Fentanyl, l'allarme di Valditara: cosa bisogna fare a scuola
In Italia ci si prepara all'allarme Fentanyl, "pericolo devastante per i giovani": la soluzione a scuola del ministro dell'Istruzione Valditara
L’Italia si prepara contro l’allarme Fentanyl. La minaccia arriva dagli Stati Uniti, dove questa droga, ha causato più di 100 mila morti soltanto nel 2022. Considerato un farmaco essenziale all’interno delle terapie del dolore, il suo uso improprio ha trasformato il Fentanyl in un oppioide sintetico che sempre più spesso, oltreoceano, è causa di numerose morti per overdose.
Ne ha parlato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara in occasione della presentazione del “Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppiacei sintetici”, mostrato l’11 marzo in conferenza stampa.
In Italia le morti legate all’uso del Fentanyl, dal 2016 ad oggi, sono due. Ma il dilagare del fenomeno americano, in un mondo in cui le mode e le influenze circolano senza più barriere, pone in allerta anche il Bel Paese, con un occhio di riguardo per la popolazione in età scolastica.
- Le soluzioni di Valditara per la scuola sul problema Fentanyl
- Il Piano italiano di prevenzione sul Fentanyl
Le soluzioni di Valditara per la scuola sul problema Fentanyl
L’Italia si prepara contro quella che potrebbe diventare una piaga sociale e sanitaria. Oltreoceano il Fentanyl circola ormai da alcuni anni, delineando un allarme serio tra la popolazione americana, soprattutto giovanile. E la minaccia fa capolino anche lungo lo Stivale. Ecco allora che il governo ha deciso di preventivare l’ipotesi di un allarme Fentanyl, che tra i giovani potrebbe trovare un terreno molto fertile.
Ed è proprio sui ragazzi che il ministro dell’Istruzione vuole porre particolare attenzione per prevenire il dilagare del Fentanyl all’interno delle scuole e tra gli studenti. Nella conferenza stampa convocata sul tema a palazzo Chigi, il ministro ha spiegato che “all’orizzonte c’è un pericolo devastante per i giovani: il Fentanyl è una sostanza 50 volte più pericolosa dell’eroina, ha causato 68 mila morti negli Stati Uniti nel 2000 e oltre 100mila nel 2022″.
Si rende quindi necessaria una cabina di regia italiana che sia in grado di gestire la minaccia di una sostanza tanto pericolosa, per realizzare una strategia comune del Consiglio dei Ministri in concerto con il Ministero dell’Interno, della Salute e la Conferenza delle Regioni.
Sempre secondo Valditara, la scuola dovrà essere pronta e formata per gestire efficientemente l’eventuale emergenza, fornendo ai docenti (soprattutto ai nuovi assunti) una formazione specifica sul tema. Anche coloro ai quali saranno indirizzate tali misure dovranno essere coinvolti nel dialogo e nella lotta contro le droghe, “donando loro occasioni di riscatto, valorizzazione del sé e la consapevolezza che bisogna passare attraverso il coinvolgimento delle famiglie”, ha proseguito il ministro. È attraverso la collaborazione tra scuola e famiglia, sensibilizzando opportunamente sulla pericolosità delle sostanze stupefacenti per i giovani, che si potranno ottenere risultati soddisfacenti.
All’interno del Piano di prevenzione già studiato dal governo è previsto il coinvolgimento delle “associazioni di famiglie e sindacati, in modo da avviare una grande campagna di sensibilizzazione” a concluso Valditara, “nell’ipotesi sciagurata che le nubi si avvicinino di più”.
Il Piano italiano di prevenzione sul Fentanyl
Il pericolo legato al Fentanyl in Italia, al momento, non è imminente. Ma potrebbe presto presentarsi anche sul nostro territorio e tra i più giovani. Dobbiamo farci trovare pronti ad affrontare una possibile emergenza sociale e sanitaria. A tale scopo, come sopra menzionato, il Consiglio dei ministri ha approvato l’11 marzo il “Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppiacei sintetici“.
Tra il 2018 e il 2023 la Polizia ha sequestrato 123,17 grammi di Fentanyl in polvere. Bastano pochissimi milligrammi (soltanto 3) per avere un’intossicazione acuta da tale sostanza. È quanto spiegato all’interno del Piano. L’uso improprio di tale farmaco, utilizzato in ambito medico all’interno della terapia del dolore, può avere “un effetto devastante”, poiché “dosi anche piccole sono pericolose, quindi è necessaria una prevenzione sul territorio” ha concluso il ministro della salute Orazio Schillaci in conferenza stampa.
Uno scambio continuo di informazioni tra forze di polizia e intelligence, apparecchiature con tecnologia Raman per identificare velocemente gli stupefacenti sintetici, monitoraggio più efficiente dei flussi di import ed export di farmaci a base di Fentanyl oltre a una formazione specifica per operatori sanitari e forze di polizia. Sono queste alcune delle misure indicate nel Piano di prevenzione contro una possibile emergenza Fentanyl in Italia.
A queste si aggiunge anche la garanzia di un corretto approvvigionamento, da parte del Ministero della Salute, del Naloxone, l’antidoto agli oppioidi sintetici che potrebbe salvare molte vite e già presente in tutte le ambulanze del 118. Lo ha dichiarato il presidente della Società italiana sistema 118 (Sis 118), Mario Balzanelli, che ha messo un accento sulla pericolosità del Fentanyl dovuta alla forte dipendenza che riesce a creare, con livelli “fino a 80 volte superiori a quelli determinati dall’eroina”.