Salta al contenuto

Latino: interrogative dirette e indirette. Esercizi e spiegazione

Le interrogative sono frasi con cui esprimiamo una domanda: in latino sono dirette o indirette. Le dirette sono frasi principali, le indirette sono subordinate. Ecco le regole di costruzione

Manuela Ferroni

Manuela Ferroni

INSEGNANTE DI LATINO

Dopo la laurea in lettere all’Università Cattolica del Sacro Cuore si è perfezionata perfezionata in paleografia latina e diplomatica presso l’Archivio di Stato di Milano. Insegna italiano, latino e storia alle superiori da quasi quindici anni. Si occupa anche di ricerca archivistica e di epistolografia pontificia.

Le interrogative sono le frasi con cui esprimiamo una domanda. Nella lingua latina possono essere dirette o indirette. Le interrogative dirette sono delle frasi principali (es. Chi ha letto il libro? Quando torni? Perché aspetti?). Le interrogative indirette sono delle subordinate che hanno la funzione di completare il senso della loro reggente (esempi: voglio sapere chi ha letto il libro. Dimmi quando torni. Spiegami perché aspetti).

Scopriamo insieme quali sono le regole di costruzione e come si traduce dal latino all’italiano. In coda al post, è possibile scaricare un testo tascabile che riassume il dettaglio dei punti focali.

Interrogativa diretta reale

  • Si tratta di domande vere, non retoriche, delle quali non conosciamo la risposta.
  • Spesso sono introdotte da aggettivi, pronomi e avverbi interrogativi.

Principali aggettivi e pronomi interrogativi

  • Quis? Quid? = chi? che cosa? (pronome)
  • Qui? Quae? Quod? = che? quale? (aggettivo)
  • Uter? Utra? Utrum? = chi/quale dei due (aggettivo e pronome)
  • Qualis? Quale? = di che genere? (pronome)
  • Quantus? Quanta? Quantum? = quanto grande? (aggettivo)

Principali avverbi interrogativi

Ubi? = dove? (stato in luogo)
Quo? = verso dove?
Unde? = da dove?
Qua? = per dove?
Cur? = perché?
Quando? = quando?
Quare? = per quale motivo?
Quin? = perché non?
Quomodo? = in che modo?
Quotiens? = quante volte?
Quousque? = fino a quando?

Il verbo dell’interrogativa diretta, di solito, è all’indicativo. Può essere al congiuntivo quando esprime un dubbio o una possibilità.

Quid dicis? => Cosa dici?

Dicis è il verbo dell’interrogativa, all’indicativo (tu dici).

Quid? è l’accusativo neutro singolare del pronome interrogativo Quis? Quid?. Fa da complemento oggetto a dicis [Tu dici che cosa?]

Quem amicum vidisti? => Quale amico hai visto?

Quem è l’aggettivo interrogativo Qui? Quae? Quod? concordato all’accusativo maschile singolare con amicum.

.

Utrum consulem dilĭgis? => Quale console preferisci (dei due)?

Utrum è aggettivo interrogativo; concordato con consulem.

Qualis vir fuit Caesar? => Che genere di uomo fu Cesare?

Qualis è aggettivo interrogativo; concorda con il nominativo maschile vir.

Quanta est fama Catonis? => Quanto è grande la fama di Catone?

Quanta è aggettivo interrogativo; è concordato al nominativo femminile singolare con il soggetto fama.

Cur non respondet? => Perché non risponde?

Cur è avverbio interrogativo; è invariabile, non concorda con nessun elemento della frase.

Quando vos aspiciam? => Quando vi vedrò?

Quando è avverbio interrogativo; è invariabile, non concorda con nessun elemento della frase.

Ubi sunt discipuli? => Dove sono gli alunni?

Ubi è avverbio interrogativo; è invariabile, non concorda con nessun elemento della frase.

Quomodo Caesar in Galliam pervenit? => In che modo Cesare è giunto in Gallia?

Quomodo è avverbio interrogativo; è invariabile, non concorda con nessun elemento della frase.

Non tutte le domande, però, vengono introdotte da un aggettivo, pronome o avverbio interrogativo. Alcune vengono espresse con l’intonazione della voce (Es. Ti piace il gelato? Vuoi un panino?).

In questi casi la particella enclitica -ne ci permette di identificarle. Si aggiunge di solito alla prima parola della domanda, in modo da permettere a chi legge o ascolta di comprendere subito il senso interrogativo della frase.

L’enclitica -ne determina lo spostamento dell’accento sull’ultima sillaba precedente l’enclitica stessa (accento d’enclisi). Es. donùmne, venìtne, ecc.

Donumne meum accepisti? => Hai ricevuto il mio regalo?

Venitne Lucius ad te? => Lucio è venuto da te?

Rectene intellego verba tua? => Coprendo correttamente le tue parole?

In tutti questi casi il verbo è all’indicativo perché il contenuto delle domande è dato per vero da chi parla o scrive, senza sfumature di dubbio. In caso contrario, è possibile usare il congiuntivo.

Quis hoc dicat? => Chi potrebbe dire ciò?

Dicat è congiuntivo presente; ha valore potenziale.

