Con il passare del tempo si sente sempre più spesso parlare di alimentazione vegetariana e vegana. Ma da dove origina il termine "vegano", e perché si usa proprio questo termine?
Secondo Vincent, poeta e scrittore, "il vegano è colui che mangia tutto senza mangiare nessuno". Nella sua semplicità, questa frase ha davvero molto senso, e ci piace parecchio. Il vegano infatti è colui che, per scelta etica o di salute, ha consapevolmente deciso di eliminare dalla sua alimentazione quotidiana tutti gli alimenti di origine animale. Ciò significa che non solo il vegano rinuncia alla carne, ma anche al pesce, alle uova e al latte. Anche il miele è out. Da cosa deriva il termine vegano? Com’è nato?
A coniare la parola "vegano" ci ha pensato Donald Watson, inglese venuto a mancare nel 2005 alla veneranda età di 95 anni. A lui si deve la fondazione della "Vegetarian Society", nata a Londra. Già vegetariano, Watson ha poi deciso di modificare e rendere più severe le sue abitudini alimentari, rendendole ancora più dogmatiche ed escludendo latte, uova, formaggi e qualsiasi altro derivato animale.
È stato lui a creare il termine "vegan", crasi della parola "vegetarian" di cui rimangono solo poche lettere e che metaforicamente stava ad indicare l’inizio e la fine del vegetarianesimo. Una scelta molto drastica, naturalmente, con cui non tutti i membri della "Vegetarian Society" sono stati d’accordo. Watson decise pertanto di staccarsi dal gruppo e condurre una vita e una società che rispecchiasse le sue nuove idee e le sue scelte di alimentazione alternative.
Forse non lo sai, ma questa scissione si festeggia il 1° novembre, il "vegan day" ufficiale. Essere vegano al giorno d’oggi, come ieri, significa seguire principi basati sul rispetto per la vita animale e su una visione non violenta della vita. L’obiettivo in pratica è quello di rifiutarsi di acquistare e consumare prodotti che derivano dallo sfruttamento animale. Di conseguenza la scelta vegana non riguarda solo l’alimentazione, ma anche tante altre attività che inficiano sulla vita quotidiana. Niente pellicce, per esempio, o indumenti e borse in cuoio naturale.
Mangiare vegano
I vegani mangiano pasta, frutta, verdure, semi oleosi, frutta secca, derivati della soia, sostituti proteici della carne (seitan e quorn, per esempio). L’alimentazione vegana di per sé è una scelta salutare e molto etica a cui sempre più persone ogni anno aderiscono. I detrattori parlano però della famigerata carenza della proteina B12 e del ferro, reperibile soprattutto nelle carni. Si tratta di una critica sensata, ma niente di irrisolvibile se si mangia consapevolmente e con attenzione, facendo eventualmente uso di integratori in caso di problemi o scompensi.
In altre parole la scelta vegana è pienamente rispettabile. Sempre più ristoranti oggigiorno offrono opzioni per questa dieta particolare. Tuttavia, quando si è alle prime armi e si cerca di seguire un’alimentazione di questo tipo, è un buon consiglio quello di farsi seguire da un nutrizionista. Sarà lui a guidarci verso sostituti della carne non solo golosi da mangiare, ma anche efficaci dal punto di vista nutrizionale. E così potremo mangiare nel rispetto degli animali, senza però che al nostro corpo manchi nulla per stare bene.