
Smartphone vietato ai minori, Lodovini: "È il nuovo Fentanyl"
Per l'attrice italiana Valentina Lodovino lo smartphone dovrebbe essere vietato ai ragazzi minori perché per loro è come il Fentanyl: ecco perché
La questione dello smartphone vietato ai minori sta tenendo banco nel nostro Paese: sono tante le proposte e le idee per proteggere i più giovani dai contenuti violenti, da una possibile dipendenza, dai rischi che l’uso non consapevole della tecnologia può portare. Ad entrare nel dibattito è stata anche l’attrice italiana Valentina Lodovini, che ha definito gli smartphone come il nuovo Fentanyl, un analgesico usato in medicina, che spesso viene usato in modo non lecito diventando una droga e creando dipendenze che possono essere molto pericolose.
Lodovini: perché lo smartphone è il nuovo Fentanyl
L’attrice italiana 47enne in un’intervista a Il Messaggero ha spiegato perché secondo lei il cellulare e i social sono molto pericolosi per le nuove generazioni. “Il cellulare diventa il nuovo Fentanyl. Alle leggi che vietano l’uso in età troppo giovane io sono favorevole, perché per trasgredirle le regole devi prima conoscerle. Fotti il sistema, studia”.
Valentina Lodovini ha poi aggiunto: “Serve conoscere la storia, avere memoria per non farsi irretire da un presente che sembra fiction senza verità”, ha detto l’attrice sempre in riferimento all’uso di social e smartphone che spesso danno una narrazione distorta della realtà.
L’interprete del film “Unicorni” di Michela Andreozzi (nel quale interpreta la mamma di Blu, un bambino di 9 anni che vuole vestirsi da bambina) ha commentato nell’intervista anche un certo tipo di genitorialità che vede in giro: “Ora vedo troppa ansia, troppe tate, troppi orari. E per altri aspetti superficialità. I giovani, anche quando scelgono la violenza per manifestarsi, vogliono farci capire che sono disposti a soffrire per prendersi uno spazio”.
Smartphone vietati a scuola: la presa di posizione del ministero
Le parole di Valentina Lodovini entrano pienamente nel dibattito che da settimane va avanti nel sistema scolastico italiano, dopo l’annuncio del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che ha vietato l’uso degli smartphone alle scuole superiori, a partire da settembre 2025. Nel 2024 erano già stati vietati i telefoni fino alle scuole medie, ma ora la stretta riguarderà anche gli studenti più grandi.
All’avvio dell’anno scolastico 2025/2026 ci saranno nuove regole alle superiori alle quali gli studenti dovranno abituarsi. In un’intervista al Corriere della Sera, Valditara ha spiegato che i ragazzi non potranno più tenere il telefono acceso in classe: ogni scuola dovrà recepire la direttiva stabilendo le modalità per attuare tale provvedimento. “Di norma, li si fa riporre in contenitori appesi nell’aula e li si riprende all’uscita”.
Saranno gli istituti stessi a stabilire se ridare gli smartphone durante l’intervallo, ma durante le lezioni saranno vietate distrazioni e i telefoni non potranno nemmeno essere utilizzati ai fini della didattica.
Eccezioni al divieto di uso di smartphone in classe
La circolare del ministero dell’Istruzione e del Merito, però, individua due eccezioni a tale divieto: potranno continuare ad usarli gli studenti con bisogni educativi speciali o gli studenti che studiano materie per le quali tali tecnologie sono necessarie e indispensabili.
In tutti gli altri casi, però, gli studenti non potranno usare il telefonino durante le ore di lezione e sarà ogni scuola a stabilire le modalità operative per garantire che il divieto venga attuato.
Cosa succede a chi viola la norma? “Chi non si adegua viola una regola di comportamento e sarà soggetto alla sanzione prevista dal regolamento del suo istituto che si adeguerà alla circolare”, ha spiegato il ministro. Potrebbero, dunque, esserci conseguenze sul voto in condotta o potranno essere introdotte altre sanzioni, a discrezione di ogni scuola.
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