Latino, proposizioni infinitive: cosa sono e come si formano
Cosa sono le proposizioni infinitive e a cosa servono? Si tratta di subordinate che sostengono il significato della reggente. Il soggetto è in accusativo e il verbo all’infinito. Ecco tutto quello che c'è da sapere
Le proposizioni infinitive sono delle subordinate e servono a completare il significato della reggente. In esse il soggetto (con attributi, apposizioni, parti nominali e predicativi) è in accusativo e il verbo all’infinito. Hanno valore soggettivo, oggettivo ed epesegetico. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
- L'infinito: cos'è e quanti tempi ha
- Le infinitive: cosa sono e a cosa servono
- Uso dei tempi dell’infinito
- Gli infiniti di "sum"
- Futurum esse / Fore + ut + congiuntivo
- Il pronome personale soggetto nelle infinititve
- Prova a risolvere i seguenti esercizi di traduzione
- Proposizioni infinitive: la lezione scaricabile
L’infinito: cos’è e quanti tempi ha
L’infinito è un modo indefinito del verbo (= non ha le persone). In latino ha tre tempi:
- il presente (attivo e passivo);
- il perfetto (attivo e passivo);
- il futuro (attivo e passivo).
Infinito presente
- Attivo => deriva dal tema del presente ed è, di norma, l’ultima voce del paradigma.
- Passivo => deriva dal tema del presente con aggiunta delle terminazioni proprie.
ATTIVO | PASSIVO | |
1a con. | Laudāre | Laudāri |
2a con. | Monēre | Monēri |
3a con. | Legĕre | Legi |
4a con. | Audīre | Audīri |
-ĭo / -ĕre | Accipĕre | Accipi |
Infinito perfetto
- Attivo => si forma dal tema del perfetto + terminazione -isse.
- Passivo => si forma dall’accusativo del participio perfetto + esse.
ATTIVO | PASSIVO | |
1a con. | Laudavīsse |
Laudātum -am -um esse Laudātos -as -a esse |
2a con. | Monuīsse |
Monĭtum -am -um esse Monĭtos -as -a esse |
3a con. | Legīsse |
Lectum -am -um esse Lectos -as -a esse |
4a con. | Audivīsse |
Audītum -am -um esse Audītos -as -a esse |
-ĭo / -ĕre | Accepīsse |
Acceptum -am -um esse Acceptos -as -a esse |
Infinito futuro
- Attivo => si forma dall’accusativo del participio futuro + esse.
- Passivo => è costituito dal supino in -um + iri
ATTIVO | PASSIVO | |
1a con. |
Laudaturum -am -um esse Laudaturos -as -a esse |
Laudatum iri |
2a con. |
Moniturum -am -um esse Monituros -as -a esse |
Monitum iri |
3a con. |
Lecturum -am -um esse Lecturos -as -a esse |
Lectum iri |
4a con. |
Auditurum -am -um esse Audituros -as -a esse |
Auditum iri |
-ĭo / -ĕre |
Accepturum -am -um esse Accepturos -as -a esse |
Acceptum iri |
Le infinitive: cosa sono e a cosa servono
Le infinitive sono delle subordinate: servono a completare il significato della reggente. Il soggetto (con attributi, apposizioni, parti nominali e predicativi) è in accusativo e il verbo è all’infinito.
Per questo motivo le infinitive possono essere chiamate "accusativo con l’infinito".
Valore soggettivo, oggettivo, epesegetico
- Hanno valore soggettivo quando fanno da soggetto alla loro reggente:
Si sa che Roma è una grande città.
"che Roma è una grande città" è il soggetto di "Si sa".
Constat | Romam magnam urbem esse. - Hanno valore oggettivo quando fanno da complemento oggetto alla loro reggente.
I Galli sanno che Roma è una grande città.
"che Roma è una grande città" fa da complemento oggetto a "I Galli sanno".
Galli sciunt | Romam magnam urbem esse. - Hanno valore epesegetico (= esplicativo) quando chiariscono quello che viene anticipato con un pronome neutro:
Questo credo: che sei buono.
"che sei buono" spiega a cosa si riferisce il pronome "Questo".
Hoc puto, | te esse bonum.
Uso dei tempi dell’infinito
I tempi dell’infinito hanno valore relativo (indicano quando un’azione si svolge in relazione a un’altra azione):
- l’infinito presente esprime un’azione contemporanea alla reggente
Dico | agricolam bonum esse. Dico che il contadino è buono.
Dicebam | agricolam bonum esse. Dicevo che il contadino era buono. - l’infinito perfetto esprime un’azione anteriore alla reggente
Dicebam | agricolam bonum fuisse. Dicevo che il contadino era stato buono.
