Magazine

Perché la mano sinistra si chiama mancina

La mano sinistra si chiama mancina: da cosa deriva questo termine e cosa hanno di speciale le persone con mancinismo.

Facebook Twitter

Il mancinismo è la tendenza a utilizzare il lato sinistro del corpo per compiere gesti e movimenti, primo fra tutti scrivere. L’uso della mano sinistra da parte di alcune persone è stato legato, soprattutto in passato, a una accezione negativa. Nel corso del tempo, grazie anche al successo di persone mancine – da Albert Einstein a Pablo Picasso -, il mancinismo è stato rivalutato. Il 13 agosto, non a caso, si celebra la giornata mondiale dei mancini.

Perché la mano sinistra si chiama mancina

Il termine "mancino" racconta in qualche modo i pregiudizi legati all’utilizzo della mano sinistra. La parola infatti deriva da "mancus" ed è sinonimo di "storpio" o "mutilato". In passato infatti la mano sinistra veniva considerata come la "mano del diavolo" e i mancini erano definiti come "rovesciati" e "invertiti". Essere mancini dunque era considerato una forma di devianza. Negli anni Venti questa particolarità veniva associata alla demenza e i bambini venivano costretti, anche con punizioni corporali, a usare la mano. Negli anni Quaranta invece l’essere mancini venne posto in relazione con la dislessia. Sono dagli anni Settanta, soprattutto nei paesi Occidentali, si smise di imporre l’uso della mano destra, considerando il mancinismo come una caratteristica individuale.

Mancini si nasce o si diventa?

Il mancinismo è una caratteristica che è presente sin dalla nascita, ma si manifesta solamente a partire dai due anni del bambino, ossia quando viene perfezionata l’attività motoria. In questo periodo della vita i piccoli possono manifestare la predisposizione all’utilizzo della mano sinistra, ad esempio per mangiare o disegnare. A cosa è dovuto il mancinismo? Questa tendenza sarebbe legata a una prevalenza dell’uso dell’emisfero destro del cervello in diverse attività. Ciò significa che i mancini sfruttano non solo la mano sinistra, ma anche orecchio e occhio sinistro. Presentano uno sviluppo intellettivo e motorio uguale a quello degli altri, anche se a volte possono avere difficoltà a usare alcuni utensili, come per esempio le forbici. Nella scrittura invece hanno la tendenza a realizzare una scrittura speculare, ossia da destra verso sinistra.

Mancini famosi nel mondo

Esistono moltissimi personaggi famosi che hanno fra le loro caratteristiche quella di essere mancini. Considerato per anni un aspetto negativo, il mancinismo in realtà sarebbe una risorsa in più. Numerosi studi scientifici infatti hanno ipotizzato che le persone mancine siano maggiormente dotate dal punto di vista intellettivo e creativo. L’utilizzo maggiore dell’emisfero destro del cervello infatti li porterebbe a sviluppare al massimo le capacità visuo-spaziali. Per questo motivo troviamo un altissimo tasso di mancini fra gli sportivi, gli artisti e gli oratori. Erano mancini Albert Einstein e Napoleone Bonaparte, ma anche Marylin Monroe, Giovanna D’Arco, Alessandro Magno, Carlo Magno e Giulio Cesare. Nella lista troviamo inoltre Barack Obama, Lady Gaga, Kurt Kobain, Jimi Hendrix, Bill Gates, Steve Jobs, Vincent Van Gogh, Paul McCartney, Charlie Chaplin, Mark Zuckerberg, Diego Armando Maradona, Valentino Rossi e Neil Amstrong. Fra i mancini spiccano inoltre molti reali, in particolari i membri della Royal Family: la Regina Elisabetta, il principe Carlo e il principe William, figlio di Lady Diana e futuro re.