Salta al contenuto

Le sei mogli di Enrico VIII: elenco e descrizione

Andrea Bosio

Andrea Bosio

INSEGNANTE DI FILOSOFIA E STORIA

Nato a Genova, è cresciuto a Savona. Si è laureato in Scienze storiche presso l’Università di Genova, occupandosi di storia della comunicazione scientifica e di storia della Chiesa. È dottorando presso la Facoltà valdese di teologia. Per Effatà editrice, ha pubblicato il volume Giovani Minzoni terra incognita.

Le vicende matrimoniali di Enrico VIII, re d’Inghilterra dal 1509 al 1547, hanno avuto un impatto profondo sulla storia inglese, influenzando non solo la successione al trono, ma anche la nascita della Chiesa Anglicana. Le sue sei mogli, ciascuna con una storia unica, hanno giocato ruoli determinanti in questi eventi.

Caterina d’Aragona (1509-1533)

Caterina d’Aragona, figlia dei Re Cattolici di Spagna, Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, era una donna colta e devota. Inizialmente sposata con Arturo, fratello maggiore di Enrico, rimase vedova poco dopo. Per consolidare l’alleanza anglo-spagnola, sposò Enrico VIII nel 1509. Il matrimonio durò oltre due decenni, durante i quali Caterina diede alla luce diversi figli, ma solo una, Maria, sopravvisse.

L’assenza di un erede maschio portò Enrico a dubitare della legittimità dell’unione, convincendosi che fosse maledetta a causa del precedente matrimonio di Caterina con suo fratello. Desiderando un erede maschio e attratto da Anna Bolena, Enrico chiese l’annullamento del matrimonio al Papa Clemente VII, che rifiutò. Determinato, Enrico si proclamò capo della Chiesa d’Inghilterra, separandosi da Roma e annullando il matrimonio nel 1533. Caterina fu relegata in isolamento e morì nel 1536. La sua vicenda fu cruciale nella nascita della Chiesa Anglicana, poiché il desiderio di Enrico di sciogliere il matrimonio senza l’approvazione papale portò allo scisma con la Chiesa Cattolica.

Anna Bolena (1533-1536)

Anna Bolena era una dama di compagnia di Caterina d’Aragona, nota per la sua intelligenza e vivacità. La sua relazione con Enrico VIII iniziò intorno al 1525, ma Anna rifiutò di diventare sua amante, esigendo il matrimonio. Dopo l’annullamento del matrimonio con Caterina, Enrico sposò Anna nel gennaio 1533.

Nello stesso anno, nacque la loro figlia, Elisabetta, futura regina Elisabetta I. Tuttavia, Anna non riuscì a dare un erede maschio al re, subendo diversi aborti spontanei. La sua posizione a corte divenne precaria, soprattutto a causa delle accuse di tradimento, adulterio e incesto, probabilmente orchestrate dai suoi nemici politici. Fu arrestata, processata e giustiziata per decapitazione nel maggio 1536. Il suo matrimonio con Enrico consolidò la separazione dalla Chiesa di Roma, poiché fu celebrato senza l’approvazione papale, rafforzando l’autorità del re sulla Chiesa d’Inghilterra.

Jane Seymour (1536-1537)

Jane Seymour, dama di compagnia sia di Caterina d’Aragona che di Anna Bolena, era conosciuta per la sua dolcezza e modestia. Poco dopo l’esecuzione di Anna, Enrico la sposò nel maggio 1536. Jane realizzò il desiderio di Enrico dando alla luce un figlio maschio, Edoardo, nell’ottobre 1537. Tuttavia, le complicazioni post-parto portarono alla sua morte pochi giorni dopo.

Jane fu l’unica moglie a ricevere funerali da regina e a essere sepolta accanto a Enrico VIII. La sua breve unione non influenzò direttamente la nascita della Chiesa Anglicana, ma la nascita di un erede maschio legittimò ulteriormente la nuova dinastia religiosa instaurata da Enrico.

