Chi è Alberto Manzi, il "maestro d'Italia": la sua storia
Alberto Manzi è il maestro d'Italia: con il programma "Non è mai troppo tardi" negli anni '60 ha insegnato a leggere e a scrivere a molti analfabeti
Il 3 novembre del 1924, 100 anni fa, nasceva Alberto Manzi. Per tutti lui è il “maestro d’Italia“, l’uomo che in televisione negli anni Sessanta, con il programma televisivo “Non è mai troppo tardi“, ha insegnato a molti italiani a leggere e a scrivere, permettendo a un milione e mezzo di analfabeti di ottenere la licenza elementare. Una persona che sarà ricordata per sempre per la sua “missione” che gli ha permesso di portare la scuola nelle case degli italiani attraverso la televisione.
Alberto Manzi, chi era il maestro d’Italia
Alberto Manzi era un docente, pedagogista e scrittore, ma per tutti sarà per sempre il maestro che ha condotto la trasmissione televisiva “Non è mai troppo tardi”, una vera e propria pietra miliare della televisione italiana ai suoi albori. Era nato a Roma il 3 novembre del 1924: il padre era tranviere, la mamma abruzzese, invece, lavorava presso gli uffici annonari del Vaticano. Nel 1942 ha terminato gli studi, ottenendo il diploma presso l’Istituto Magistrale “G.Carducci” di Roma.
Dopo la seconda guerra mondiale, ha iniziato a lavorare come insegnante, prima presso l’Istituto di Rieducazione e Pena ”Aristide Gabelli“ di Roma, accettando un posto che altri quattro colleghi avevano rifiutato. Nel 1947, invece, Alberto Manzi è diventato supplente nella scuola di Campagnano Romano: l’anno dopo ha sposato Ida Renzi, una sua collega dalla quale ha avuto quattro figli (la coppia ha divorziato negli anni Ottanta e Manzi si è poi risposato con Sonia Boni, dalla quale ha avuto una figlia). È stato anche sindaco di Pitigliano e ha ottenuto anche il Premio Collodi nel 1948 per il romanzo per ragazzi “Grogh, storia di un castoro”, anche se il suo libro più famoso rimane “Orzowei”, pubblicato nel 1955.
Dl 1950 e fino alla pensione ha lavorato come insegnante elementare presso la scuola Fratelli Bandiera di Roma.
“Non è mai troppo tardi” di Alberto Manzi per imparare a leggere e scrivere
Per tutti quanti, però, Alberto Manzi è stato il maestro d’Italia con il programma televisivo “Non è mai troppo tardi“, in onda sul Programma Nazionale: un vero e proprio corso con lezioni in tv per insegnare a leggere e a scrivere e anche a “far di conto”. Il corso era organizzato dal ministero della Pubblica Istruzione e aveva cadenza trisettimanale. Al termine gli allievi poteva sostenere gli esami per conseguire la terza elementare.
Alberto Manzi ha condotto la trasmissione, curata insieme a Oreste Gasperini e Carlo Piantoni, dal 1960 al 1968: visto il successo, il format è stato riproposto in altri 72 Paesi del mondo. Il suo programma pomeridiano (andava in onda nel tardo pomeriggio, prima di cena) era seguito non solo da persone adulte, ma anche da bambini e bambine che andavano a scuola e rimanevano incantati davanti alla tv ascoltando le sue lezioni.
Nel 1992 ha condotto per la Rai “L’italiano per gli extracomunitari”, un programma in 60 puntate in onda su Rai 3 per insegnare l’italiano agli immigrati. È venuto poi a mancare il 4 dicembre del 1997.
Licenza elementare per 1 milione e mezzo di analfabeti grazie ad Alberto Manzi
Grazie al suo programma “Non è mai troppo tardi”, Alberto Manzi ha insegnato a leggere e a scrivere a molti italiani analfabeti, permettendo a un milione e mezzo di persone di ottenere così la licenza elementare. Nella prima puntata del suo programma educativo, il maestro si rivolse così al pubblico spiegando quale fosse il suo intento: “Ebbene, voi sapete che cosa vogliamo fare insieme. Conoscere, imparare il significato di questi segni che rappresentano un qualcosa, che ci fanno sentire la voce degli altri uomini”.
È stata una trasmissione importante in un momento storico molto particolare, nel quale ancora il 12,9% degli italiani era analfabeta. Più che un programma, era un vero e proprio strumento per la lotta all’analfabetismo.