I figli di Enrico VIII: elenco e descrizione
Enrico VIII, re d’Inghilterra dal 1509 al 1547, è noto per i suoi sei matrimoni e per il ruolo cruciale che ebbe nella separazione della Chiesa d’Inghilterra da Roma. Oltre alle sue vicende matrimoniali, Enrico VIII ebbe diversi figli, sia legittimi che illegittimi, ma solo tre di essi giunsero all’età adulta e salirono al trono d’Inghilterra: Maria I, Elisabetta I ed Edoardo VI.
- Maria I Tudor (1516-1558)
- Elisabetta I Tudor (1533-1603)
- Edoardo VI Tudor (1537-1553)
- Altri figli di Enrico VIII
Maria I Tudor (1516-1558)
Maria I, conosciuta anche come Maria la Sanguinaria (Bloody Mary), nacque il 18 febbraio 1516 da Caterina d’Aragona, prima moglie di Enrico VIII. Fin dalla nascita, Maria fu al centro delle alleanze politiche europee, essendo nipote dei Re Cattolici di Spagna. La sua infanzia fu segnata dall’educazione cattolica e da un’istruzione umanistica di alto livello, che la preparò per un ruolo di rilievo nella politica europea.
Tuttavia, la decisione di Enrico VIII di annullare il matrimonio con Caterina per sposare Anna Bolena ebbe un impatto devastante su Maria. Dichiarata illegittima e privata del titolo di principessa, fu allontanata dalla corte e separata dalla madre. Nonostante queste avversità, Maria mantenne una profonda fede cattolica e una determinazione incrollabile.
Nel 1553, alla morte del fratellastro Edoardo VI, Maria salì al trono come prima regina regnante d’Inghilterra. Il suo regno fu caratterizzato dal tentativo di restaurare il cattolicesimo nel paese, dopo le riforme protestanti dei suoi predecessori. Questo obiettivo la portò a perseguitare i protestanti, con oltre 300 esecuzioni, guadagnandole il soprannome di “Maria la Sanguinaria". Il suo matrimonio con Filippo II di Spagna mirava a rafforzare l’alleanza cattolica, ma fu impopolare tra i sudditi e non produsse eredi.
Maria morì il 17 novembre 1558, lasciando il trono alla sorellastra Elisabetta. Nonostante il suo regno controverso, Maria I rimane una figura complessa, la cui determinazione e fede influenzarono profondamente la storia religiosa e politica dell’Inghilterra.
Elisabetta I Tudor (1533-1603)
Elisabetta I, figlia di Anna Bolena, seconda moglie di Enrico VIII, nacque il 7 settembre 1533. La sua nascita fu accolta con delusione dal re, che desiderava un erede maschio. La caduta in disgrazia e l’esecuzione di Anna Bolena nel 1536 portarono alla dichiarazione di illegittimità di Elisabetta, che fu allontanata dalla corte.
Nonostante queste difficoltà, Elisabetta ricevette un’educazione eccellente, studiando lingue, filosofia e teologia. La sua intelligenza e astuzia politica emersero durante il regno della sorellastra Maria I, quando Elisabetta dovette navigare tra le tensioni religiose e le accuse di cospirazione.
Nel 1558, alla morte di Maria, Elisabetta ascese al trono, inaugurando un’era di stabilità e prosperità nota come Età Elisabettiana. Sotto il suo regno, l’Inghilterra consolidò la Riforma Anglicana, stabilendo una via di mezzo tra cattolicesimo e protestantesimo. Elisabetta affrontò sfide interne ed esterne, tra cui la minaccia dell’Invincibile Armata spagnola nel 1588, che fu sconfitta, rafforzando il prestigio inglese.
Elisabetta non si sposò mai, guadagnandosi il titolo di Regina Vergine. La sua scelta di rimanere single le permise di mantenere il controllo sul trono senza interferenze straniere o interne. Il suo regno vide una fioritura culturale, con figure come William Shakespeare e Christopher Marlowe, e l’espansione delle esplorazioni oltremare.
Morì il 24 marzo 1603, segnando la fine della dinastia Tudor. Elisabetta I è ricordata come una delle più grandi sovrane inglesi, simbolo di saggezza, forza e dedizione al suo paese.
Edoardo VI Tudor (1537-1553)
Durante il regno di Edoardo VI, l’Inghilterra si affermò definitivamente come un paese protestante. Le politiche religiose del consiglio di reggenza portarono a una drastica riforma della Chiesa d’Inghilterra, con l’introduzione del Book of Common Prayer nel 1549, redatto da Thomas Cranmer, arcivescovo di Canterbury. Questo testo sostituì i rituali cattolici con una liturgia protestante e rappresentò un passo cruciale nella trasformazione della religione inglese.
Edoardo, nonostante la giovane età, partecipò attivamente alle decisioni religiose e politiche, dimostrando un’intelligenza precoce e un forte zelo religioso. Tuttavia, la sua salute fu sempre fragile. Affetto probabilmente da tubercolosi, la sua condizione peggiorò rapidamente nel 1553.
Prima della sua morte, Edoardo fu convinto dai suoi consiglieri a modificare la linea di successione per escludere le sorellastre, Maria ed Elisabetta, entrambe dichiarate illegittime in passato. Designò come sua erede Lady Jane Grey, una cugina protestante, nel tentativo di preservare la Riforma religiosa. Questo piano fallì: Maria I prese il potere pochi giorni dopo la morte di Edoardo, avvenuta il 6 luglio 1553, a soli 15 anni.
Edoardo VI è ricordato come un giovane re riformatore, il cui breve regno consolidò le basi del protestantesimo in Inghilterra. La sua influenza fu sproporzionata rispetto alla durata del suo governo, grazie alle riforme religiose che plasmarono il futuro del paese.
Altri figli di Enrico VIII
Oltre a Maria, Elisabetta ed Edoardo, Enrico VIII ebbe numerosi figli illegittimi, ma solo uno è riconosciuto ufficialmente: Henry FitzRoy, duca di Richmond e Somerset, nato nel 1519 dalla relazione con Elizabeth Blount, una dama di compagnia.
Henry FitzRoy fu favorito dal re, che gli concesse titoli e terre, ma non fu mai considerato un successore legittimo. Morì giovane, nel 1536, senza lasciare eredi.
La mancanza di altri figli legittimi sottolineò l’importanza politica dei tre figli ufficialmente riconosciuti, rendendo le loro vite e i loro regni centrali per il futuro dell’Inghilterra.
La mappa concettuale
Scarica qui la mappa in formato PDF che racchiude i punti principali!