Interrogativa diretta retorica

  • Le domande retoriche sono domande fasulle, che contengono già la risposta.
  • Possono contenere una risposta negativa o affermativa:
    • Credi forse che gli asini volino? Risposta attesa = Certo che no.
    • Non sorge forse a est il sole? Risposta attesa = Certo che sì.
  • In latino le domande retoriche con risposta negativa vengono introdotte da num; quelle con risposta positiva vengono introdotte da nonne.
  • Il verbo è di norma all’indicativo; può essere al congiuntivo quando compaiono sfumature di dubbio.
Num veritatem negare potes? => Puoi forse negare la verità? (R: ovvio che no).

Num Caesar a Gallis victus est? => Cesare è forse stato sconfitto dai Galli? (R: ovvio che no).

Nonne omnibus hominibus nomen tyranni odiosum est? => Il nome di tiranno non è forse odioso per tutti gli uomini? (R: ovvio che sì).

Nonne vides veritatem? => Forse non vedi la verità? (R: ovvio che sì).

Interrogativa diretta disgiuntiva

Un’interrogativa disgiuntiva propone la scelta tra due termini. (Es. Vieni o resti?). In latino la seconda opzione è introdotta dalla congiunzione an; la prima opzione può essere introdotta da utrum, dall’enclitica -ne oppure da nulla.

Utrum venis an stas? => Vieni o resti?

Venisne an stas? => Vieni o resti?

Venis an stas? => Vieni o resti?

Quando la seconda opzione "o no?" si esprime in latino con "an non?".

Utrum venis an non? => Vieni o no?

Venisne an non? => Vieni o no?

Venis an non? => Vieni o no?

Risposte affermative e negative

  • La risposta può consistere nella ripetizione del verbo.
  • La risposta può consistere anche in un avverbio affermativo (ita = sì; certe = certamente) o negativo (minime = per niente).

Venitne Lucius ad te? => Lucio è venuto da te?

Venit = sì // Non venit = no

Ita; certe = sì // Minime = no

Interrogativa indiretta

  • Dipende da verbi che significano "interrogare", "chiedere", "sapere", "non sapere", ecc. (es. Ti chiedo chi sei).
  • È introdotta dagli stessi aggettivi, pronomi e avverbi interrogativi che introducono l’interrogativa diretta.
  • In mancanza di aggettivi, pronomi o avverbi interrogativi, viene introdotta dalle particelle num, nonne o -ne enclitica, che non hanno più valore retorico e vengono tradotte con "se".
  • Il verbo dell’interrogativa indiretta è al congiuntivo secondo consecutio.
Reggente Interrogativa indiretta
Contemporanea Anteriore Posteriore

Presente / futuro

Scire volo…

Quid facias

(cong. presente)

che cosa fai

Quid feceris

(cong. perfetto)

cos’hai fatto

Quid facturus sis

(presente cong. perifr.attiva)

cosa farai

Tempo storico (narrazione nel passato)

Scire volebam…

Quid faceres

(cong. imperfetto)

cosa facevi

Quid fecisses

(cong.piuccheperfetto)

cosa avevi fatto

Quid facturus esses

(imperf. cong. perifr.attiva)

cosa avresti fatto

Nescio | quid egerit. => Non so cosa egli abbia fatto.

Quid egerit è l’interrogativa indiretta.

Ha il congiuntivo perfetto perché esprime anteriorità rispetto a una narrazione presente.

Volo scire | unde venias. => Voglio sapere da dove vieni.

Unde venias è l’interrogativa indiretta.

Ha il congiuntivo presente perché esprime contemporaneità rispetto a una narrazione presente.

Volo scire | veniasne an non. => Voglio sapere se vieni o no.

Veniasne an non è l’interrogativa indiretta disgiuntiva.

L’interrogativa si può sostituire con "utrum venias an non" o con "venias an non" senza che ci siano differenze di significato.

Interrogative dirette e indirette: esercizi

Prova a tradurre le seguenti frasi prima di confrontarle con le soluzioni in coda.

ESERCIZI

  1. Utrum amicum praemio afficiam?
  2. Quocum ambulat filius meus?
  3. Patres conscripti, quam spem rei publicae datis?
  4. Cui prodest hoc bellum?
  5. Nonne unam habetis patriam?
  6. Num tu haec non credis?
  7. Venitne Marcus ad te?
  8. Ignorabam quid ageret, ubi fuisset
  9. Non dicam quid factura sim, sed quid fecerim

Le soluzioni

  1. Quale dei due amici omaggerò con un premio?
  2. Con chi passeggia mio figlio?
  3. Senatori, quale speranza date allo Stato?
  4. A chi giova questa guerra?
  5. Non è vero che avete una sola patria?
  6. Forse che tu non credi a queste cose?
  7. Marco è venuto da te?
  8. Non sapevo che cosa cosa facesse, dove fosse
  9. Non dirò quello che farò, ma quello che ho fatto

Interrogative dirette e indirette: lezione scaricabile

Puoi scaricare la lezione schematizzata a questo link e conservarla per ripassare in modo veloce e schematico la spiegazione sulle interrogative dirette e indirette.

Scarica PDF