“A Roma, Dio non è trino, ma è quattrino” è un proverbio popolare che gioca sul dualismo tra il sacro e il profano in riferimento a Roma, capitale d’Italia e centro del mondo cristiano in generale. Attraverso un divertente gioco di parole, questo modo di dire indica che nella città eterna, si tende più ad adorare il dio denaro piuttosto che la Santissima Trinità composta dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo.
La spiegazione del proverbio
Questo proverbio serve a far riflettere sull’importanza che viene data al denaro in tutto il mondo e non solo a Roma: rappresenta una critica nei confronti di chi mette al primo posto i beni materiali, dimenticando quelli spirituali. Il proverbio assume una valenza ancora maggiore in un momento storico in cui prevale il consumismo e il progresso materiale della società ha preso il sopravvento su quello spirituale.
Altri proverbi simili
Esistono altri proverbi simili a “Dio, a Roma, non è trino ma quattrino”. Uno dei più emblematici è “Lontano da Roma, più vicino a Dio” che rappresenta una sorta di critica alla spiritualità persa dalla città eterna nel corso dei secoli: questo modo di dire invita a restare lontano da Roma per poter restare vicini alla propria fede, in contrapposizione con i tanti fedeli che si recano in pellegrinaggio nella Capitale.
Dio e i soldi sono elementi ricorrenti in tanti proverbi italiani. In alcune occasioni vengono presi singolarmente, come nel proverbio “I quattrini non hanno le gambe ma corrono” che sta a indicare quanto sia facile spendere i soldi con estrema velocità. In altri casi, la contrapposizione tra il sacro e il profano è emblematica, come nel proverbio “Senza soldi non si canta messa” che spiega come al mondo la mancanza di finanziamenti rende vano qualsiasi tipo di progetto. Dio, inoltre, è al centro di uno dei proverbi più celebri della storia, “Date a Cesare quello che è di Cesare e date a Dio quello che è di Dio“, frase detta da Gesù e riportata dai Vangeli.
Significato
Il proverbio rappresenta un gioco di parole tra "Trino", ovvero la Santissima Trinità del Dio Cristiano formata dal Padre, dal figlio e dallo Spirito Santo, e la parola "quattrino" che in dialetto romano indica il soldo e viene usata prevalentemente al plurale, "quattrini" per riferirsi ai soldi. Con questo modo di dire si afferma che nella vita terrena conta più il dio denaro rispetto al Padre Eterno e rappresenta anche una sorta di critica nei confronti di chi mette i beni materiali davanti a tutto, tralasciando quelli di tipo spirituale.
Origine
L'origine del proverbio "A Roma, Dio non è trino ma quattrino" si perde nella notte dei tempi: non si conosce l'autore e nemmeno il periodo storico in cui è iniziato a circolare tra gli abitanti della Capitale. Dal momento in cui la maggior parte dei proverbi e degli stornelli romani sono nati nel 1800, è lecito pensare che anche questo risalga a quel periodo. Il detto rispecchia la saggezza popolare e si è diffuso in una città dove la contrapposizione tra il sacro e il profano convive da secoli.