Dicam | agricolam bonum fuisse. Dirò che il contadino è stato buono. - l’infinito futuro indica un’azione posteriore alla reggente
Dico | agricolam bonum futurum esse (fore). Dico che il contadino sarà buono.
Dicebam | agricolam bonum futurum esse (fore). Dicevo che il contadino sarebbe stato buono.
Gli infiniti di "sum"
Sum, es, fui, esse: si tratta di una coniugazione irregolare e mancante di alcuni modi. Inoltre, ovviamente, non ha il passivo.
Infiniti di sum:
- presente = esse
- perfetto = fuisse
- futuro = futurum -am -um -os -as -a esse (fore)
Omissione di "esse"
"Esse" può essere sottinteso:
- con l’infinito perfetto passivo (es. laudatum -am -um -os -as -a esse),
- con l’infinito futuro attivo (es. laudaturum -am -um -os -as -a esse).
Dico agricolam laudatum (esse).
Dico che il contadino è stato lodato.
Dico agricolam laudaturum (esse).
Dico che il contadino loderà.
Futurum esse / Fore + ut + congiuntivo
La posteriorità, nelle infinitive, si esprime con l’infinito futuro. Come si può esprimere la posteriorità con i verbi che non hanno il supino (e quindi non possono avere l’infinito futuro)?
Infinito futuro di "fio" usato in forma impersonale |
+ | completiva |
↓ | ↓ | |
"futurum esse / fore" | + | "ut / ut non" + congiuntivo |
Es: voglio dire "Spero che starai lontano": stare lontano = absto, as, āre.
Il supino manca dal paradigma, quindi non posso costruire l’infinito futuro.
Risolvo così:
Spero | futurum esse | ut abstes
Spero | fore | ut abstes
Letteralmente "Spero => che accadrà => che tu stia lontano"
In pratica:
- faccio l’infinitiva con l’infinito futuro impersonale di "fio"
- aggiungo una completiva con ut + congiuntivo
Il pronome personale soggetto nelle infinititve
Amici dicunt | me bonum esse
Gli amici dicono che io sono buono
Dico | me bonum esse
Dico di essere buono (che io sono buono)
- "Me" è l’accusativo di "ego"; fa da soggetto in entrambe le infinitive
- Esempi simili si possono fare anche con il plurale (noi) e con i pronomi di seconda persona (tu / voi).
Bisogna prestare attenzione al pronome personale di III persona:
- se c’è identità di soggetto tra l’infinitiva e la reggente, si utilizza "se" (= accusativo del pronome riflessivo) Lucius dicit | se bonum esse
Lucio dice di essere buono (= che lui, Lucio, è buono) Amici dicunt | se bonos esse
Gli amici dicono di essere buoni (= che loro, gli amici, sono buoni) - se non c’è identità di soggetto si usano gli accusativi del pronome determinativo "is, ea, id" (= eum, eam, eos, eas, ea)Amicum meum laudo; puto | eum bonum esse
Lodo il mio amico; io ritengo che lui (= l’amico) sia buonoAmicos meos laudo; puto | eos bonos esse
Lodo i miei amici; io ritengo che loro (= gli amici) siano buoni.
Attenzione!
I verbi che significano "dire", "raccontare", "sostenere", "dichiarare" si possono trovare:
- con un’infinitiva
- con una completiva volitiva (ut/ne + congiuntivo).
Il significato cambia:
Lucius eis suadet | consilium esse utilem
Lucio li convince che il consiglio è utile
Lucius eis suadet | ut Romam eant
Lucio li convince ad andare a Roma
In questo caso l’infinitiva esprime una constatazione; la completiva esprime un’esortazione.
Prova a risolvere i seguenti esercizi di traduzione
- Putabam reos punitum iri
- Caesar cognovit omnes in Romam coniurare
- Milites nuntiaverunt castra expugnata esse
- Dicebam Lucius sincerum futurum esse (fore)
- Constat homines bonos semper bene vixisse
Verifica la tua traduzione con le soluzioni in basso
- Ritenevo che i colpevoli sarebbero stati puniti
- Cesare seppe che tutti congiuravano contro Roma
- I soldati annunciarono che l’accampamento era stato conquistato
- Dicevo che Lucio sarebbe stato sincero
- Si sa che gli uomini buoni hanno sempre vissuto bene
Proposizioni infinitive: la lezione scaricabile
Puoi scaricare la lezione schematizzata a questo link e conservarla per ripassare in modo veloce e schematico la lezione sulle proposizioni infinitive.