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15enne escluso da 31 scuole a Milano: Valditara avvia un'indagine Fonte foto: iStock

15enne escluso da 31 scuole a Milano: Valditara avvia un'indagine

Il ministro dell'Istruzione è intervenuto sul caso dello studente con una grave forma di autismo che non trova un istituto scolastico disponibile

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

Un ragazzo di 15 anni, affetto da una grave forma di autismo, è stato rifiutato da 31 scuole di Milano. A denunciare la sua storia sono stati i genitori sottolineando come, tra l’altro, il figlio sia ancora in età di istruzione dell’obbligo. Sul caso è intervenuto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che ha annunciato di aver dato mandato agli uffici competenti di avviare una verifica.

Il caso del 15enne escluso da 31 scuole

I genitori del 15enne hanno raccontato a Il Corriere della Sera di aver contattato 28 istituti per tentare di inserire il figlio non trovandone neanche uno disponibile ad accoglierlo. La coppia già a ottobre si era rivolta al Servizio orientamento scolastico offerto dal Comune per gli alunni con sostegno. A novembre gli era stata suggerita una short list di tre scuole adatte e teoricamente disponibili.

“In caso di disabilità grave è necessario presentarsi prima di procedere all’iscrizione online per avere la rassicurazione che l’istituto cercherà di prendersi cura del minore – hanno spiegato – in questo caso i primi due istituti suggeriti dai servizi danno subito risposta negativa e la terza dà disponibilità in via residuale, e cioè soltanto se alla fine resterà un posto libero e con le risorse per un disabile grave”. A questi primi tre tentativi se ne aggiungo altri 28, da cui hanno ricevuto altrettanti rifiuti.

Le motivazioni date dalle scuole sono diverse. Le più comuni sono: “Non abbiamo le strutture adeguate e il personale” e “abbiamo già troppi ragazzi disabili, non riusciamo a prenderci cura di tutti”. C’è anche chi non ha risposto affatto e non sono serviti neanche i tentativi di provare con scuole private.

“Non immaginavamo – il commento dei genitori – che alla scuola fosse permesso di scegliere i propri alunni. Ma essere scartati a priori è esattamente quello che è successo a noi e a molte altre famiglie”.

Un caso simile è per esempio quello di Yana, compagna di Tommaso alle medie, tetraplegica e con deficit cognitivo, che dopo tantissime chiamate, ha trovato aperta all’accoglienza solo una scuola di danza, ma lei è in sedia a rotelle.

La decisione di Valditara

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara è intervenuto sulla questione spiegando di aver avviato una verifica “approfondita sul caso relativo al rifiuto di 31 Scuole superiori di accogliere un ragazzo con forme gravi di autismo”.

“La scuola italiana ha il dovere di essere inclusiva per tutti gli studenti, senza distinzioni. Non è tollerabile – ha sottolineato – che episodi come questo accadano in un sistema educativo che deve garantire il diritto all’istruzione a ciascun alunno, indipendentemente dalla sua condizione. Ci impegniamo a trovare una soluzione adeguata”.

Il commento della ministra alla Disabilità

A essere d’accordo con Valditara è anche la ministra alle Disabilità Alessandra Locatelli.

“Bene ha fatto il ministro Valditara ad avviare una verifica sul caso di Tommy. I passi che dobbiamo compiere per rendere tutti gli ambiti della vita quotidiana inclusivi sono certamente ancora tanti, serve maggior impegno da parte di tutti per garantire la piena partecipazione alla vita quotidiana dal punto di vista civile, sociale, politico, culturale ed educativo nel nostro Paese”, ha detto aggiungendo che “attraverso il ‘Progetto di vita’ però abbiamo una occasione straordinaria per scardinare la burocrazia e dare risposte mirate e concrete che accompagnino la persona in tutte le fasi della sua vita”.