
Verifiche a scuola e compiti, la nota del ministero: cosa cambia
Il ministero dell'Istruzione ha inviato una circolare alle scuole per chiedere ai prof di coordinarsi per le verifiche in classe e i compiti a casa
In merito alle continue polemiche sui compiti che gli insegnanti affidano a casa agli studenti, dalla scuola primaria alle superiori, ma anche per quello che riguarda la programmazione delle verifiche che gli alunni sono tenuti a tenere in classe è dovuto intervenire anche il ministero dell’Istruzione e del Merito. Una circolare, infatti, ha suggerito alcune indicazioni a scuole e professori proprio per quello che riguarda le verifiche a scuola e i compiti a casa. Cosa cambia in classe dopo queste indicazioni?
Le raccomandazioni del ministero su verifiche e compiti a casa
Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha diffuso una nuova circolare, a firma del ministro Giuseppe Valditara: la nota è stata inviata a tutti i Dirigenti scolastici delle scuole statali e ai Coordinatori didattici delle scuole paritarie. Oggetto di questa “missiva” è la richiesta di programmare in modo accurato le verifiche in classe e i compiti da svolgere a casa.
Nella nota del ministero si pone l’attenzione su un necessario coordinamento tra i diversi docenti delle classi, così da evitare la programmazione di verifiche di materie diverse negli stessi giorni o in giorni troppo ravvicinati e anche per fare in modo che a casa gli studenti, dalla scuola primaria alle superiori, non abbiano un carico troppo eccessivo di compiti.
Al Tg1 il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, in merito a questa nuova circolare, ha detto: “La circolare ha lo scopo di rafforzare sempre di più la positiva collaborazione fra famiglia e scuola, una collaborazione che a me sta particolarmente a cuore”.
Il coordinamento tra docenti su verifiche e compiti
La nuova circolare del ministero, ricordando “che il DPR n. 275/1999 ha attribuito ai docenti ampi spazi decisionali in merito alla definizione della didattica e dell’attività di valutazione, compresa l’effettuazione di prove di verifica da parte degli alunni o dell’eventuale assegnazione di compiti da svolgere a casa, e apprezzando l’impegno quotidianamente profuso per una sempre più proficua collaborazione tra scuola e famiglie”, ha voluto fare qualche raccomandazione a scuole e docenti.
Il ministero ritiene che sia importante che “la programmazione delle verifiche da svolgere in classe, così come l’assegnazione di compiti e attività di studio da svolgere a casa, siano accuratamente pianificate da ciascun insegnante, anche avendo cura di valutare quanto eventualmente già definito dagli altri docenti del team o del consiglio di classe”.
Il ministero ricorda che “una tale modalità di coordinamento evita il rischio di concentrare le attività di verifica in classe e quelle personali di studio pomeridiano in un’unica giornata. In questo modo, si può garantire una più equilibrata distribuzione delle verifiche durante la settimana, evitando che i carichi di lavoro per gli studenti siano troppo condensati e gravosi, nonché assicurare una migliore organizzazione del tempo da dedicare allo svolgimento dei compiti pomeridiani, soprattutto in concomitanza con giornate festive“.
La nota prosegue sottolineando che “la scuola è il contesto educativo che deve creare le condizioni di serenità e fiducia per lo sviluppo armonico della personalità di tutti gli studenti”.
L’annotazione dei compiti sul registro elettronico
Inoltre, il ministero chiede ai docenti anche di evitare che le verifiche e i compiti a casa vengano “consegnati sul registro elettronico in serata per l’indomani”.
Infatti, si legge ancora nella circolare, “una corretta notazione dei compiti, oltre che sul registro elettronico anche sul diario personale/agenda degli studenti, soprattutto nel primo ciclo di istruzione ma non solo, potrà consentire una crescente autonomia da parte degli alunni nella gestione dei propri impegni scolastici, come già rappresentato nella nota prot. 5274 dell’11 luglio 2024, rendendo la consegna delle attività da svolgere a casa parte integrante della lezione stessa”.