Milan Kundera nasce a Brno il 1º aprile 1929, è uno scrittore, poeta, saggista e drammaturgo ceco naturalizzato francese, noto anche in Italia per il suo romanzo L’insostenibile leggerezza dell’essere, considerato un capolavoro della letteratura contemporanea.
Figlio del pianista Ludvik, lo stesso Milan Kundera da giovane si dedica alla musica jazz, affascinato dalla cultura musicale che da sempre fa parte della sua vita e che rientra anche nella sua riflessione e nella sua formazione (studia infatti sia filosofia che musica a Praga). Si laurea in arti cinematografiche ‘AMU’, stessa facoltà in cui poi insegna letteratura mondiale.
Da studente di iscrive al partito comunista, viene però espulso dallo stesso nel 1948, perché le sue idee non seguono quelle che erano le linee ufficiali del partito. Partecipa alla riforma della Primavera di Praga e per questo motivo perde la cittadinanza cecoslovacca, oltre al lavoro. Si trasferisce in Francia e insegna all’Università di Parigi e di Rennes. Continua a scrivere le sue opere in ceco, nonostante ormai da anni viva in Francia, a Parigi. Solo gli ultimissimi romanzi non sono scritti nella sua lingua originaria; le sue opere sono state proibite in patria, fino al crollo del regime filo-sovietico.
Negli anni Cinquanta realizza alcune raccolte di poesie; durante la sua precedente formazione lavora da manovale e successivamente si dedica al cinema e alla letteratura, sue grandi passioni. Riesce a ottenere un grande successo solo una volta pubblicata la serie di racconti intitolata Amori ridicoli, 1963-64, che si contraddistinguono per la grande ironia, usata anche verso il regime, e per la celebre abilità nello sviluppo di storie in paradossi circoncentrici.
Con I proprietari delle chiavi, nel 1962, fa il suo debutto come drammaturgo. Cinque anni dopo invece scrive il suo primo romanzo, Lo scherzo, una vera e propria dolorosa satira che racconta la realtà cecoslovacca negli anni del culto della personalità stalinista (il libro vince il premio dell’Unione Scrittori Cechi).
Milan Kundera pubblica tanti romanzi di successo, inventando quello che viene definito il saggio-romanzo, una vera e propria mescolanza tra la forma del saggio e quella del romanzo, di cui L’immortalità è il grande esempio. Questa sorta di ibridazione tra le due forme porta lo scrittore a colmare i suoi romanzi di riflessioni e ricognizioni filosofiche profonde.
La vita è altrove è un altro dei suoi più famosi libri, vince il Premio Medicis come miglior libro straniero pubblicato in Francia; altre opere di rilievo sono Il valzer degli addii, Il libro del riso e dell’oblìo e soprattutto L’insostenibile leggerezza dell’essere, in cui si fondono storia, autobiografia e sentimenti, opera che gli ha conferito grandiosa popolarità. Nel 1981 Milan Kundera vince il Commonwealth Award per la carriera insieme con Tennesee Williams. Riceve inoltre il premio Mondello per il testo teatrale Jaques e il suo padrone, e il Jerusalem Prix.