Salta al contenuto

Vlad III di Valacchia: la storia che ispirò il conte Dracula

Andrea Bosio

Andrea Bosio

INSEGNANTE DI FILOSOFIA E STORIA

Nato a Genova, è cresciuto a Savona. Si è laureato in Scienze storiche presso l’Università di Genova, occupandosi di storia della comunicazione scientifica e di storia della Chiesa. È dottorando presso la Facoltà valdese di teologia. Per Effatà editrice, ha pubblicato il volume Giovani Minzoni terra incognita.

Vlad III di Valacchia, noto anche come Vlad l’Impalatore, è una figura storica che ha ispirato la leggenda del conte Dracula. La sua vita, caratterizzata da eventi tumultuosi e atti di estrema crudeltà, ha alimentato miti e storie che perdurano nel tempo.

Vlad III detto l’Impalatore: vita e biografia

Nato nel 1431 a Sighișoara, in Transilvania, Vlad III era figlio di Vlad II Dracul, membro dell’Ordine del Drago, un’organizzazione cavalleresca cristiana dedicata alla difesa dell’Europa orientale dall’espansione ottomana. Il soprannome “Dracul" derivava dal latino “draco", che significa drago, simbolo dell’ordine. Di conseguenza, Vlad III divenne noto come “Drăculea", ovvero “figlio del drago".

Durante l’infanzia, Vlad e suo fratello Radu furono consegnati come ostaggi all’Impero Ottomano, una pratica comune per garantire la lealtà dei governanti locali. Questa esperienza influenzò profondamente il suo carattere e le sue future azioni.

Nel corso della sua vita, Vlad III regnò sulla Valacchia in tre periodi distinti: nel 1448, dal 1456 al 1462 e brevemente nel 1476. Il suo regno fu segnato da conflitti sia interni che esterni. All’interno, dovette affrontare l’opposizione dei boiardi, la nobiltà locale, mentre all’esterno si trovò a contrastare l’espansione dell’Impero Ottomano nei Balcani.

Vlad III è ricordato per la sua politica di consolidamento del potere centrale e per le sue campagne militari contro gli Ottomani. La sua strategia militare era caratterizzata da tattiche di guerriglia e da una brutalità estrema, utilizzata come mezzo di intimidazione sia verso i nemici esterni che verso i sudditi interni.

La sua morte avvenne tra dicembre 1476 e gennaio 1477, in circostanze non del tutto chiare. Alcune fonti suggeriscono che sia stato ucciso in battaglia contro gli Ottomani, mentre altre ipotizzano un tradimento da parte dei boiardi. La sua testa fu inviata a Costantinopoli come prova della sua morte.

L’origine del nome Dracula

Il nome Dracula deriva dal patronimico “Drăculea", che significa “figlio del drago". Questo appellativo ha radici nell’affiliazione del padre, Vlad II, all’Ordine del Drago. Tuttavia, in lingua rumena, “drac" significa anche “diavolo". Pertanto, “Drăculea" può essere interpretato anche come “figlio del diavolo", un’associazione che ha contribuito a costruire l’aura sinistra intorno alla figura di Vlad III.

La fama di Vlad III come sovrano crudele e sanguinario si diffuse rapidamente in Europa, alimentata da racconti e cronache che descrivevano le sue atrocità. Queste storie, unite al significato ambiguo del suo nome, hanno contribuito a creare un legame tra Vlad III e le leggende sui vampiri, culminando nella figura letteraria del conte Dracula.

Perché fu soprannominato l’Impalatore

Vlad III è noto con il soprannome di Țepeș, che in rumeno significa “l’Impalatore". Questo appellativo deriva dalla sua pratica di impalare i nemici e i traditori, una forma di esecuzione particolarmente crudele e lenta, utilizzata sia come punizione che come strumento di terrore psicologico.

Le sue crudeltà iniziarono durante il secondo regno, dal 1456 al 1462, periodo in cui cercò di consolidare il potere eliminando l’opposizione interna e difendendo la Valacchia dalle minacce esterne. L’impalamento divenne il suo metodo preferito per punire i nemici, i criminali e persino i sudditi sospettati di slealtà.

Uno degli episodi più noti riguarda l’impalamento di circa 20.000 prigionieri ottomani, i cui corpi furono esposti lungo le rive del Danubio come monito per l’esercito nemico. Questo macabro spettacolo, noto come la “Foresta degli Impalati", terrorizzò gli avversari e contribuì a costruire la sua reputazione di sovrano spietato.

La sua crudeltà non risparmiava nemmeno i nobili locali. In un’occasione, invitò numerosi boiardi a un banchetto, accusandoli poi di tradimento e ordinando la loro immediata esecuzione tramite impalamento. Queste azioni avevano lo scopo di consolidare il suo potere, eliminando l’aristocrazia corrotta e instillando il terrore tra i sudditi.

La leggenda che ispirò Bram Stoker

La figura storica di Vlad III ha ispirato numerose leggende, molte delle quali legate al suo soprannome “Dracula" e alle sue pratiche sanguinarie. Queste storie hanno attraversato i secoli, alimentando l’immaginario collettivo e ponendo le basi per la creazione del personaggio letterario del conte Dracula.

Bram Stoker, autore del romanzo Dracula pubblicato nel 1897, si ispirò indirettamente a Vlad III, unendo elementi storici e folkloristici per creare uno dei personaggi più iconici della letteratura gotica. Pur non avendo visitato la Romania, Stoker condusse ricerche approfondite su testi storici e racconti popolari dell’Europa orientale. Uno degli aspetti che lo colpì fu il significato del nome “Dracula", associato sia al drago che al diavolo, e il legame con un sovrano noto per la sua crudeltà.

La connessione tra Vlad III e il vampiro immaginario si basa su due aspetti principali. Il primo è la reputazione sanguinaria di Vlad, che impalava i nemici e lasciava i loro corpi in decomposizione come monito. Questo comportamento alimentò le voci secondo cui Vlad fosse assetato di sangue, una caratteristica che Stoker trasferì al suo Dracula, trasformandolo in un vampiro immortale che si nutre del sangue delle sue vittime. Il secondo è legato alla regione della Transilvania, che nel romanzo diventa la dimora del conte Dracula, un luogo avvolto da mistero e leggende oscure.

Le leggende sui vampiri, diffuse in gran parte dell’Europa orientale, contribuirono ulteriormente a definire il personaggio di Dracula. Questi racconti popolari descrivevano creature non morte che si nutrivano di sangue umano, trasformando le loro vittime in vampiri a loro volta. Stoker intrecciò queste tradizioni con la figura storica di Vlad III, creando un personaggio che incarnava il terrore, la seduzione e il mistero.

La figura del conte Dracula, pur essendo un prodotto dell’immaginazione letteraria, ha consolidato la fama di Vlad III come uno dei sovrani più spietati della storia. La commistione tra realtà storica e finzione ha contribuito a rendere la sua storia immortale, trasformandolo in un’icona della cultura popolare. Oggi, Vlad III e Dracula sono inseparabilmente legati nell’immaginario collettivo, rappresentando il confine sottile tra storia e leggenda.

La mappa concettuale

Scarica qui la mappa in formato PDF!

Scarica PDF