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Olimpiadi di cybersecurity iStock

Studenti italiani sul podio delle Olimpiadi di cybersecurity

Sono quattro gli studenti italiani che hanno raggiunto risultati importanti in occasione delle Olimpiadi internazionali di cybersecurity di Singapore

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Sono quattro gli studenti italiani che hanno raggiunto i gradini più alti del podio delle Olimpiadi internazionali di cybersecurity 2025 a Singapore. Quattro eccellenze del nostro Paese che hanno portato a termine con successo le prove previste da questa competizione mondiale che ha radunato in questa prima edizione tantissimi giovani talenti. Scopriamo chi sono e come sono riusciti a portare a casa un così importante risultato nell’evento internazionale.

Le Olimpiadi internazionali di cybersecurity 2025 a Singapore

Tra il 22 e il 23 giugno si sono svolte a Singapore le Olimpiadi internazionali di cybersecurity: l’evento, alla sua prima edizione, ha radunato circa 150 giovani talenti provenienti da 30 Paesi del mondo, presso la National University of Singapore, considerata tra i migliori atenei di tutto il mondo.

Questa particolare competizione si è svolta in formato Ctf (Capture The Flag): i giovani talenti hanno dovuto superare prove su web security, reverse engineering, binary exploitation, digital forensics e crittografia. Bisognava risolvere problematiche tecniche legate a particolari vulnerabilità informatiche per ottenere le flag, stringhe di testo da recuperare dai sistemi bersaglio.

Grazie ai risultati ottenuti dalla squadra azzurra, nel 2027 l’Italia ospiterà le Olimpiadi internazionali di cybersecurity.

Chi sono gli studenti italiani vincitori delle Olimpiadi internazionali di cybersecurity

La squadra italiana ha ottenuto ottimi risultati alle Olimpiadi internazionali di cybersecurity di Singapore, conquistando due medaglie d’oro e due medaglie d’argento. L’Italia è stato anche il miglior Paese per punteggio totale ottenuto nelle competizioni.

Il team azzurro era guidato da Gaspare Ferraro e Matteo Rossi, del Cybersecurity national lab del Cini (Consorzio nazionale interuniversitario per l’informatica). Quattro gli studenti selezionati per rappresentare l’Italia, selezionati in occasione delle Olimpiadi italiane di cybersicurezza, un progetto nato nel 2021 e sostenuto dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, con il patrocinio del Garante per la protezione dei dati personali (il progetto rientra nelle azioni strategiche del Piano nazionale di cybersicurezza 2022-2026).

Sul podio internazionale al primo posto, conquistando quindi la medaglia d’oro, sono saliti Jacopo Di Pumpo, dell’I.t.s.o.s “Marie Curie” di Cernusco sul Naviglio, e Leonardo Mattei, del Liceo Scientifico “Antonio Labriola” di Roma. La medaglia d’argento, invece, è andata ad Alan Davide Bovo, dell’Istituto Superiore “Pascal Comandini” di Cesena, e Stefano Perrucci, dell’Istituto Tecnico “Enrico Fermi” di Francavilla Fontana.

Jacopo è arrivato nono nella classifica individuale, mente Leonardo sesto.

L’esperienza vissuta dagli studenti a Singapore

A Wired Jacopo ha raccontato: “La preparazione per la competizione è durata diversi mesi, per poi arrivare a Singapore dove il primo giorno si è svolta una sorta di demo e nei giorni successivi la gara vera e propria, con diverse sfide in attacco e difesa. È stata una bellissima esperienza che mi ha permesso di fare amicizia con ragazzi da tutto il mondo”.

Il 18enne che frequenta le scuole superiori a Cernusco sul Naviglio ha poi raccontato: “Nella prova di web security bisognava sfruttare una vulnerabilità informatica per rubare un testo segreto dal server. In quella di crittografia, invece, si trattava di rompere un algoritmo per accedere a contenuti protetti. Ogni flag vale punti, e la classifica finale dipende dal punteggio totale”.

Cosa sogna per il suo futuro Jacopo: “Voglio continuare a coltivare questa passione. Mi piacerebbe aprire un’azienda di consulenza e magari lanciare un software. Nel frattempo continuerò a partecipare alle competizioni, perché l’allenamento è fondamentale: ogni weekend mi cimento in nuove sfide organizzate da università e community di tutto il mondo. La cybersecurity non si impara dai manuali, ma risolvendo problemi e imparando a riconoscere le falle nei sistemi”.

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