Test Medicina, Tar del Lazio ordina verifiche su domanda ambigua
Domanda ambigua al test di Medicina 2024: il Tar del Lazio ordina verifiche su un quesito proposto nella sessione che si è svolta il 30 luglio scorso
Domanda ambigua al test di Medicina 2024. A seguito della presentazione di un ricorso, il Tar del Lazio ha ordinato verifiche sul quesito numero 50 della sezione di Chimica nella sessione di luglio della prova di accesso alle facoltà mediche per l’anno accademico in corso. Ecco cosa è successo.
- Domanda ambigua al test di Medicina 2024: la decisione del Tar
- Come saranno fatte le verifiche sulla domanda del test di Medicina
- La domanda ambigua del test di Medicina 2024
Domanda ambigua al test di Medicina 2024: la decisione del Tar
Il Tar del Lazio, con un’ordinanza pubblicata il 20 gennaio, ha disposto la verifica su uno dei quesiti somministrati ai candidati che si sono sottoposti al test di Medicina e Chirurgia per l’anno accademico 2024/2025. La domanda ‘sotto inchiesta’ è la numero 50 della sezione di Chimica della banca dati pubblicata dal ministero dell’Università, che gli aspiranti camici bianchi hanno incontrato nella sessione di luglio 2024 (nel test la domanda era la numero 43).
A darne notizia è lo studio legale degli avvocati Santi Delia e Michele Bonetti, che avevano presentato ricorso in merito alla formulazione del quesito, a loro avviso illegittima. In particolare, lo studio legale ha depositato una “specifica perizia, che riportava che a tale quesito corrispondevano due risposte egualmente esatte, alla luce delle banche dati previamente pubblicate rispetto alle prove concorsuali”.
Come spiegato dagli avvocati, “il Tar, ‘ritenuto che le difese del ministero si risolvessero nell’apodittica asserzione di corretta formulazione del quesito’, ha ritenuto ai fini della decisione di disporre un’apposita verificazione”.
Questo, hanno proseguito i legali, “è l’ennesimo errore nel test di ingresso e nelle banche dati ministeriali nelle procedure a numero chiuso dei corsi universitari. Dopo il sistema del Tolc, fallisce anche quello attuale a numero chiuso con una banca dati pubblica. Non si può più attendere per un vero accesso libero alle facoltà mediche. Un accesso all’università aperto a tutti, senza se e senza ma, ovvero senza semestri e selezioni successive. Bisogna investire di nuovo nell’università e nella sanità garantendo a tutti di poter studiare in atenei pubblici e non in costosi atenei privati o online”, hanno commentato Delia e Bonetti.
Come saranno fatte le verifiche sulla domanda del test di Medicina
La verifica sarà effettuata da un collegio “composto da tre esperti, che verrà indicato, in ragione delle proprie specifiche competenze nella materia che rileva nella presente controversia, dal presidente del Consiglio nazionale delle ricerche“.
Per effettuare la verifica, i tre esperti dovranno rispondere a tre domande, come spiegato dagli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia, che riportiamo di seguito.
- se le domande numero 50 e 642 “abbiano ad oggetto, sia pure nella differente formulazione, il medesimo quesito”;
- “se le riposte indicate come corrette dal ministero per entrambe le domande siano scientificamente esatte ovvero presentino profili di ambiguità/erroneità. La risposta a tale quesito dovrà essere adeguatamente motivata, menzionando a supporto di quanto verrà rappresentato le fonti scientifiche consultate”;
- “se la differente formulazione della domanda possa giustificare, sul piano scientifico, l’individuazione della risposta esatta nell’ambito del quesito n. 642 (segnatamente: ‘a maggior contenuto di ossigeno’), al contempo qualificandola come errata nel quesito n. 43, per il quale la risposta esatta è stata individuata in quella corrispondente a ‘in cui il metallo ha il numero di ossidazione maggiore’, assente tra le opzioni di risposta nel quesito n. 642”.
La domanda ambigua del test di Medicina 2024
Per rendere tutto più chiaro, la domanda su cui dovranno esprimersi gli esperti (ovvero la numero 50 della banca dati di Chimica della sessione di luglio che nel test di Medicina era la numero 43) recitava:
Nella nomenclatura tradizionale degli ossidi, il suffisso -ico indica l’ossido:
A) in cui il metallo ha il numero di ossidazione maggiore
B) in cui il metallo ha numero di ossidazione +1
C) a maggior contenuto di ossigeno
D) in cui non è presente ossigeno
E) in cui il metallo forma un legame covalente omopolare con l’ossigeno
L’altra domanda a cui si fa riferimento, ovvero la 642 della banca dati, chiedeva:
Il suffisso -ico della terminologia comune degli ossidi, indica l’ossido:
A) a maggior contenuto di ossigeno
B) in cui il metallo ha numero di ossidazione +3
C) a minor contenuto di ossigeno
D) in cui il metallo è legato all’ossigeno con legame ionico
E) in cui il metallo ha un numero di ossidazioni negativo