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Caso Sangiuliano: che scuola ha fatto Maria Rosaria Boccia

Che scuola ha fatto Maria Rosaria Boccia, finita al centro del dibattito pubblico per il caso Sangiuliano: i suoi studi e la vita professionale

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Ha 41 anni, è originaria di Pompei e possiede un curriculum vitae variegato, che svela interessi molto trasversali tra loro, dalla moda alla politica: stiamo parlando di Maria Rosaria Boccia. Il suo nome è salito alla ribalta dopo che ha postato su Instagram una foto insieme al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ringraziandolo per averla nominata ‘consigliere per i grandi eventi’. La nomina, però, è stata subito smentita dallo staff del ministro, ed è scoppiato il caso. Ma che scuola ha fatto Maria Rosaria Boccia? Ecco il suo percorso professionale.

Le lauree di Maria Rosaria Boccia

Come si legge sul suo profilo LinkedIn, Maria Rosaria Boccia ha 2 lauree: una in Economia aziendale, conseguita nel 2005 presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, e una in Economia e Management, ottenuta all’Università telematica Pegaso nel 2023.

Il lungo curriculum dell’imprenditrice

Dando un occhio al suo curriculum, la donna afferma di aver maturato numerose esperienze in campi anche molto diversi tra di loro:

  • docente universitaria presso il Master in Dietetica applicata agli stili di vita dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e al Master di II livello in Medicina estetica alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II di Napoli;
  • ideatrice dei progetti ‘La cultura della bellezza’ e ‘Dieta mediterranea: nutrizione, prevenzione e cultura’. Quest’ultimo porta il nome di un intergruppo parlamentare alla cui conferenza di presentazione presso la sala stampa della Camera dei deputati era presente come “presidente tecnico-scientifico”;
  • organizzatrice di eventi, dall’incontro ‘Dieta mediterranea e tumori’ al Festival della bellezza, dal Gran galà del mare al Festival della cucina italiana;
  • consulente di moda.

Sul suo profilo LinkedIn, Boccia ha scritto anche di essere titolare di ‘Boccia Fashion Donna’ e di essere presidente di ‘Fashion Week Milano Moda‘, che non ha nulla a che fare con la Fashion Week di Milano organizzata dalla Camera nazionale della Moda italiana, che ha inviato una diffida legale all’imprenditrice per tutelare il proprio marchio, come riportato da ‘Il Corriere della Sera’.

Ma è un’intervista rilasciata a ‘La Stampa’ sul caso Sangiuliano che Maria Rosaria Boccia dà altre informazioni sulla sua carriera professionale. Ai microfoni del giornale ha affermato di essere una “imprenditrice da 20 anni nel settore del wedding” specializzata nel settore della “moda” e della “comunicazione” in generale. “Ideatrice di 2 intergruppi” in Parlamento, ha spiegato di essersi avvicinata alla politica istituzionale perché sentiva “il bisogno di divulgare agli italiani i benefici della dieta mediterranea e della corretta alimentazione”.

Le parole del sindaco di Pompei

Chi conosce Maria Rosaria Boccia e la sua famiglia da anni è il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio. I genitori gestiscono nella città vesuviana una boutique di moda maschile, il fratello Marco un atelier di abiti da sposa. Anche lei da giovane aveva iniziato a muovere i primi passi nel mondo del commercio di abbigliamento, strada che però poi ha abbandonato.

“Tre anni fa – ha raccontato il sindaco Lo Sapio, come riportato da ‘Ansa’ – è venuta in città con un’associazione di imprenditori di prodotti caseari, durante la festa della città che si tiene ad ottobre, e ha donato questi prodotti ai partecipanti che si recavano al loro stand”.

“Nell’aprile scorso – ha proseguito il primo cittadino di Pompei -, durante il Festival della bellezza che organizziamo a Pompei, ha portato docenti universitari e medici, promuovendo diversi screening per alcune malattie, il tutto organizzato egregiamente”.