
Quanto conta il voto all'esame di Maturità per i concorsi
La Maturità è agli sgoccioli e si avvicina il momento per gli studenti di conoscere il voto dell'esame: ma quanto conta per l'accesso ai concorsi?
La Maturità 2025 è agli sgoccioli. Conclusi gli scritti, sono iniziati gli orali, l’ultimo step da affrontare prima di ottenere il diploma. Ormai la maggioranza degli studenti è venuta a conoscenza dei punti ottenuti alla prima e alla seconda prova, e i maturandi stanno facendo i calcoli per capire a quale voto possono puntare se faranno un buon colloquio. Ma a cosa serve il voto dell’esame? Conta qualcosa, per esempio, per accedere ai concorsi pubblici o all’università?
- Il voto all'esame di Maturità conta per i concorsi?
- Il voto alla Maturità conta per l'università?
- Sono previsti bonus per chi prende 100 alla Maturità?
- Come si calcola il voto della Maturità
Il voto all’esame di Maturità conta per i concorsi?
Archiviata la prima e la seconda prova della Maturità 2025, adesso gli studenti sono alle prese con i colloqui, che termineranno entro la seconda settimana di luglio. Da metà luglio, dunque, i giochi saranno fatti per tutti i maturandi, che scopriranno con quale voto usciranno dalle scuole superiori.
C’è chi ambisce al 100 e chi sa che non può raggiungerlo. Ma un certo voto rappresenta o no un requisito per accedere ai concorsi pubblici? La risposta è: non più, ma c’è un però.
Fino al 2015, il voto all’esame di Stato poteva essere un requisito per partecipare ai concorsi. Solitamente, ci si poteva iscrivere ad un bando in presenza di un voto superiore o pari a 70/100 o 80/100. Questa pratica era utilizzata dalle Pubbliche amministrazioni soprattutto per operare una prima scrematura delle domande, spesso molto numerose. Il governo Renzi, con la legge delega 124/2015, ha abolito la possibilità di inserire uno sbarramento per il voto all’interno dei bandi di concorso pubblici.
Come anticipato, esiste un però. Dato che non può essere imposto uno sbarramento per voto nei concorsi pubblici, alcuni bandi oggi associano un punteggio per fascia di voto. Il risultato è che in concorsi con molte domande, a bloccare l’assunzione di chi ha ottenuto voti più prossimi al 60 alla Maturità non è il bando stesso, ma la sezione ‘Valutazione dei titoli‘. Qui vengono esplicitati i punteggi per ogni fascia di voto ottenuta all’esame di Stato (o alla laurea), il che può impedire a chi non raggiunge punteggi alti di partecipare alle prove della selezione.
Il voto alla Maturità conta per l’università?
L’accesso alle università italiane pubbliche è libero, ovvero non è richiesto di aver ottenuto un certo voto alla Maturità per potersi immatricolare. Anche nelle facoltà che hanno un test di ingresso, o in quelle di Medicina per il semestre filtro, non c’è alcun limite legato alla valutazione finale dell’esame di Stato.
Discorso diverso se si parla delle borse di studio, che in alcuni atenei sono ancora basate sul voto della Maturità per l’immatricolazione al primo anno. La maggior parte delle università, comunque, utilizza criteri di reddito o di merito universitario, rimandando gli sgravi sulle tasse accademiche agli anni successivi al primo.
Passando alle università private, soprattutto quelle estere tengono spesso in conto il voto del diploma, favorendo l’accesso ai corsi ai candidati che hanno ottenuto valutazioni più alte.
Sono previsti bonus per chi prende 100 alla Maturità?
Per i diplomati con il massimo dei voti, sono previsti contributi e iniziative volti a riconoscerne il merito, come la Carta del merito.
A patto che venga rifinanziata anche per il prossimo anno, la Carta del merito prevede un bonus di 500 euro per tutti i diplomati con il punteggio massimo di 100/100 che ne fanno richiesta. Per coloro che riescono a ottenere la lode è previsto un incentivo aggiuntivo di 115 euro.
Questo contributo può essere utilizzato per acquistare alcuni beni e servizi specifici individuati dal ministero della Cultura, come: biglietti per concerti, cinema, musei e mostre; abbonamenti per giornali; corsi di musica, teatro o danza; corsi di lingua straniera.
Per fare domanda e accedere a questo bonus, si dovrà attendere l’anno successivo al conseguimento del diploma.
Come si calcola il voto della Maturità
Ma come si calcola il voto della Maturità? La valutazione è composta da due parti: una dipende dall’andamento scolastico nell’ultimo triennio, l’altra dai risultati ottenuti all’esame.
Nel dettaglio, fino a 40 punti vengono assegnati per il credito scolastico e sono così distribuiti nel triennio delle superiori:
- fino a 12 punti per il terzo anno;
- fino a 13 punti per il quarto anno;
- fino a 15 punti per il quinto anno.
L’assegnazione dipende dalla media scolastica ottenuta da ciascuno studente alla fine di ogni anno scolastico (tutti i dettagli li trovate qui).
Gli altri 60 per raggiungere l’ambito 100 sono attribuiti dalla commissione d’esame sulla base dei risultati degli studenti nelle tre prove (prima, seconda e orale). In ognuna di esse, ogni candidato può ottenere al massimo 20 punti (massimo 60 se si sommano i punteggi di scritti e colloquio).
Agli studenti più meritevoli, la commissione esaminatrice può decidere di conferire un bonus aggiuntivo di un massimo di cinque punti ad integrazione del credito scolastico e delle prove finali. I commissari possono motivatamente attribuire la lode ai maturandi che ottengono 100/100 senza ricorrere ai cinque punti extra.
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