Il significato del proverbio che dice che “Nell’estate si deve pensare all’inverno, e nella gioventù alla vecchiaia” è molto simile a quello della favola della cicala e della formica di Esopo. Durante una calda estate, la cicala passava tutto il suo tempo a cantare e godersi i piaceri della vita, osservando incredula una povera formica che invece faticava sotto il sole, mettendo da parte il cibo e costruendo una casa. Nonostante gli inviti a rilassarsi dell’insetto canterino, la formica continuava a lavorare.
Quando arrivò il più rigido degli inverni, la cicala iniziò a vagare di campo in campo alla ricerca di cibo e riparo, mentre la formica rimase al caldo nella sua nuova tana, con cibo in abbondanza e calore. La morale di questa fiaba dice che chi non fa nulla e non si impegna, non ottiene niente, mentre chi lavora sodo poi raccoglie i risultati del proprio sudore. Tuttavia possiamo interpretarla anche dicendo che “Nell’estate si deve pensare all’inverno, e nella gioventù alla vecchiaia”.
Il significato di questo proverbio
Il proverbio “Nell’estate si deve pensare all’inverno, e nella gioventù alla vecchiaia”, infatti, si riferisce proprio al fatto che durante la bella stagione i contadini raccoglievano il grano per l’inverno, facendo scorta di cibo per i mesi più freddi. I nostri avi che abitavano in campagna conoscevano bene l’importanza di essere previdenti e di mettere da parte risorse per rendere migliori i periodi di difficoltà.
Il consiglio che è arrivato a noi dalla tradizione popolare è proprio quello di essere lungimiranti e pensare al nostro futuro. Dunque investendo tempo e denaro in ciò che ci potrà essere utile in futuro, lasciando perdere le imprese inutili e non produttive. Per questo detto è dunque meglio studiare e lavorare quando se ne hanno le forze, per goderse poi di un posto di lavoro e una pensione migliori, invece di passare la giovinezza a poltrire e l’età adulta tra le difficoltà economiche.
Altri proverbi con un significato simile
Sempre di questo tenore è anche il detto della saggezza popolare per cui “Chi gode in gioventù spesso soffre in vecchiaia“. D’altronde “La gioventù fugge, e la bellezza sfiorisce“, e dunque è meglio puntare su altro per affrontare la maturità e il passare degli anni. Ancora la tradizione popolare ci consiglia che è sempre meglio vivere seguendo la regola delle tre P, che ci indaca di “Prevedere per provvedere e prevenire” per riuscire a risolvere ogni difficoltà che si presenta a noi nel corso del tempo.
Significato
Dobbiamo essere previdenti e pensare al futuro, cercando di costruire basi solide per quello che avverrà tra tanti anni, in modo da non avere rimpianti e non vivere un'età anziana fatta di sacrifici e difficoltà di ogni tipo, a iniziare da quelle economiche.
Origine
L'origine di questo proverbio non è nota, ma possiamo tranquillamente affermare che si tratti, come molti altri, di un detto di origine contadina. Proprio il passare ciclico delle stagioni era infatti uno degli aspetti più importanti della vita agricola, e saper programmare quali cereali e quali verdure piantare poteva fare la differenza e far vivere un inverno di agio o invece una stagione fredda di difficoltà, miseria e fame.