Bambini, tablet e attacchi di rabbia: la scoperta e le regole
I bambini in età prescolare che usano molto il tablet sono più soggetti ad attacchi di rabbia e frustrazione: la scoperta in uno studio canadese
I bambini che nella prima infanzia usano troppo il tablet sono più propensi ad attacchi di rabbia e frustrazione: la scoperta in uno studio canadese pubblicato su ‘Jama Pediatrics’. Tutti i dati ed il decalogo per le famiglie sull’uso dei dispositivi mobili da parte dei più piccoli.
Uso del tablet e attacchi di rabbia nei bambini
I bambini che a 3 anni e mezzo trascorrono molto tempo davanti al tablet sono più soggetti ad attacchi di rabbia e frustrazione all’età di 4 anni e mezzo. A dirlo è lo studio canadese dal titolo ‘Uso dei tablet nella prima infanzia e attacchi di rabbia‘, pubblicato il 12 agosto sulla rivista ‘Jama Pediatrics’.
I ricercatori sono partiti dal presupposto che sta crescendo l’uso dei tablet da parte dei bambini in età prescolare, come rilevato da un sondaggio statunitense secondo cui:
- la maggior parte dei bimbi di 4 anni possiede almeno un dispositivo mobile;
- il tempo trascorso dai bambini piccoli sui tablet è aumentato da 5 minuti al giorno nel 2020 ai 55 minuti nel 2022.
L’obiettivo dell’indagine era quello di studiare in che modo l’uso del tablet da parte dei bambini under 6 contribuisce allo sviluppo di sentimenti come rabbia e frustrazione.
Dallo studio è emerso che l’aumento di 1,15 ore al giorno dell’uso del tablet a 3,5 anni è associato ad un incremento del 22% della possibilità di sviluppare attacchi di rabbia e frustrazione all’età di 4,5 anni. E l’aumento della possibilità di sviluppare sentimenti di rabbia e frustrazione a 4,5 anni è collegato ad una incremento, corrispondente a 0,28 ore al giorno, del tempo trascorso sul tablet a 5,5 anni.
“Questi risultati – si legge nello studio – suggeriscono che l’uso del tablet nella prima infanzia può contribuire ad un ciclo che è deleterio per la regolazione emotiva” dei più piccoli.
10 regole per i genitori
Disturbi del neurosviluppo, del sonno e dell’attenzione, ma anche iperattività, aggressività e depressione: sono solo alcune delle conseguenze sui bambini di un uso eccessivo di smartphone e tablet, come sottolineato dal Centro studi per la formazione e la ricerca in pediatria del Veneto. Per evitarlo, il centro ha stilato un decalogo di 10 tra azioni e divieti rivolti ai genitori. Di seguito l’elenco delle buone regole come riportato da ‘Il Corriere della Sera’ in un articolo di maggio.
- Mai utilizzare il cellulare mentre ci si prende cura del bambino, in particolare durante l’allattamento;
- l’uso di dispositivi digitali va evitato fino ai 2 anni di età;
- tra i 2 ed i 5 anni l’uso di smartphone e tablet non deve essere concesso per più di 1 ora al giorno, sotto la sorveglianza dei genitori;
- evitare le sequenze veloci: le immagini a schermo (da cellulare, tablet o televisione) devono essere fisse oppure a ritmo lento;
- nell’età della scuola elementare, l’uso dei dispositivi digitali va consentito fino ad un massimo di 2 ore al giorno, sempre sotto la sorveglianza dei genitori;
- per gli adolescenti, non vanno superate le 3 ore di utilizzo al giorno;
- il possesso di un telefono cellulare va evitato prima dei 13 anni d’età;
- non usare i dispositivi digitali a tavola.
- evitare l’uso di dispositivi digitali fino a 1 ora prima di andare a dormire;
- attivare il parental control e monitorare i siti consultati dai propri figli attraverso la cronologia.