Cos'è la scuola per Vecchioni: la lezione del Professore in tv
Roberto Vecchioni, ospite fisso della trasmissione di Massimo Gramellini "In altre parole", in onda su La7, ha spiegato cosa dovrebbe essere la scuola
Il cantautore e professore Roberto Vecchioni è ormai un ospite fisso molto atteso della trasmissione “In Altre Parole” che Massimo Gramellini conduce su La7. In occasione della puntata andata in onda il 16 novembre 2024, il cantante italiano ha dato una lezione spiegando anche cos’è la scuola secondo lui. C’è stato modo anche di parlare dell’anniversario della scomparsa di Giulia Cecchettin, per un’iniziativa del preside del suo liceo che Vecchioni ha commentato amaramente.
Roberto Vecchioni: per cosa è fatta la scuola
Il Professore durante il suo intervento nella trasmissione di Gramellini ha voluto spiegare cosa dovrebbe essere la scuola. “La scuola è fatta per costruire un uomo non un commerciante, un negoziante, un industriale. No, costruisce un uomo con gli equilibri dentro. Poi dopo, dopo l’Università, sceglierà. Via le logiche di profitto“.
Roberto Vecchioni ha espresso questo pensiero intervenendo in trasmissione in merito alla vicenda del fantoccio col volto del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara bruciato e delle foto dei ministri mostrati con le mani sporche di sangue, in occasione delle manifestazioni degli studenti. A loro il Professore ha voluto dire una cosa: “Si parla, si discute, non si fanno queste cose. Bruciare delle immagini non è niente di grave. Ma quello che mi ha colpito di più di questi ragazzi è che hanno chiesto che l’insegnamento a scuola sia slegato dal profitto”. Ed è questo per lui il tema importante.
Vecchioni spiega il minuto di rumore per ricordare Giulia Cecchettin
L’11 novembre 2024 è stato il primo anniversario della morte di Giulia Cecchettin, la ragazza di 22 anni uccisa da Filippo Turetta, suo ex fidanzato. In questa occasione il dirigente scolastico del liceo di Padova che la giovane aveva frequentato prima di iscriversi all’Università (era prossima alla laurea) ha vietato agli studenti di commemorarla con un minuto di rumore, come loro avrebbero voluto invece fare. Il preside si è opposto invitando gli allievi a fare un minuto di silenzio per interiorizzare quanto accaduto.
Roberto Vecchioni, in tutta risposta, ha spiegato cosa sono il rumore e il silenzio. “Uno va dal dentro al fuori e l’altro dal fuori al dentro”. Il Professore poi ha continuato la sua spiegazione, sottolineando che “il rumore è vita, è espressione, è dinamismo, è estroflessione, è voglia di vivere, è lotta, è combattimento, è una cosa meravigliosa. Il silenzio è l’opposto”. Invece, il silenzio “è meraviglioso, è pensiero, riflessione, amore di se stesso, è anche a volte meditazione, è una cosa dolce, interna, vera. Noi viviamo tra il silenzio e il tuono”.
Roberto Vecchioni, per rispondere alla domanda sul preside di Padova, ha chiesto a tutti in studio di fare almeno 15 secondi di rumore: non battere le mani, ma urlare, cantare e farsi sentire. “È per dire che siamo con lei, con il dramma di questa ragazza, con il papà, con tutte le cose belle del mondo che avrebbe potuto vedere. E questo papà meraviglioso che non dimentica mai e che le sta vedendo per lei. Era giusto fare rumore”.
L’importanza dello psicologo a scuola secondo Roberto Vecchioni
Durante il suo intervento Roberto Vecchioni ha anche aggiunto che secondo lui la figura dello psicologo nelle scuole italiane è assolutamente fondamentale. “Lo psicologo a scuola, ce n’è un bisogno assoluto. I ragazzi devono parlare con solo con i genitori e i compagni ma con una persona esterna. C’è stato un aumento di risorse per le scuole paritarie, invece per la scuola pubblica non si è fatto nulla”.