

L’ordinanza è stata firmata in previsione della grande sfilata dei calciatori del Napoli sul lungomare a bordo di due pullman scoperti a partire dalle ore 15. Le vie coinvolte dal passaggio dei bus, tutte ricadenti sul territorio della Municipalità 1 (quartieri di Chiaia, San Ferdinando e Posillipo), sono strade “normalmente soggette a traffico intenso nei giorni di svolgimento delle attività didattiche nelle relative scuole”, si legge sul provvedimento. L’amministrazione comunale ha dunque valutato che “l’impatto di tale evento sulla viabilità di dette strade impone la necessità – a tutela della sicurezza e incolumità dei cittadini – di limitare gli spostamenti degli alunni e del personale addetto nei tragitti verso le scuole ricadenti nel territorio della suddetta Municipalità”.

Per queste ragioni di ordine pubblico e sicurezza, il sindaco ha imposto la “chiusura delle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido“, situate nella Municipalità 1 per l’intera giornata di lunedì 26 maggio.

Il provvedimento, come precisato nell’atto sindacale, è stato il risultato di un confronto con l’assessore alla Polizia Municipale e alla Legalità, l’assessore all’Istruzione e i dirigenti competenti.

La polemica per le scuole chiuse a Napoli

La decisione di chiudere le scuole per la festa dello Scudetto ha fatto scoppiare la polemica. “Napoli campione d’Italia e… di inciviltà. Ma questa sfilata si doveva fare proprio di lunedì?”, ha scritto la giornalista Januaria Piromallo su Il Fatto Quotidiano.

“Ore 15: la città si blocca, si spacca in due, si paralizza. I calciatori come semidei vengono dal mare, salgono sull’autobus scoperto e si concedono al popolino. Comincia la parata di stelline”. La giornalista ha proseguito: “Il Bis della festa scudetto di lunedì, in piena giornata lavorativa. Non sono contraria alla condivisione di Grande Gioia con il pubblico di tifosi. Ma logisticamente è tutto sbagliato. Non si poteva aspettare il prossimo weekend?”.

Di lunedì, ha osservato Piromallo, “la gente lavora e le mamme accompagnano i figli a scuola”. Invece “le scuole per decreto comunale erano chiuse, quelle della zona transennata. Cioè mezza città. Praticamente tutta… Saranno felici gli alunni da Fuorigrotta a Scampia, dalla periferia est a quella ovest, loro a scuola ci sono dovuti andare. Ma hanno già chiesto ai genitori di comprargli un attico con vista alla Riviera di Chiaia per l’anno prossimo. Se po’ fa”, ha aggiunto la giornalista con tono sarcastico.

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