Una foglia Fonte foto: 123RF - sankphoto
Proverbi

Larga la foglia, stretta la via dite la vostra che ho detto la mia

Larga la foglia, stretta la via dite la vostra che ho detto la mia: cosa di nasconde dietro questo curioso proverbio, la sua origine e il significato

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Larga la foglia, stretta la via dite la vostra che ho detto la mia” è un noto proverbio che deriva da una filastrocca usata al termine delle favole per invitare gli altri a raccontarne altre. Diventata d’uso comune nel linguaggio scritto e parlato, la frase viene utilizzata alla fine di un racconto, di una notizia o di un pettegolezzo quando si vogliono invitare gli altri ad aggiungere quello che sanno riguardo quanto è stato appena detto.

La spiegazione del proverbio

Il proverbio nasce dalla frase utilizzata a conclusione delle favole: questo modo di dire sta a significare che iniziare una storia è difficile, ma poi diventa più facile man mano che la storia procede. L’affermazione è frutto di un errore di trascrizione: in tempi antichi, le lettere “f” e “s” si assomigliavano molto e questo ha creato l’equivoco. La frase corretta, in realtà, doveva essere “Stretta la soglia, larga la via, dite la vostra che ho detto la mia”: il senso di questo modo di dire è che in principio è difficile raccontare una storia, una favola, infatti la soglia è stretta, ma andando avanti con il racconto, la strada si fa più larga e tutto diventa più facile, è più semplice procedere. Il narratore, inoltre, esorta gli altri a raccogliere il suo testimone per raccontare altre storie a loro volta.

Proverbi simili e collegati

Per la sua originalità è difficile trovare proverbi simili a “Larga la foglia, stretta la via dite la vostra che ho detto la mia”. Nonostante ciò, ci sono comunque dei modi di dire in qualche modo collegati alla frase con la quale venivano terminate le favole, invitando gli altri a raccontarne delle altre. La foglia, per esempio, è protagonista del proverbio “Non si muove foglia che Dio non voglia” che serve a ricordare la forza della volontà di Dio e che tutto accade per una ragione. Sul tema della via un proverbio molto utilizzato è “Santo per la via, diavolo in masseria” mentre sul fronte delle favole e delle poesie, si dice “La poesia non dà pane” per indicare quanto sia difficile il lavoro degli artisti.

Significato

Il proverbio ha due funzioni: oltre a sostenere che raccontare una storia è difficile all’inizio ma diventa più facile man mano che si procede in avanti, serve a invitare gli altri ad aggiungere qualcosa al racconto oppure a narrare un’altra storia.

Origine

Non è possibile risalire all'origine esatta del proverbio, ma in base alle ricostruzioni formulate nel corso degli anni, è possibile affermare che la frase risalga orientativamente al Medioevo. Come spiegato in precedenza, questo modo di dire è frutto di un equivoco scaturito dalla difficile distinzione tra la "f" e la "s" nei caratteri a stampa medievali. L'abbaglio ha prodotto un qui pro quo, tramandando fino ai giorni nostri un gioco di parole capace di affermarsi al punto tale che una eventuale correzione finirebbe per togliere quell'alone di magia all'intera locuzione. Uno dei primi testi in cui è presente il proverbio è il "Malmantile racquistato", poema eroicomico scritto da Lorenzo Lippi e datato 1676. L'autore termina la sua opera scrivendo "Stretta la foglia sia, larga la via: dite la vostra ch'i' ho detto la mia".