Bicchiere di vino Fonte foto: 123RF - fpwing
Proverbi

In vaso mal lavato, il vino è tosto guastato

Il proverbio italiano "In vaso mal lavato, il vino è tosto guastato" riprende un'antica frase del poeta latino Quinto Orazio Flacco sull'animo umano

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In vaso mal lavato, il vino è tosto guastato” è un proverbio italiano che sembra affondare le sue radici nella lunga tradizione enogastronomica italiana e, in particolare, nella cultura del vino che caratterizza il nostro Paese. In realtà, più precisamente, questo modo di dire è legato a una frase del poeta latino Quinto Orazio Flacco riferita all’animo umano (“Sincerum est nisi vas, quodcumque infundis, acescit“).

La spiegazione letterale del proverbio

Il significato letterale del detto “In vaso mal lavato, il vino è tosto guastato” è il seguente: “Se il contenitore non è pulito in maniera adeguata, anche il vino buono è destinato a guastarsi immediatamente”. Come abbiamo avuto di modo di accennare, però, accanto a questa spiegazione “pratica”, esiste anche un significato più profondo, legato a quanto scritto dal poeta latino Quinto Orazio Flacco (al giorno d’oggi noto più semplicemente come Orazio).

La spiegazione della frase di Quinto Orazio Flacco

Il verso latino di Quinto Orazio Flacco “Sincerum est nisi vas, quodcumque infundis, acescit” è così traducibile in italiano: “Se il vaso non è pulito, qualsiasi cosa ci metti dentro inacetisce“. Nella lettera, destinata all’amico Massimo Lollio, il poeta latino offre una serie di consigli sulla natura dell’animo umano, sul “bene e il male”, su “ciò che utile o non lo è”. La metafora del contenitore, che va tenuto ben pulito, è quindi utilizzata per simboleggiare l’animo umano, che deve mantenersi puro.

Altri proverbi simili

In Italia sono tanti i proverbi che parlano di vino. Tra i più celebri, vi sono: “La verità è nel vino“, “Non domandare all’oste se il vino è buono” e “San Martino nella botte bolle il vino“.

Per quanto riguarda, invece, Orazio, sono diverse le sue frasi divenute celebri, proprio come quella contenuta nella lettera a Massimo Lollio e divenuta poi un proverbio. Molte di esse sono riferite sempre all’animo umano, come per esempio “Chi s’accontenta del poco che ha bisogno, non attinge acqua torbida di fango e non perde la vita tra le onde” o “Sarà sempre uno schiavo chi non sa vivere con poco” oppure ancora “L’ira è un furore di breve durata, trattieni i tuoi impulsi, che, se non sono sottomessi, comandano“.

Significato

Qualsiasi contenitore non pulito in maniera adeguata è destinato a guastare ciò che vi verrà versato al suo interno, anche fosse il vino più buono al mondo. Il proverbio, legato a un'antica frase del poeta latino Quinto Orazio Flacco, usa la metafora del contenitore e del vino per affrontare il tema della purezza dell'animo umano. La frase latina originaria è "Sincerum est nisi vas, quodcumque infundis, acescit", che, tradotta in italiano, significa: "Se il vaso non è pulito, qualsiasi cosa ci metti dentro inacetisce".

Origine

Il proverbio "In vaso mal lavato, il vino è tosto guastato" è diffuso in special modo in Toscana, sebbene, come sottolineato più volte, tragga origine da una frase di Quinto Orazio Flacco contenuta in una sua lettera all'amico Massimo Lollio. La frase latina in questione ("Sincerum est nisi vas, quodcumque infundis, acescit") si trova, più precisamente, nelle sue Epistole (1, 2).