Salta al contenuto
Studiare all'estero Fonte foto: iStock

Studiare le lingue all'estero: così aumenta l'occupabilità

Studiare all'estero e imparare le lingue straniere aumenta l'occupabilità: tutti i numeri e quali sono le lingue più richieste dal mondo del lavoro

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Studiare all’estero e imparare le lingue straniere aumenta l’occupabilità: lo dice uno studio di AlmaLaurea. Ecco i dati e quali sono le lingue più utili per trovare lavoro.

Chi studia all’estero ha più possibilità di trovare lavoro

Uno studio del consorzio interuniversitario AlmaLaurea ha rilevato che studiare all’estero e conoscere più di una lingua straniera aumentano le chance occupazionali del 14%. I programmi Erasmus ed i soggiorni all’estero per gli studenti rappresentano un’opportunità per i giovani non solo da un punto di vista esperienziale e di crescita personale, ma sono anche un valore aggiunto nel trovare un lavoro.

Secondo un’indagine condotta dal Centro studi della Bachelor, società che si occupa della selezioni di neolaureati per aziende e multinazionali, il 78% dei direttori del personale ha dichiarato di preferire candidati che vantano un’esperienza di studi all’estero.

Risultati simili sono emersi anche dallo studio condotto su un campione di ex studenti Erasmus, la stragrande maggioranza dei quali ha dichiarato che il programma li ha sicuramente (43%) o probabilmente (44%) favoriti al momento dell’assunzione. E questo non solo per le competenze linguistiche acquisite durante il periodo trascorso in un paese straniero, ma anche per la predisposizione all’autonomia, la mobilità territoriale e culturale e la capacità di progettazione personale che hanno sviluppato nel soggiorno di studio all’estero.

Le lingue più utili per trovare lavoro

La padronanza di una o più lingue straniere è un importante biglietto da visita nella ricerca di un’occupazione. Ma quali sono le lingue più richieste dal mondo del lavoro? Dando per assodata la conoscenza dell’inglese, che nella maggior parte dei casi è ritenuta un requisito fondamentale nel curriculum, ecco di seguito un elenco delle lingue più richieste ai fini lavorativi. Per farci un’idea, abbiamo fatto riferimento alla classifica 2023 di Statista sulle lingue più parlate nel mondo nel corso dell’ultimo anno.

  • Cinese (mandarino)

Il gruppo dialettale cinese mandarino è la lingua più parlata al mondo dopo l’inglese, come riportato dalla piattaforma Statista, per un totale di oltre un miliardo e 100mila persone. La crescita economica della Cina e la sua permanenza sempre più massiccia sui mercati internazionali, fanno della conoscenza del mandarino una skill molto importante soprattutto per chi ambisce a lavorare nei settori economici, del commercio e delle relazioni internazionali. Ma anche nel comparto turistico, visto che l’Italia è una delle destinazioni più attrattive per i cinesi.

  • Spagnolo

Lo spagnolo è la lingua più studiata al mondo dopo l’inglese ed è parlata da oltre 500 milioni di persone, con più di 450 milioni di madrelingua sparsi in 4 continenti e oltre 20 paesi, tra cui gli Stati Uniti. In Italia lo spagnolo è molto richiesto per posizioni professionali finalizzate al turismo e agli scambi commerciali sia con la Spagna, che è il quinto paese di destinazione dell’export italiano, che con l’America Latina.

  • Francese

Come riportato da Statista, sono quasi 310 milioni le persone che parlano francese in tutto il mondo. Oltre alla Francia, il francese è una delle lingue più parlate in Africa. E questo la rende particolarmente importante dal punto di vista dell’occupabilità, visto che sono numerose le aziende italiane che hanno rapporti commerciali sia con la Francia che con l’Africa. Dall’altra parte, sono molti gli studi che hanno previsto una crescita esponenziale della popolazione africana nel prossimo futuro. Tra questi, quello condotto dall’Istituto nazionale degli studi demografici della Francia, che ha previsto che nel 2050 il francese sarà la lingua più parlata al mondo (al momento è la quinta dopo l’inglese, il mandarino cinese, l’hindi e lo spagnolo).

  • Arabo

Dopo il francese, è l’arabo la lingua più parlata, per un totale di 274 milioni di madrelingua in tutto il globo. Gli eventi geopolitici e l’espansione economica dei paesi arabi hanno reso sempre più indispensabile per l’Italia intrattenere rapporti con il Medio Oriente. Per questo l’arabo è uno degli idiomi più richiesti per trovare lavoro e continuerà ad esserlo sempre di più nel futuro.

  • Hindi

L’hindi è la terza lingua più parlata al mondo dopo l’inglese ed il cinese. Anche se in India la lingua ufficiale, oltre all’hindi, è l’inglese, conoscere l’idioma indiano rappresenta una skill importante da spendere nel del mondo del lavoro vista l’espansione economica che il paese sta vivendo.