
Matteo Bassetti a scuola per parlare di fake news: il suo appello
L'infettivologo Matteo Bassetti ha incontrato studenti delle medie e delle superiori con i quali ha parlato di fake news e di educazione sanitaria
Matteo Bassetti è un esperto di malattie infettive diventato noto nel periodo della pandemia perché presente in molte trasmissioni televisive per spiegare la diffusione del Covid-19 e come fare prevenzione. Lo specialista è molto attivo nella divulgazione scientifica e spesso ha incontrato giovani e studenti interessati ad approfondire l’ambito della medicina. Il 13 marzo è stato invitato a presentare il suo libro “Pinocchi in camice” alla fondazione Fulgis (Fondazione Urban Lab Genoa International School), evento che è stato aperto a tutti gli studenti Fulgis, genitori e auditori.
Bassetti sull’educazione sanitaria nelle scuole
Matteo Bassetti ha pubblicato sui suoi social alcuni contenuti sull’incontro, tra cui una foto circondato dagli studenti con la didascalia “ho passato due ore meravigliose con i ragazzi del Fulgis parlando di fake news in Medicina. L’educazione sanitaria nelle scuole è fondamentale. Ho visto davvero tanto entusiasmo da parte dei ragazzi. Alla fine il boomer (io) gli ha proposto una foto!”.
In una storia su Instagram l’infettivologo ha espresso tutta la sua soddisfazione e la speranza che possano esserci altri momenti di condivisione del sapere scientifico con i giovani. In particolare lo specialista in malattie infettive ha detto di essere rimasto “veramente molto colpito dai ragazzi delle scuole medie e superiori e dal loro interesse verso i temi della medicina, della scienza, delle fake news”.
Bassetti ha raccontato di aver ricevuto dagli studenti molte domande interessanti. “Bisogna dare di più a questi ragazzi – è l’appello dell’infettivologo – bisogna che nelle scuole facciamo una maggiore educazione sanitaria, bisogna essere più presenti anche noi mondo dell’università”.
Il medico ritiene che sia fondamentale l’educazione sanitaria dei giovani “perché c’è una sete e fame, da parte degli studenti, di avere informazioni corrette quindi sono molto felice di aver fatto questa giornata e spero e mi auguro che ce ne saranno molte altre”.
Bassetti sulla riforma di Medicina
Qualche giorno fa l’esperto di malattie infettiva ha espresso anche la sua opinione sulla riforma di Medicina. In un video pubblicato sul suo profilo Facebook, ha detto che è accettabile che il numero programmato sia cambiato e che sia stato eliminato il test d’ingresso “che non andava bene”.
Bassetti si è sempre detto favorevole all’abolizione dell’esame per accedere alla facoltà di Medicina, già a novembre aveva affermato che la riforma sarebbe stata “un passo avanti importante che mette fine ai test a Medicina che hanno fatto perdere, a troppi aspiranti medici di cui avremmo oggi un gran bisogno, la voglia di fare questo mestiere”.
L’appello di Bassetti al governo
L’infettivologo ha segnalato che nel 2025 si vedrà “finalmente l’applicazione del nuovo numero chiuso a Medicina, questa selezione con il primo semestre”, e si avrà un’idea se “sarà uno strumento che incentiverà maggiormente i giovani a fare i medici”. Il problema è che la riforma è arrivata tardi perché da tempo si dibatte sul tema della mancanza di medici. Questa decisione, secondo Matteo Bassetti, “non risolverà i problemi a breve” visto che “vorrà dire avere medici pronti nel 2035”.
In ogni caso lo specialista ha lanciato una sorta di appello al Governo affinché finanzi l’istruzione universitaria e renda sostenibile la formazione con le modifiche contenute nella riforma. “Ci vogliono investimenti nelle università – ha detto – per rendere possibile per tutti i giovani la possibilità di fare le lezioni in maniera adeguata e poter sostenere questi esami”.