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Massimo Galli Fonte foto: ANSA

Concorsopoli alla Statale: condannato il virologo Massimo Galli

Il virologo Massimo Galli è stato condannato in primo grado per falso nell'ambito dell'inchiesta 'Concorsopoli' sui concorsi alla Statale di Milano

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Il virologo Massimo Galli è stato condannato in primo grado a 1 anno e 4 mesi di reclusione per falso nell’ambito dell’inchiesta ‘Concorsopoli‘ sui presunti concorsi pilotati alla facoltà di Medicina della Statale di Milano. La reazione del professore.

Massimo Galli condannato per falso

Condanna ad 1 anno e 4 mesi di reclusione, con pena sospesa, per falso. Assoluzione dall’accusa di turbativa d’asta e abuso d’ufficio “perché il fatto non sussiste”.

Si è chiuso così il processo di primo grado al Tribunale di Milano nei confronti di Massimo Galli, virologo in prima linea durante le fasi più drammatiche della pandemia ed ex primario, ora in pensione, dell’Ospedale Sacco del capoluogo lombardo.

Secondo l’accusa, nel febbraio 2020 Galli avrebbe favorito il suo collaboratore Agostino Riva in un concorso per la cattedra da professore di seconda fascia in malattie cutanee, infettive e dell’apparato digerente alla facoltà di Medicina dell’Università Statale di Milano.

La condanna per falso, ovvero la falsificazione di un documento ufficiale, riguarda un orario non rettificato riportato da Galli sul verbale di una riunione della commissione che valutava le domande per il concorso universitario. Il suo collaboratore, Agostino Riva, è invece stato assolto da tutte le accuse.

Le motivazioni della sentenza non sono ancora state depositate dai giudici e arriveranno entro 90 giorni. Intanto Massimo Galli ha annunciato che presenterà ricorso in appello.

La reazione del virologo Massimo Galli

“È una sentenza, il mio punto di vista è diverso e porterò avanti in appello le mie convinzioni. Sono assolutamente sereno”, ha commentato Massimo Galli, come riportato da ‘La Repubblica’.

“Sul falso – ha proseguito – l’unica cosa che mi sento di ammettere è di aver dimenticato di correggere un orario. Se per chiudere la questione bisognava avere una condanna per qualcosa, evidentemente restava solo la possibilità del falso”.

“La mia massima soddisfazione oggi è che il professor Riva è stato assolto completamente da ogni addebito – ha affermato -. La persona in questione, o almeno il suo onore, è stata completamente ripulita”. E ha aggiunto: “Quello che veramente mi importa è di aver avuto la possibilità di lasciare alle mie spalle persone valide che continuassero il lavoro che ho fatto per 40 anni. Il mio ‘cavallo bolso’ è una persona attualmente tra le più finanziate in programmi europei di tutta l’università di Milano”.

Le perplessità di Galli sui concorsi universitari

Sono numerosi i casi di cronaca giudiziaria che vedono al centro concorsi pubblici, anche all’interno delle università. Sul sistema dei concorsi universitari, Massimo Galli aveva già espresso le sue perplessità. Dopo l’ultima udienza prima della sentenza, ai cronisti aveva detto: “Io credo che il sistema dei concorsi universitari abbia dei seri problemi, che comunque dovranno essere affrontati”. Secondo il virologo, “vanno stabilite quali siano le responsabilità e le possibilità che gli atenei possono avere per decidere gli arruolamenti”.

E sul suo processo aveva concluso: “Come ho già mille volte ribadito, questa è una vicenda per me kafkiana, una situazione assai fastidiosa, perché io ho agito secondo scienza e coscienza e in quel concorso ha vinto la persona migliore per quella posizione”.