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Scuola Fonte foto: iStock

Scuola, tutte le novità in classe per l'anno scolastico 2024-2025

L'inizio della scuola è alle porte: ecco quali sono tutte le novità in classe che entreranno in vigore a partire dall'anno scolastico 2024-2025

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Ecco i cambiamenti nel mondo della scuola che arrivano nell’anno scolastico 2024-2025: tutte le novità in classe da settembre.

Tra le novità lo stop al cellulare in classe fino alle medie

In attesa della più ampia riforma sul voto in condotta ferma alla Camera, che il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara spera che venga approvata prima del rientro in classe, ci sono 2 novità che la scuola italiana vedrà a partire da settembre. Da un lato c’è il divieto dell’uso dei cellulari fino alle medie, dall’altra le nuove linee guida sull’insegnamento dell’Educazione civica. Vediamole nel dettaglio.

Il 10 luglio, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha annunciato una nuova circolare che prevede una stretta sull’uso dei cellulari a scuola a partire dall’anno scolastico 2024-2025. La norma vieta l’utilizzo del cellulare a qualsiasi scopo, anche didattico, fino alle scuole medie. Questo divieto, ha specificato il ministro, non riguarda l’uso del tablet o del computer “che devono essere però utilizzati sotto la guida del docente”.

In quell’occasione Valditara ha anche affermato di aver firmato una circolare per disporre, sempre da settembre, il ritorno del diario cartaceo alle elementari. Resta ferma la possibilità per i genitori di essere avvisati su tutto tramite il registro elettronico.

Le nuove linee guida per l’insegnamento di Educazione civica

A partire dall’anno scolastico 2024-2025 entrano in vigore ache le nuove linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica a scuola. Come ha spiegato il ministro Valditara, “le nuove linee guida promuovono l’educazione al rispetto della persona umana e dei suoi diritti fondamentali valorizzando principi quali la responsabilità individuale e la solidarietà, la consapevolezza di appartenere ad una comunità nazionale, dando valore al lavoro e all’iniziativa privata come strumento di crescita economica per creare benessere e vincere le sacche di povertà, nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita”.

Le nuove linee guida, ha aggiunto il responsabile della scuola, “vogliono essere uno strumento di supporto e di guida per tutti i docenti ed educatori chiamati ad affrontare, nel quotidiano lavoro di classe, le sfide e le emergenze di una società in costante evoluzione e di cui gli studenti saranno protagonisti”.

Tra i punti principali delle nuove linee guida:

  • la promozione della “formazione alla coscienza di una comune identità italiana” e del “sentimento di appartenenza alla comunità nazionale definita Patria”;
  • la “cultura dei doveri” che “rende necessario insegnare il rispetto per le regole che sono alla base di una società ordinata”;
  • l’”educazione al contrasto di tutte le mafie e di tutte le forme di criminalità e illegalità”;
  • la “promozione della salute e di corretti stili di vita, a cominciare dall’alimentazione, dall’attività sportiva e dal benessere psicofisico della persona”. In questo contesto, “particolare attenzione è rivolta al contrasto delle dipendenze derivanti da droghe, fumo, alcool, doping, uso patologico del web, gaming e gioco d’azzardo”;
  • l’educazione stradale, “per abituare i giovani al rispetto delle regole del codice della strada”;
  • la promozione della cultura d’impresa;
  • l’”importanza della crescita economica, nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita dei cittadini”;
  • l’educazione al rispetto per tutti i beni pubblici.

La riforma del voto in condotta

Il 13 agosto il ministro Valditara ha pubblicato un post su X in merito alla riforma del voto in condotta, approvata in Senato e attualmente in esame alla Camera. “La riforma del voto di condotta deve essere operativa per il prossimo anno scolastico. Non possiamo perdere tempo”. Al momento, dunque, non c’è nessuna certezza che il provvedimento venga approvato prima del rientro in classe. Ma cosa prevede?

Il disegno di legge prevede che “al voto di comportamento sia attribuito maggior peso nella valutazione complessiva in particolar modo in presenza di atti violenti o di aggressione”. Comportamenti aggressivi o violenti potranno determinare una bocciatura dello studente nel caso in cui il voto di condotta dovesse scendere a 5. Qualora il voto dovesse essere 6, potrebbe portare ad un debito scolastico in Educazione civica nelle scuole superiori.

Inoltre, per le medie e superiori viene rivisto il sistema delle sospensioni, con “attività di approfondimento sulle conseguenze dei comportamenti che hanno determinato il provvedimento disciplinare” per sospensioni fino a 2 giorni e “attività di cittadinanza attiva e solidale” nel caso di sospensioni di maggior durata.

La riforma interviene anche sulle valutazioni alle scuole primarie, prevedendo il ritorno ai giudizi sintetici e l’eliminazione di quelli descrittivi.

Infine, la riforma introduce una multa fino a 10mila euro per chi viene condannato per aggressioni al personale scolastico e prevede l’estensione del metodo Montessori a tutto il primo ciclo di istruzione.