Stop numero chiuso a Medicina: addio test, la svolta in Senato
Addio al test e stop numero chiuso alla facoltà di Medicina: in Senato il Comitato ristretto ha adottato il testo base. Cosa cambia e da quando
Stop al numero chiuso a Medicina: il Comitato ristretto ha adottato il testo base che ora passa alla Commissione Istruzione del Senato. Tutto quello che c’è da sapere.
- Verso l'addio al numero chiuso a Medicina: l'annuncio
- Le perplessità del Pd sulla novità per Medicina
- Il no dell'Ordine dei medici a Medicina senza numero chiuso
- Addio al test di Medicina: cosa cambia e da quando
Verso l’addio al numero chiuso a Medicina: l’annuncio
“Stop al numero chiuso a Medicina. L’odioso sistema che abbiamo conosciuto negli ultimi 25 anni non ci sarà più”. Lo ha annunciato, con un post Facebook, il senatore della Lega Roberto Marti, presidente della Commissione Istruzione a palazzo Madama. “Sono davvero soddisfatto per l’adozione, da parte del Comitato ristretto, del testo base che verrà ora esaminato in Commissione Istruzione al Senato – ha continuato Marti sul social -. In questo modo offriremo ai nostri ragazzi la possibilità di iscriversi liberamente alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, e di iniziare un percorso che gli permetterà di avere tempo e modo per orientarsi nel mondo universitario e di verificare anche la propria vocazione”.
“È stato un lavoro intenso che corona l’impegno preso dalla Lega in campagna elettorale. Un’altra promessa mantenuta”, ha concluso il Roberto Marti.
Al senatore ha fatto eco il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini, che su X ha scritto: “Grande soddisfazione per lo stop al numero chiuso a Medicina, una storica battaglia della Lega che sta finalmente andando avanti in Commissione Istruzione al Senato. Dalle parole ai fatti”.
Le perplessità del Pd sulla novità per Medicina
Il senatore del Pd Andrea Crisanti, segretario della Commissione Cultura del Senato, ha espresso alcune perplessità riguardo al testo base. “Questo testo – ha detto, come riportato da Adnkronos’ – accoglie alcuni dei suggerimenti portati dal Partito democratico durante la discussione, tuttavia contiene ancora delle criticità che sono state espresse in sede di conclusione dei lavori e che verranno portate nella discussione in Commissione”.
“Il testo licenziato – ha spiegato il senatore dem – prevede l’iscrizione libera a Medicina per i primi sei mesi, superando le procedure di selezione attuali. Il proseguimento degli studi è subordinato al conseguimento, da parte del candidato, di crediti formativi“.
In particolare, il Partito democratico ha evidenziato “come le procedure proposte non permettano agli studenti che non abbiano raggiunto i requisiti per proseguire gli studi a Medicina di ripetere la procedura di ammissione”. Inoltre, il testo “identifica solo dei criteri minimi di accesso al corso di laurea, senza chiarire come venga stilata la graduatoria che deve necessariamente stabilire gli studenti che possono proseguire il percorso di studio in base al numero programmato”.
Inoltre “rimangono delle incertezze sulle modalità di accesso ad altri corsi di esame per coloro che non sono stati ammessi a Medicina”, ha aggiunto Crisanti, che ha concluso: “Il Gruppo del Pd ha svolto un ruolo importante per migliorare la proposta iniziale e giungere a una sintesi preliminare, ma confida che in sede emendativa il testo possa essere ulteriormente migliorato”.
Il no dell’Ordine dei medici a Medicina senza numero chiuso
“Siamo nettamente contrari, e questa non è assolutamente una norma di buon senso“, ha commentato ad ‘Ansa’ Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo). “Eliminare il numero chiuso a Medicina – ha proseguito – significa che fra 10 anni, il tempo necessario per formare un medico, avremo una pletora di laureati che non avranno possibilità di trovare un posto di lavoro come medici”. E ha concluso: “Produrremo solo dei disoccupati”.
Addio al test di Medicina: cosa cambia e da quando
È importante sottolineare, come riportato da ‘Ansa’, che il testo base non modifica i programmi riguardanti i test per l’accesso alla facoltà di Medicina previsti a maggio e a luglio prossimi. La riforma dovrebbe entrare in vigore dal 2025-2026.