Entrambe le forme sono corrette, dipende da che cosa si vuole dire: gli dico significa dico a lui; le dico, invece, vuol dire dico a lei. Nel primo caso si usa la forma atona del pronome personale indiretto della terza persona singolare maschile, nel secondo la forma atona del pronome personale indiretto della terza persona singolare femminile.
Quindi nell’italiano standard per rivolgersi ad un uomo utilizziamo in genere il pronome con valore di complemento di termine gli, per parlare con una donna il le. L’uso generico della sola forma maschile, infatti, è tradizionalmente condannato dalla grammatica: quando si sceglie gli al posto di le per riferirsi ad un soggetto femminile il tono risulta colloquiale, familiare, popolare e anche la Crusca ne sconsiglia l’impiego nella maggior parte dei contesti.
Detto ciò, è interessante porre la propria attenzione anche sull’evoluzione etimologica del termine per comprendere i motivi che stanno alla base dell’utilizzo di gli e le che se ne fa oggi: in latino esisteva solo il dativo ĭllī, che si riferiva sia al maschile che al femminile; tale forma passò all’italiano antico per indicare a lui e a lei, addirittura anche a loro, che però discendeva dal latino ĭllīs. Seguendo la storia della lingua sarebbe quindi più facilmente ammissibile la forma gli dico anche per il femminile.
Può invece stupire la mancata censura dell’Accademia nei confronti di gli utilizzato per riferirsi alla terza persona plurale maschile o femminile, la cui forma originaria era dico loro, dove loro è pronome atono con valore di oggetto indiretto – visto che corrisponde a un complemento di termine. I linguisti riferiscono infatti che si può sempre utilizzare fuorché in contesti in cui è necessario adottare un registro molto formale. Sta di fatto che la forma dico loro è sempre corretta, a nostro avviso motivo sufficiente per sceglierla.
Insomma, l’italiano è una realtà in continua evoluzione e per questo motivo la cosa importante è avere ben chiaro che alcune scelte stilistiche sono accettate in determinate occasioni e non lo sono in altre; di certo il parlato ammette più facilmente forme che non sono possibili nello scritto, così come le situazioni informali permettono di esprimersi in modi diversi da quelli che in genere si adottano in circostanze formali.
Scopri se si scrive ce lo dico o glielo dico.