Anna di Clèves (gennaio-luglio 1540)

Anna di Clèves, principessa tedesca, fu scelta per motivi politici, al fine di consolidare un’alleanza protestante contro le potenze cattoliche. Tuttavia, quando Enrico la incontrò, non la trovò attraente e il matrimonio, celebrato nel gennaio 1540, non fu consumato. Dopo pochi mesi, Enrico chiese l’annullamento, che Anna accettò, ricevendo in cambio una generosa rendita e il titolo di “Sorella del Re". Visse in Inghilterra fino alla sua morte nel 1557. Il suo matrimonio ebbe un impatto limitato sulla Chiesa Anglicana, ma evidenziò le tensioni politiche e religiose dell’epoca.

Caterina Howard (1540-1542)

Caterina Howard, cugina di Anna Bolena, era una giovane dama di compagnia di Anna di Clèves. Enrico, affascinato dalla sua giovinezza e vivacità, la sposò nel luglio 1540. Tuttavia, Caterina intrattenne relazioni extraconiugali, che, una volta scoperte, portarono alla sua accusa di adulterio. Fu arrestata e giustiziata per decapitazione nel febbraio 1542. Il suo matrimonio non ebbe un impatto significativo sulla Chiesa Anglicana, ma la sua tragica fine riflette le instabilità e le insicurezze del regno di Enrico.

Caterina Parr (1543-1547)

Caterina Parr, sesta e ultima moglie di Enrico VIII, era una donna colta e indipendente. Nata in una famiglia nobile, era stata già due volte vedova prima di sposare il re nel 1543. La sua intelligenza e il suo spirito diplomatico la resero una figura fondamentale nella vita del sovrano negli ultimi anni del suo regno.

Caterina fu una regina consorte devota, ma anche una promotrice della riforma religiosa. Sostenitrice della diffusione delle idee protestanti, incoraggiò la traduzione e la lettura della Bibbia in inglese. Tuttavia, il suo interesse per la riforma religiosa la mise a rischio: i conservatori cattolici a corte tentarono di accusarla di eresia, ma Caterina riuscì a riconquistare il favore del re, dimostrando fedeltà e astuzia.

Durante il suo matrimonio, Caterina giocò anche un ruolo cruciale come matrigna per i figli di Enrico. Promosse una riconciliazione tra il re e le sue figlie, Maria ed Elisabetta, contribuendo al reintegro di entrambe nella linea di successione. Dopo la morte di Enrico nel 1547, Caterina si risposò con Thomas Seymour, ma morì poco dopo durante il parto nel 1548.

Il contributo delle mogli di Enrico VIII alla religione anglicana

Le sei mogli di Enrico VIII ebbero un’influenza diretta o indiretta sulla creazione e sul consolidamento della Chiesa Anglicana, una delle più importanti trasformazioni religiose nella storia inglese. La determinazione di Enrico di ottenere un erede maschio e la sua volontà di sciogliere i matrimoni senza l’approvazione papale portarono allo scisma anglicano e alla proclamazione del re come capo supremo della Chiesa d’Inghilterra.

  • Caterina d’Aragona fu la catalizzatrice della rottura con Roma: il rifiuto del Papa di annullare il matrimonio spinse Enrico a creare una chiesa autonoma.
  • Anna Bolena consolidò questa rottura, poiché il matrimonio con lei rappresentò un atto di sfida contro l’autorità papale.
  • Jane Seymour, pur avendo un ruolo più marginale nella questione religiosa, contribuì alla stabilità del regno grazie alla nascita dell’erede maschio, Edoardo VI, che avrebbe favorito il protestantesimo.
  • Anna di Clèves e il suo matrimonio politico evidenziarono la volontà di Enrico di allinearsi con i protestanti europei, anche se l’unione fu breve.
  • Caterina Parr rappresentò l’influenza protestante più forte, sostenendo apertamente le riforme e promuovendo l’educazione religiosa.

Le mogli di Enrico VIII non furono solo figure secondarie nella storia del re, ma vere e proprie protagoniste di un periodo di grande trasformazione politica, religiosa e sociale. Attraverso le loro vite e i loro destini, si possono comprendere le complesse dinamiche di potere e i profondi cambiamenti che plasmarono l’Inghilterra del XVI secolo. Sebbene molte di loro abbiano subito destini tragici, il loro contributo alla nascita della Chiesa Anglicana e alla stabilità della dinastia Tudor rimane fondamentale.

La mappa concettuale

Scarica qui il formato PDF!

Scarica PDF