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Chiusa la scuola primaria di via Massaua a Milano Fonte foto: Ipa

A Milano c'è una scuola "fantasma": la protesta dei genitori

La scuola Massaua di Milano è un scuola fantasma, perché inagibile dal 2021: quest'anno, inoltre, per gli alunni del quartiere non c'è più la navetta

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

C’è una scuola primaria fantasma a Milano. Chiusa nel 2021 perché inagibile, da allora le famiglie hanno dovuto fare salti mortali per far continuare a studiare i propri figli in quell’istituto, dovendo anche andare in quartieri diversi, per le varie dislocazioni previste per le classi. Fino a quando, però, è stato tagliato il servizio navetta che veniva incontro ai genitori per il trasporto scolastico dei propri figli. Le famiglie protestano per i tanti, troppi servizi negati ai loro bambini.

La scuola Massaua di Milano, inagibile dal 2021

Nel 2016 la scuola Massaua era stata presentata come un progetto innovativo, una struttura polifunzionale che avrebbe potuto soddisfare il bacino di utenza di tutto il quartiere. Nel 2021, però, la scuola in zona Bande Nere è stata dichiarata inagibile e da allora non mai più stata riaperta. Professori e studenti sono stati trasferiti in altri edifici, in parte in via Scrosati e altri in via Cardarelli.

Fino al 2023 esisteva un servizio di bus navetta, che l’amministrazione comunale aveva messo a disposizione per agevolare gli spostamenti degli studenti. Con l’avvio del nuovo anno scolastico 2024-2025, però, anche l’autobus è diventato un fantasma. Umberto Di Bonaventura, presidente dell’associazione genitori primaria Massaua, come riportato da ‘Il Fatto Quotidiano’, ha spiegato che a luglio hanno “ricevuto una lettera del Comune che ci comunicava il mancato servizio. Un ulteriore problema per noi che ci troviamo da anni ormai senza il plesso di quartiere”.

La storia della scuola fantasma di Milano

I problemi per la scuola di via Massaua, in realtà, sono cominciati già nel 2016, con la soppressione della secondaria di primo grado e l’abbandono del progetto di continuità didattica tra i vari ordini scolastici: dopo le elementari, i ragazzi del quartiere sarebbero dovuti andare altrove per frequentare le medie. In quell’istituto erano rimasti, così, solo i bimbi della scuola primaria, ma nel 2021 il Comune ha dichiarato inagibile l’edificio. Da allora non sono mai arrivate alle famiglie novità per la riapertura.

Dall’oggi al domani la scuola è stata chiusa, senza un’adeguata “protezione” da atti di vandalismo. I bambini sono diventati dei pendolari, ma la situazione è diventata ormai insostenibile. Per poter andare a lezione gli alunni devono lasciare il quartiere e farsi due chilometri e mezzo a piedi o arrangiarsi in altro modo e chi non ha un’automobile a disposizione ha poche possibilità.

L’appello dei genitori degli alunni della scuola primaria di Milano

I docenti, insieme ai genitori, hanno lanciato un appello all’amministrazione e soprattutto all’assessore all’Istruzione Anna Scavuzzo, riportato dal quotidiano online. “In questi anni abbiamo perso un importante presidio per il quartiere. I nostri figli sono stati smembrati. L’assenza di una scuola di zona riduce i momenti di aggregazione anche al di fuori delle lezioni stesse; riduce le occasioni di partecipazione dei genitori alle iniziative della scuola, impoverisce il confronto, lo scambio, in sostanza tutta la comunità. Avere la sede della scuola distante dal quartiere di abitazione dell’utenza non consente di proseguire con il percorso radicato nel quartiere e aperto al territorio”.

Negli anni, per ovvi motivi, sono diminuite anche le iscrizioni alla scuola primaria Massaua, perché non ci sono certezze. Inoltre, sono molti gli insegnanti che hanno già chiesto il trasferimento. Tutta la comunità scolastica chiede adesso che sia fatta chiarezza, rivolgendosi direttamente all’amministrazione Sala. Le famiglie non chiedono poi molto: solo fino a quando dovranno fare i pendolari e perché non è più possibile avere un bus per il trasporto scolastico.