Salta al contenuto
Classe vuota senza insegnante Fonte foto: iStock

Gli auguri di Pasqua di un preside di Bedizzole sono un caso

Il preside dell'Istituto Comprensivo di Bedizzole ha scritto un messaggio di auguri di Pasqua in cui prende di mira i presunti fannulloni della scuola

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Il preside di una scuola di Bedizzole, in provincia di Brescia, ha scritto una lettera di auguri di Pasqua che ha lasciato tutti senza parole. Pietro Michele Dursi è il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo della cittadina lombarda che ha augurato buone vacanze solo a chi lavora, indirizzando ai presunti “fannulloni” che orbitano nella sua scuola un messaggio chiaro. Le sue parole non sono passate inosservate. La comunità è perplessa e la lettera è già arrivata sul tavolo dei sindacati e nell’ufficio del sindaco della cittadina, Giovanni Cottini.

Gli strani auguri di Pasqua di un preside di Bedizzole

Auguri Buona Pasqua 2025“, così inizia la lettera che il preside dell’Istituto Comprensivo di Bedizzole ha inviato agli “studenti, ai genitori, al personale scolastico, a tutti i rappresentanti legali, ai referenti, ai coordinatori e ai dipendenti di Enti e Cooperative che collaborano con il nostro Istituto Scolastico”.

Quello che può sembrare a prima vista un normale messaggio di auguri in vista delle vacanze di Pasqua (inviato nella serata di martedì 15 aprile 2025) in realtà è una missiva volta a ringraziare chi davvero lavora nella scuola e a screditare i cosiddetti “fannulloni”.

“Il Dirigente esprime un ringraziamento personale a quei docenti, a quegli assistenti amministrativi e a quei collaboratori scolastici che non hanno mai mancato nei loro impegni”, ha iniziato a scrivere il preside Pietro Michele Dursi nella sua lettera, indicando poi tutti i destinatari dei suoi ringraziamenti.

“A coloro che sono stati sempre presenti in servizio pur non in ottime condizioni di salute, a coloro che non hanno mai avuto atteggiamenti conflittuali con la Dirigenza, a coloro che si sono sempre impegnati al massimo consapevoli di essere ricambiati dalla società con una minima considerazione, a coloro che si sono sempre resi disponibili senza guardare l’orologio, a coloro che hanno sempre partecipato alle riunioni e non si sono mai messi in malattia per evitare un incontro di dipartimento o di consiglio di classe-interclasse-intersezione, a coloro che sono stati sempre presenti ai colloqui generali e non hanno mai fatto assenze strategiche, a coloro che non si iscrivono a master solo per assentarsi dal lavoro”.

Gli auguri di Pietro Michele Dursi si sono così trasformati in quella che sembra una crociata contro gli assenteisti del mondo della scuola e i presunti fannulloni. Il suo grazie, infatti, è solo “a tutti quelli che lavorano con impegno e in silenzio, a coloro che portano avanti il nostro Istituto va il GRAZIE del Dirigente Scolastico”. Poi il preside ha aggiunto: “Sappiate che il Dirigente vi conosce, so che ci siete, vi apprezzo… e so che siete la maggioranza silenziosa”.

La reazione delle famiglie alle parole del dirigente scolastico

Quando la lettera è diventata di dominio pubblico, molte famiglie di Bedizzole si sono dette perplesse in merito alle parole usate dal preside. Come riportato da Il Giorno, sono numerose le domande che i lavoratori e la comunità si stanno facendo: “Ciascuno avrà le sue ragioni, ma è questo il modo di affrontare la questione da parte di un dirigente scolastico?”, pensa qualcuno.

Altri trovano la sua lettera “quanto meno irrispettosa visto il ruolo di chi l’ha vergata”. Mentre per altri “appare di cattivo gusto verso chi è implicitamente accusato senza possibilità di difesa e che, all’interno della scuola, potrebbe anche essere riconoscibile da alcuni dettagli dello scritto”.

Il messaggio scritto da Pietro Michele Dursi è già stato inviato ai sindacati della scuola e anche al sindaco di Bedizzole, Giovanni Cottini.