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Perché il colore della nazionale italiana di calcio è l’azzurro?

L'azzurro è il colore della nazionale di calcio italiana: come è nata la scelta di questa tonalità molto particolare.

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Il colore della nazionale italiana di calcio è l’azzurro, anche se la bandiera dell’Italia ha tre colori: il verde, il bianco e il rosso. La scelta di questa tonalità ha una storia antica, tanto tempo fa infatti la nazionale non indossava l’azzurro e nel tempo ci sono state alcune eccezioni riguardo la divisa dei calciatori.

Perché l’azzurro è il colore della nazionale italiana di calcio

La nazionale italiana di calcio ha esordito per la prima volta nel 1910 in un match contro la Francia. All’epoca la divisa non era di colore azzurro, ma bianca, con polsini e colletto rigorosamente inamidati e un nastro tricolore sulla maglia. I colori scelti derivavano dalla volontà di indossare la divisa della società italiana più forte in quegli anni – la Pro Vercelli – ma anche dalla decisione di indossare un colore neutro, poiché non si era ancora giunti a una scelta definitiva. La maglia bianca venne indossata anche nella successiva partita, l’azzurro arrivò nella terza gara. Il 6 gennaio 1911, l’Italia sfidò sul campo di calcio l’Ungheria, debuttando con la maglia azzurra, ossia quella che oggi viene ancora sfoggiata dalla nazionale di calcio.

Nel corso degli anni sono state fatte moltissime ipotesi riguardo l’uso dell’azzurro per i calciatori. Si è pensato che il colore si riferisse ai mari dell’Italia oppure che fosse stato scelto per renderlo più visibile in condizioni meteo avverse, come vento o nebbia. La motivazione però è un’altra. L’azzurro infatti è stato scelto per onorare Casa Savoia, ossia la dinastia regnante nel Belpaese sino al 1946. La nuance del casato infatti è sempre stato il blu, denominato blu Savoia. In seguito all’Unità d’Italia, l’azzurro è divenuto il colore nazionale: viene definito come una gradazione fra l’azzurro intenso e il blu. La nuance è un atto di. devozione verso la Vergine Maria a cui erano devoti i membri di Casa Savoia. Non a caso sino al 1946, data dell’addio alla monarchia con il referendum, la nazionale di calcio ha sfoggiato la croce sabauda, il simbolo della casata, posizionato nel lato sinistro della maglia. In seguito questo simbolo è stato sostituito dal celebre scudetto tricolore.

La scelta di tenere l’azzurro come colore della nazionale di calcio italiana

L’azzurro, nonostante la fine della monarchia e l’affievolirsi dell’influenza dei Savoia in Italia, è rimasto il colore della nazionale di calcio italiana. Una scelta di cuore, come sottolineato dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, che ha spiegato: "L’azzurro rappresenta emozione e condivisione. È il colore di una maglia che celebra tutti i giorni, in ogni partita della Nazionale da 110 anni, una delle storie italiane più belle e appassionanti. È il sogno di amicizia che supera i confini di un campo di calcio per unire un Paese intero".

Roberto Mancini, CT della nazionale italiana, ha voluto omaggiare la maglia azzurra dopo il successo agli Europei: "Indossare la maglia azzurra è il sogno di ogni bambino che inizia a giocare a calcio – ha detto -. L’azzurro accomuna calciatori e tifosi, è un colore simbolo di unità e coesione capace di avvicinare generazioni lontane, che ci fa sentire parte integrante di un’unica squadra".