Studenti a scuola anche il giorno di Natale: la storia a Torino
Un istituto alberghiero di Torino ha promosso un'iniziativa solidale a cui gli studenti potevano partecipare su base volontaria: cosa hanno fatto
A Natale si celebra la nascita di Gesù Bambino e tutti tendono a riscoprire i valori della condivisione e dell’aiuto reciproco. Una scuola alberghiera di Torino ha promosso un’iniziativa che parte proprio da questi due concetti per insegnare ai suoi studenti non solo a fare un mestiere, ma anche a essere generosi e vicini a coloro che hanno più bisogno. Per un progetto solidale, l’istituto scolastico ha quindi aperto le porte agli studenti, su base volontaria, il giorno di Natale.
Perché gli studenti sono andati a scuola il 25 dicembre
All’istituto alberghiero Colombatto di Torino, moltissimi studenti hanno aderito all’iniziativa di preparare piatti caldi per il pranzo solidale organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio. I ragazzi sono arrivati a scuola nella mattina del 25 dicembre, tutti puntuali, per cominciare a sfornare lasagne e cucinare altri piatti.
Intorno alle 11.00, 600 porzioni del menù del pranzo solidale, preparato all’interno dell’istituto, sono partite per la Chiesa dei Santi Martiri dove a salutare i commensali c’erano anche il sindaco Stefano Lo Russo e il cardinale Repole, arcivescovo di Torino.
Gli studenti, nonostante il fosse un giorno di vacanza, hanno scelto di dedicare la giornata alla solidarietà, unendo talento culinario e altruismo. Per una settimana, coloro che hanno scelto di prendere parte al progetto, sono stati impegnati nel lavoro di preparazione delle pietanze.
L’iniziativa della scuola con la comunità di Sant’Egidio
Da anni l’istituto alberghiero Colombatto di Torino promuove iniziative di solidarietà, spesso proprio nel periodo di Natale. Quest’anno si sono messi al lavoro per preparare il pranzo per 400 persone in difficoltà e altri 200 senzatetto che vivono in strada, cucinando con le materie prime donate alla Comunità di Sant’Egidio. I pasti sono stati serviti nelle due chiese dei Santi Martiri e di San Giorgio.
Con i ragazzi c’erano anche docenti e personale scolastico, anch’essi volontari, e gli chef del Dse Piemonte. Nelle vaschette c’erano diversi piatti caldi: lasagna vegetale con zucca, broccoli e scamorza, sovra coscia di pollo al limone, giardiniera di verdure in agrodolce e mousse al cioccolato con crumble speziato. Tra i volontari che hanno reso possibile il pranzo solidale di Natale, anche il personale di Eataly, che ha confermato il suo sostegno a questa iniziativa per il secondo anno consecutivo.
La testimonianza degli studenti e degli insegnanti
“I ragazzi dalla prima alla quinta sono tutti volontari”, ha raccontato l’insegnante Daniele Spada al TGR Piemonte. Anche quest’anno “c’è stata una partecipazione intensa come tutti gli anni anzi dobbiamo ridurre il numero perché sennò non riusciamo a gestirli”.
“Ci siamo divisi in gruppi – ha spiegato una studentessa – c’è chi ha fatto la besciamella, chi cuoceva la pasta, chi metteva il sugo. La sera siamo arrivati che eravamo distrutti, stanchi morti. Però ne vale la pena, perché c’è chi a Natale non riceve niente, così gli strappiamo un sorriso e questo è bello”.
“Alla fine abbiamo dato il nostro contributo nel piccolo”, ha detto un altro ragazzo.
“Il primo anno che l’ho fatto non ero molto convinta, mi ha convinta mia mamma, dovevo svegliarmi presto.. poi comunque ho capito che è veramente un bel gesto – sono le parole di una ragazza che ha preso parte all’iniziativa per la seconda volta – se avessi la possibilità lo farei altre volte ma sono arrivata all’ultimo anno”.