Vecchioni "elfo" a scuola della nipote: la sua lezione ai bambini
Roberto Vecchioni si è presentato vestito da elfo nella scuola della nipote, per parlare agli alunni e per dire loro che non esistono bambini cattivi
Roberto Vecchioni è un famoso cantautore italiano, ma sappiamo che ha insegnato a lungo a scuola, come professore di lettere (italiano, greco e latino) nei licei classici. Il cantante è anche nonno e proprio in occasione di una bellissima iniziativa organizzata dalla scuola elementare della nipote ha voluto parlare a cuore aperto ai più piccoli. Roberto Vecchioni, in versione elfo di Natale, ha infatti spiegato ai più piccoli perché in realtà non esistono i bambini cattivi, di cui spesso si parla per la lista “nera” di Babbo Natale.
Roberto Vecchioni a scuola dalla nipote
Roberto Vecchioni si è presentato vestito da elfo natalizio nella scuola primaria Corridoni di Milano, che fa parte dello Ioms, Istituto Omnicomprensivo Musicale Statale. Scuola frequentata dalla nipote. A sorpresa, giovedì 12 dicembre 2024, ha parlato ai piccoli alunni presentandosi e raccontando loro un po’ di cose.
Il suo intervento fa parte del progetto Biblioteca, in versione natalizia, che coinvolge alcuni nonni della scuola che leggono dei libri ai bambini o raccontano le loro esperienze. Ed è venuto anche il turno di nonno Roberto Vecchioni, cantautore, poeta e insegnante, che ha attirato l’attenzione di tutti i piccoli presenti, che lo hanno ascoltato affascinati dalle sue parole.
La preside Graziella Bonello, proprio in merito all’intervento del cantante, ha raccontato al ‘Corriere della Sera’: “Dico sempre di sì quando i genitori o i docenti mi propongono un’attività con i nonni perché secondo me i nonni sono un tesoro per la vita. E avere tra i nonni una persona come il professor Vecchioni, che dedica del tempo ai bambini, è la cosa più bella che si possa immaginare”.
La “lezione” di Roberto Vecchioni ai bambini
“Mi chiamo Pinturicchio e sono un elfo di Babbo Natale. Lo sapete qual è il nostro compito? Segnare su un librone grande i nomi di milioni di bambini…”: questa è la leggenda che si narra ai bambini, secondo cui ci sono degli elfi che annotano i piccoli che si sono comportati male e ai quali Babbo Natale non porterà i regali. Un modo per invitare i piccini a comportarsi bene se non vogliono rimanere senza pacchetti sotto l’albero.
Roberto Vecchioni, invece, sfata questo mito, “perché non esistono bambini cattivi, gli adulti a volte da grandi possono fare cose cattive, ma i bimbi no”. Secondo quanto riferito dai presenti al ‘Corriere della Sera’, il cantante ha parlato ai bambini di perdono e di libertà. Natale è un momento dell’anno di felicità, ma “non si impara solo dalla felicità, ma anche dal dolore e dai litigi. Quando si litiga s’impara a conoscere l’altro e poi si fa pace”.
La pace, ha spiegato Vecchioni, è una diretta conseguenza del perdono: “Come il perdono che Gesù ha dato al ladrone, dicendogli: ci ritroveremo in Paradiso”. Il cantautore ha terminato l’incontro con i bambini della scuola primaria cantando agli alunni “Sogna ragazzo sogna“, un vero e proprio augurio a tutti quei piccolini: “Quando sale il vento nelle vie del cuore, quando un uomo vive per le sue parole o non vive più, sogna, ragazzo, sogna. Non lasciarlo solo contro questo mondo, non lasciarlo andare, sogna fino in fondo, fallo pure tu”.